Dopo la trionfale tournée al Teatro Regio di Torino con otto recite del “Lago dei cigni” tutte esaurite, chi volesse continuare a seguire il Balletto Mariinskij lo troverà oltreconfine ma non troppo lontano, al Festspielhaus di Baden-Baden, in Germania.
Nella cittadina termale che nel XIX secolo fu relais prediletto dell’intellighenzia russa, la troupe di San Pietroburgo torna ormai da vent’anni nella settimana di Natale (21-27 dicembre 2017), in residenza nel grande teatro ricavato dall’antica stazione ferroviaria. Raggiunto dalla propria Orchestra diretta da Aleksej Repnikov, anche quest’anno il Mariinskij presenta un programma di titoli rari e una prima assoluta per le scene occidentali.
Il programma si apre con Romeo e Giulietta, che dal debutto del 1940 all’allora Teatro Kirov di Leningrado la compagnia mantiene in repertorio nell’edizione archetipica del coreografo Leonid Lavrovskij su partitura di Sergej Prokof’ev. Una produzione storica, rimasta fedele all’originale, che dietro l’effetto d’antan di scene e costumi, rivela una coreografia raffinata e poetica, modello per le più note versioni occidentali di Cranko e MacMillan. A dar nuova vita al balletto sono gli eccellenti interpreti che la compagnia può esibire: alla prima (21 dicembre) la romantica Nadežda Batoeva con la stella Vladimir Škljarov, nella recita successiva (22 dicembre) la giovanissima fuoriclasse Renata Šakirova e il virtuoso di origine coreana Kimin Kim.
Evento della tournée è Paquita, che dopo il debutto della scorsa primavera a San Pietroburgo il Mariinskij presenta per la prima volta al di fuori della Russia. Il balletto riporta in vita nella sua interezza un classico del balletto romantico francese trasformato in grand ballet imperiale da Marius Petipa. Il Mariinskij, con l’attuale direzione non troppo amante delle ricostruzioni filologiche, lo propone nello stile dell’epoca a firma del coreografo emergente Jurij Smekalov. Che per la sinossi non si rifà all’originale, ma preferisce un nuovo libretto (affine per ambientazione) tratto dalla novella di Cervantes La Gitanilla e per l’ultimo atto adotta il divertissement già ricostruito per il Bol’šoj da Jurij Burlaka. Una produzione sontuosa, che al Festspielhaus vedrà schierato un imponente corpo di ballo, tra cui spiccano alla prima (23 dicembre) la stella Viktoria Tereškina in coppia con il danseur noble Timur Askerov e alla seconda (27 dicembre) la brillante Anastasija Kolegova con l’elegante Andrej Jermakov.
Non può mancare Lo Schiaccianoci, che il Mariinskij conserva in repertorio nella produzione del 1934 di Vasilij Vajnonen tratta dall’originale di Petipa-Ivanov.Tuttora tra le più belle, per i toni fiabeschi esalatati dall’allestimento d’epoca di Simon Virsaladze e dagli ardui virtuosismi composti da un maestro della coreografia sovietica. Di pregio il cast delle tre rappresentazioni, che nei ruoli di Maša/Fata Confetto e del Principe Schiaccianoci presenta le seguenti coppie: Renata Šakirova e Vladimir Škljarov (25 dicembre); Elena Evseeva e Kimin Kim (26 dicembre matinée); Viktoria Tereškina e Timur Askerov (26 dicembre sera).