L’arte di Paisiello e la musica del Settecento italiano sono i temi al centro della XVII edizione del Giovanni Paisiello Festival, evento che negli anni si è saputo conquistare meritevolmente giusta attenzione nell’attuale panorama musicale.
“Musicologia applicata, sensibilità alla restituzione dell’originaria prassi esecutiva e investimento sulle giovani generazioni di cantanti e strumentisti – afferma il direttore artistico Lorenzo Mattei – restano la ragion d’essere di un piccolo ma prezioso festival, capace di compattare le energie musicali di una città, Taranto, oggi quanto mai gratificata d’una particolare attenzione a livello nazionale”.
La rassegna promossa dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, che si svolgerà dal 6 al 20 settembre nella città natale del compositore, si pregia di offrire l’ascolto di due opere di notevole interesse per novità e rarità.
Il programma del Giovanni Paisiello Festival
La prima è la Cantata per la solennità del SS. Corpo di Cristo – conosciuta anche come Mosé in Egitto – titolo inaugurale del festival, proposto nella nuova edizione critica del manoscritto conservato nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli curata da Aurelio Schiavoni. Protagonisti del debutto sono l’Ensemble Barocco “Giovanni Maria Sabino” diretto da Paolo Valerio e i cantanti Giusy Perna, Valeria La Grotta e Aurelio Schiavoni.
La seconda è La finta amante, intermezzo a tre voci scritto da Paisiello nel 1780 per la residenza di Caterina II di Russia a Moghilev. L’opera – dice Lorenzo Mattei – è un piccolo gioiello musicale la cui ricchezza dei colori orchestrali, esalta il linguaggio strumentale dell’epoca”.
Eseguita in diversi teatri fra i quali il Burghteater di Vienna, teatro dei Fiorentini di Napoli, La finta amante ebbe fortuna longeva. Il 20 Settembre il Giovanni Paisiello Festival la ripropone al Teatro Fusco di Taranto in prima esecuzione assoluta in tempi moderni, affidata all’Orchestra da Camera del Giovanni Paisiello Festival diretta Vsevolod Borzak e alle voci di Fiammetta Tofoni, Matteo Roma e Johnny Bombino; regia e scene sono a firma di Alessandra Premoli.
I concerti
La XVII edizione del festival offre anche un interessante ciclo di concerti con protagonisti l’Ensemble Nuova Cameristica; il Voxonus Quartet in La Musica da Camera nelle Corti d’Europa; l’Ensemble “Aìon” con un programma sugli stili musicali italiano, francese e tedesco nella seconda metà del ‘700 e l’influenza di Paisiello nel contesto europeo. E ancora la Serata Paisielliana con gli allievi dell’Accademia Musicale Isolana; gli eventi Duo 34 con la compagnia Tessuto Corporeo e Con l’amore non si scherza. Tino Schirinzi, un artista di Taranto di Alla Munchenbach. Si aggiungono, inoltre, la presentazione del progetto editoriale Il secolo d’oro della musica a Napoli. Per un canone della Scuola musicale napoletana del ‘700 (Diana Edizioni, 2019) e la cerimonia di consegna del Premio “Giovanni Paisiello Festival”.
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Immagine di copertina “Le gare generose”, produzione 2018 firmata da Isa Traversi