In riferimento agli articoli sul Progetto SIAE – Classici di oggi apparsi nelle scorse settimane sul nostro sito nella rubrica curata da Gianluigi Mattietti, riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento di Claudio Buja, Presidente della Universal Music Publishing Ricordi.
«Caro Mattietti, ho seguito con interesse i Suoi articoli sull’iniziativa SIAE – Classici di oggi. Le dico subito che il modo con cui l’iniziativa è stata progettata e portata avanti mi ha visto contrario sin dall’inizio. Circa tre anni fa, infatti, il direttore generale della Siae Gaetano Blandini presentò in Commissione Musica il progetto ideato dal maestro Solbiati: quello della creazione di un triumvirato composto dallo stesso Solbiati più due musicologi di sua personale scelta. Questo comitato avrebbe avuto potere discrezionale nel gestire, amministrare e destinare la somma di trecentomila euro all’anno (messa a disposizione da SIAE per tre anni) al fine di sostenere iniziative nel campo della classica contemporanea; di più: avrebbe avuto mano libera nel poter scegliere di destinare le somme (entro questo budget) non solo ad ensemble ma anche a etichette discografiche o ad altri enti meritevoli di aiuto.
Le mie immediate osservazioni furono: 1) riguardo alla composizione del comitato, che così sarebbe risultato troppo poco rappresentativo del mondo della contemporanea; 2) riguardo al modus operandi, perché avvertivo la necessità di creare bandi di concorso per richiedere le sovvenzioni, al fine di rendere pubblico e trasparente (e meno arbitrario) il processo; 3) chiedevo infine che si sottoponesse la richiesta ad un parere della Commissione Lirica della Siae, composta da elementi certamente più informati della materia rispetto alla Commissione Musica (che si occupa principalmente di regole generali).
Fui liquidato come un rompiscatole che voleva solo osteggiare il progetto e creare barriere burocratiche che avrebbero solo rallentato l’urgente (!) necessità di sostenere certe entità operanti nel settore. E così fui l’unico, in Commissione Musica, a votare contro la creazione di questo comitato, creazione che venne approvata nei modi e nei tempi richiesti. Le mie reiterate proteste mi procurarono soltanto la soddisfazione (?!) di ottenere che il comitato fosse allargato ad un editore competente, e venne così inserito un rappresentante di Ricordi nel gruppetto. Ma il nostro rappresentante – come temevo – fu messo subito in minoranza; non gli restò che rassegnare immediate dimissioni per non rendersi partecipe e complice di decisioni che non condivideva e che – in alcuni casi – non comprendeva.
Lascio a Lei e ai Suoi lettori il giudizio su come siano stati destinati i novecentomila euro del fondo triennale (l’elenco delle sovvenzioni è stato messo a disposizione di tutti?). Lascio a Lei e ai Suoi lettori giudicare se i conferimenti siano avvenuti in maniera da evitare ogni possibile sospetto di erogazioni “amicali” e di prebende interessate. A me corre l’obbligo di segnalare che la SIAE esercita sì una funzione di controllo sull’attività del comitato, ma che tale funzione è – a parer mio – esercitata da personale qualificato per un controllo generico e non specializzato in materia di musica contemporanea; da personale privo, in definitiva, delle conoscenze necessarie per verificare che non esistano conflitti di interesse nelle erogazioni effettuate.
Come vede, una storia “all’italiana”; in qualità di editore musicale, di membro del consiglio di sorveglianza SIAE e della commissione musica SIAE vivo quotidianamente le vicende della nostra collecting society. Sono e resto convinto che sia altamente meritoria l’opera di sostegno delle iniziative culturali in questo campo; tanto meritoria da non poter essere gestita in maniera così discrezionale e arbitraria.
Resto a Sua disposizione nel caso voglia approfondire l’argomento».
Claudio Buja
Presidente Universal Music Publishing Ricordi