Young Euro Classic: da oggi a Berlino suonano le orchestre del futuro

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Il festival dedicato alle migliori orchestre giovanili internazionali, che ospita giovani interpreti della musica classica sinfonica, giunge alla sua diciottesima edizione: dal 17 agosto al 3 settembre più di 1500 musicisti di sedici orchestre e una compagnia di balletto saranno sul palco della Konzerthaus al Gendarmenmarkt di Berlino.

Seguendo l’esempio delle orchestre bi- e plurinazionali introdotto da Daniel Barenboim e Edward Said con la West Eastern Divan Orchestra, Young Euro Classic rappresenta una piattaforma di incontro e scambio tra diverse culture, unite dalla musica e dai suoi valori universali, oltre ad essere un trampolino di lancio per i giovani talenti. “Hier spielt die Zukunft”, testualmente “Qui suona il futuro”: il motto del festival si rispecchia non solo nell’età degli interpreti, ma anche in quella del pubblico. Dei circa 28000 ascoltatori annuali, la maggior parte è di età inferiore alla media del tipico pubblico di musica classica. Non a caso Young Euro Classic a Berlino è considerata la Bayreuth delle nuove generazioni.

L’edizione di quest’anno, pre-inaugurata lo scorso 3 luglio con l’Orchestra Giovanile Colombiana diretta da Andrés Orozco-Estrada, dedica speciale attenzione a composizioni degli ultimi 70 anni (da Oliver Messiaen a Philip Glass, passando per Arvo Pärt e il giapponese Toshio Hosokawa), al protagonismo del violino come strumento solista (in programma i Concerti di Beethoven, Glass, Čajkovskij, Bruch e Stravinskij) e naturalmente alle musiche nazionali e contemporanee dei diversi paesi partecipanti.

La Jovem Orquestra Portuguesa proporrà in prima esecuzione il Concerto Nuovo per oboe, clarinetto, bassotuba, arpa, contrabbasso, marimba e orchestra di Mariana Vieira. La Moldovan National Youth Orchestra eseguirà la Fantasia Pastorale di George Enescu per la seconda volta in assoluto dopo la prima esecuzione avvenuta a Parigi nel 1899. Il concerto dell’Orchestra Filarmonica Giovanile Nazionale della Turchia, oltre ad includere la prima esecuzione tedesca di “Haydar Haydar”, composizione del 2015 di Ali Ekber Çiçek e Ali Özkan Manav, sarà preceduto da una discussione tra il direttore Cem Mansur, la compositrice Sinem Altan e Dieter Rexroth riguardo all’identità musicale e culturale in tempi di conflitto.

Il jazzista svedese Nils Landgren gestirà assieme a giovani jazzisti provenienti dalla Georgia un concerto tra il Jazz, la Classica e melodie georgiane. L’Asian Youth Orchestra (orchestra che unisce musicisti da undici paesi asiatici, fondata nel 1990 tra altri anche da Yehudi Menuhin) affiancherà a Bruch e Mahler la nuova composizione del giovane Chung-Wai Wong “As the Heart Soars” (2017), dedicata agli abitanti di Hong Kong. A chiudere il festival sarà la Cuban-European Youth Orchestra, nuovo progetto che dal 2015 affianca a giovani musicisti cubani altri colleghi europei, diretta dal “prodigio” inglese Duncan Ward e con la pianista italo-tedesca Sophie Pacini come solista.

Questi alcuni dettagli dei concerti che per due settimane e mezzo riempiranno di musica il centro di Berlino, riconfermando l’ideale di libertà d’espressione europeo promosso dal festival (vedi anche le interviste agli orchestrali https://young-euro-classic.de/programm-2/europa/ riguardo al tema) e stabilendo la capitale tedesca come luogo ideale per l’incontro tra culture diverse, basato sulla curiosità e il rispetto reciproco.

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