Maria João Pires, Rudolf Buchbinder, Evgeny Kissin, Víkingur Ólafsson, Jan Lisiecki, Joep Beving, Simon Ghraichy, Kit Armstrong e Daniil Trifonov: sarebbe difficile decidere a quale, tra questi artisti, cercare di strappare un invito per un house concert nell’intimità delle rispettive dimore. La buona notizia è che non sarà necessario scegliere.
Il World Piano Day, one-day festival promosso da Deutsche Grammophon, infatti, porterà gli spettatori direttamente nelle case di alcuni tra i più grandi maestri degli 88 tasti legati all’etichetta gialla (oltre a quelli già citati, si attende la partecipazione di altre star), per una sorta di worldwide house concert trasmesso dalle abitazioni degli artisti e fruibile da tutti gli appassionati attraverso i canali YouTube e Facebook, utilizzando gli hashtag #StayAtHome e #WorldPianoDay.
Ogni pianista sarà ripreso durante una performance dal vivo di circa 20-30 minuti, con l’ausilio di uno smartphone ad alta definizione. Le registrazioni rimarranno poi disponibili nella playlist di Deutsche Grammophon Piano Masters.
La diretta avrà luogo, a partire dalle ore 15, in una data non casuale: sabato 28 marzo, infatti, ottantottesimo giorno dell’anno, si celebra il pianoforte in tutte le sue dimensioni. E se vi state chiedendo perché il mondo abbia bisogno di un Piano Day… la risposta potrebbe forse assomigliare a quella Nils Frahm: «Per molte ragioni. Ma primariamente perché non fa male celebrare il pianoforte e tutto ciò che lo circonda: interpreti, compositori, costruttori, accordatori, trasportatori e, soprattutto, ascoltatori».
Non a caso, «il pianoforte che unisce» è il motto scelto come sottotitolo della manifestazione: un auspicio, particolarmente valido nel clima di isolamento di questi giorni, affinché una passione condivisa possa radunare, seppur virtualmente, il più ampio pubblico da ogni parte del mondo.
Silvia Del Zoppo