Ci sono le grandi speranze della giovinezza nel lancio di palloncini bianchi che sigla tradizionalmente la festa di diploma degli allievi della Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Il talento è commovente a quell’età, la bellezza radiosa: mentre ammiriamo i nostri giovani ballerini scambiarsi abbracci e tagliare la torta promettiamo di seguirli nelle loro meritate carriere.
È stata una giornata campale per i venti neodiplomati dell’ Accademia Teatro alla Scala che hanno aperto le porte della scuola di via Campolodigiano a parenti, amici, giornalisti. Tutti invitati a seguirne una giornata tipo, aperta dalle lezioni con i loro maestri: classico femminile (con brio) per le 11 ragazze di Paola Vismara; classico maschile (con rigore) per i 9 ragazzi di Leonid Nikonov; maschi e femmine insieme per il contemporaneo con Emanuela Tagliavia. Appena il tempo di infilarsi i costumi di scena ed ecco la prova d’esame: per ognuno una variazione (o un pas de deux) dal repertorio classico e un brano di contemporaneo. Se qualche segno di emozione si è notato, consumata per tutti è apparsa la tenuta scenica: gli allievi scaligeri sono abituati sin dai primi corsi ad esibirsi in palcoscenico. Davanti a loro la commissione d’esame presieduta dal direttore Maurizio Vanadia, presenti Frédéric Olivieri, gli ospiti Giuseppe Picone e Goyo Montero e l’intero corpo docente. Nelle sale accanto, a seguirli dai monitor, un pubblico tifante.
Certo vorremmo menzionarli tutti, ma dovendo limitarci segnaliamo coloro che hanno riportato le votazioni più alte. A partire dalla fuoriclasse Linda Giubelli, entrata all’Accademia al sesto corso, che ha meritato il rarissimo 30 e lode nel classico. La tecnica eccellente che non teme difficoltà, sfoggiata nel passo a due tratto dal balletto Le Fianmme di Parigi, si unisce a quella personale ricerca dello stile da ballerina fatta. Gli altri due 30 sono andati alla giapponese Sena Motoyoshi, in Accademia dal sesto corso, ballerina di grazia squisita e ottima tecnica, ammirata nelle variazioni dai balletti La Figlia del faraone e La Bella addormentata, e ad Alessandro Paoloni, allievo scaligero sin dal primo anno, ballerino brillante dal temperamento di demi-caractère, eccellente in Tchaikovsky Pas de Deux. Impeccabile accanto a lui la vivace Giorgia Pasini, votazione 29, la stessa dell’elegante Samuele Gamba, un futuro da danseur noble, apprezzato nel passo a due da Rajmonda insieme all’affascinante Carlotta Di Monte.
In tempo di audizioni resta da capire che teatro sceglieranno i nostri giovani talenti: ci auguriamo non debbano andare lontano.
Immagine di copertina: Linda Giubelli Ph. Rudy Amisano