Balletto e mondanità al Piermarini nella serata di gala Opera Dance, che la Fondazione Milano per la Scala, sotto l’ala di Margot de Mazzeri, ha organizzato per raccogliere fondi a sostegno dell’allestimento di Woolf Works.
Affidato ad Alessandra Ferri, in questi giorni acclamata protagonista del balletto di Wayne McGregor, il saluto agli ospiti. Con lei sul palcoscenico il partner Federico Bonelli guest dal Royal Ballet e il direttore del Corpo di ballo scaligero Frédéric Olivieri. In platea, tra gli invitati, la stella del Royal Ballet Mariañela Nunez e i Solisti e i Primi Ballerini del Teatro alla Scala.
Due coppie scaligere protagoniste, nello spettacolo di Gala che l’atmosfera raccolta del teatro ha reso emozionante, la musica dal vivo eseguita dai pianoforti in palcoscenico. La Solista Vittoria Valerio e il Primo ballerino Claudio Coviello hanno mostrato squisite doti liriche nel passo a due da Les Sylphides di Michail Fokin: una rarità non più repertorio alla Scala. I Primi ballerini Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, bellissimi e seducenti, hanno entusiasmato nella loro pièce de résistance: il passo a due da Carmen di Roland Petit.
Eccellenti le esibizioni dei giovani allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala, che con la Fondazione ha stretti legami. Ineffabile nell’esistenzialista Gymnopédie di Roland Petit la grazia conturbante dell’allieva Letizia Masini, affiancata dagli ottimi Samuele Gamba e Daniele Bonelli. Per l’estro da professionista anche Linda Giubelli ha impressionato, accanto a Daniele Bonelli, nel pas de deux di In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe, balletto cult per la prima volta concesso a un’accademia. Finale spettacolare con l’intera scuola di ballo in scena nell’accademica Présentation di Frédéric Olivieri.
Una cena sul palcoscenico con il fondale del balletto La Bella addormentata da una parte e la vista sull’intera sala dall’altra ha ricordato ad artisti e ospiti quanto sia incomparabilmente bella la nostra Scala.