Il 17 settembre scorso, con un post su Instagram, uno di quelli che lei pubblica con assiduità conquistando i followers, post che hanno sempre un inconfondibile lato trash ma sono al contempo sempre autoironici (qualità che appartiene alle donne intelligenti), Anna Netrebko aveva annunciato al mondo di essere ricoverata da alcuni giorni in ospedale a Mosca con una polmonite da Covid-19. E lì, in quel letto, il giorno seguente, il 18 settembre, il gran soprano russo aveva festeggiato il suo 49esimo compleanno. Sorridente, apparentemente allegra. Mai doma. Come le donne dell’opera da Verdi a Puccini a Mozart che porta in scena nel mondo e che ha interpretato tante volte anche alla Scala, da Giovanna d’Arco e Violetta, a Tosca e Mimì…
A poco più di una settimana dalla dimissione dall’ospedale, il Teatro alla Scala annuncia ora il suo concerto straordinario in calendario il 21 ottobre. La dirigerà Riccardo Chailly (che era sul podio della Tosca nella scorsa inaugurazione di stagione con lei come protagonista). E l’Orchestra del Teatro alla Scala sarà il sontuoso accompagnatore della Netrebko in un recital fatto da arie tratte dalle opere di Verdi, Puccini, Ponchielli e Cilea: una galleria di grandi eroine femminili, da Aida a Elisabetta di Valois fino a Gioconda, Adriana Lecouvreur, Butterfly e Manon Lescaut.
«Il Teatro alla Scala è una delle mie case artistiche più amate al mondo e non potrei essere più entusiasta di tornare. In particolare, non vedo l’ora di esibirmi per la prima volta in concerto con l’Orchestra e il Maestro Chailly», ha detto la Netrebko che, guarita dal Coronavirus (come tutti i suoi colleghi anche quelli altrettanto illustri), sta comunque ripianificando tutta la sua agenda alla luce delle ripercussioni della pandemia sulla programmazione di teatri e stagioni liriche. Meno allestimenti teatrali e più recital.
Come quello “cameristico” che il 15 novembre la riporterà alla Scala insieme al pianista Malcom Martineau, al mezzosoprano Elena Maximova e a quel talento di violinista italiano che è Giovanni Andrea Zanon. In programma musiche di Rachmaninov, Rimskij-Korsakov, Richard Strauss, Debussy, Charpentier, Čajkovskij, Leoncavallo, Fauré, Dvořák, Moore, Offenbach.
E poi il 20 febbraio 2021 già annunciato altro concerto a Milano: di nuovo con Chailly e l’Orchestra della Scala. Stavolta repertorio tutto dedicato all’opera tedesca.
Anna non si ferma. Anzi, ritorna, dopo aver girato tutta l’estate per l’Italia con il marito Yusif Eyazov cantando a Napoli, Roma, Palermo, Verona. D’altronde, lo aveva detto (anzi postato): «(Dopo il lockdown) avevo due scelte davanti me: continuare a restare a casa e avere paura di essere infettata o ricominciare a lavorare, guidare, correre. A rischio di ammalarmi. Ho scelto la seconda opzione e non mi pento di nulla».
Paola Molfino
direttore responsabile Amadeus
photo © Julian Hargreaves