Anche il Maggio Musicale Fiorentino aderisce al progetto “Aperti nonostante tutto”, promosso dall’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazione Lirico Sinfoniche), proponendo un palinsesto di nuove produzioni da trasmettere in diretta streaming sui propri social e tramite i canali online dell’Agenzia Ansa e la web tv di Anfols.
Questa sera, martedì 10 novembre alle ore 20, live streaming gratuito di uno dei massimi capolavori di Franz Joseph Haydn, Die Schöpfung (La Creazione), oratorio per soli, coro e orchestra, che Giuseppe Carpani definì «il poema epico della musica». Un messaggio del sindaco di Firenze Dario Nardella aprirà la serata. Sul podio del teatro fiorentino, Zubin Mehta guida Coro e Orchestra e i solisti Hanna-Elisabeth Müller, Veta Pilipenko, Maximilian Schmitt e Michael Volle.
«Sarà strano non avere il pubblico in sala e sentire il suo calore in teatro», commenta Mehta,«ma sapere che anche da casa ognuno che ci ascolterà potrà unirsi a noi, per i musicisti è molto importante». Il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira dichiara: «La Creazione trasmette un significato che raggiunge ugualmente tutte le religioni del mondo, ecco perché abbiamo deciso di proporre questo meraviglioso capolavoro di Haydn per tutto il nostro pubblico, in segno di unità tra tutti; è un messaggio molto importante in questo periodo».
Ne Le Haydine ovvero Lettere sulla vita e le opere del celebre maestro Giuseppe Haydn (Padova, 1823), Giuseppe Carpani si sofferma con dovizia di particolari su La Creazione Hob. XXI:2. Ci informa innanzitutto che Haydn, «udita in Londra la musica dell’Hendl [sic.], ne fu tanto colpito, che si pose da capo a’ suoi studj, come se non avesse nulla saputo fino a quell’ora». Dietro suggerimento dell’impresario Johann Peter Salomon, che già nel 1791 riuscì per la prima volta a portare Haydn a Londra, e grazie alla sapiente collaborazione del barone Gottfried van Swieten, che confezionò il libretto ispirandosi al Paradiso perduto di Milton e alla narrazione biblica, nel giro di tre anni fu terminato in fertile simbiosi culturale questo «capolavoro epocale» (Giovanni Carli Ballola), eseguito in forma privata il 29 aprile 1798 a palazzo Schwarzenberg e pubblicamente il 19 marzo 1799 al Karntnerthortheater di Vienna.
La «nobiltà del soggetto» si confaceva in pari grado tanto al carattere sacro quanto a quello massonico – sicché tutti coloro che contribuirono alla sua nascita, in primis Haydn, erano accomunati dalla appartenenza alla Libera Muratoria. «Quando scrivevo la Creazione io mi sentiva sì penetrato di religione, che avanti di pormi al lavoro pregava fervorosamente l’Altissimo, che mi desse grazia di condurre a fine questa fatica in suo onore e gloria, e in modo che la mia musica avesse ad eccitare nell’uditorio quella viva riconoscenza e venerazione che dobbiamo al Dator d’ogni bene».
«L’armonico poema» inizia con «un’ouverture che rappresenta il caos» prima del fiat divinoe termina con un commovente duetto «fra i due primi conjugi», Adamo ed Eva, seguito da un coro che sugella il tutto «con sublimità e fuoco». Ecco che questa giustamente celebratissima partitura de «il maestro de’ maestri l’immortale Haidn [sic.]» (Giuseppe Sigismondo) diviene «premessa ineludibile per il futuro della musica europea» (Ballola): quella della Creazione è musica che «va eseguita con semplicità, esattezza, espressione e portamento, ma senza fiorettare. Le frascherie, anche le più leggieri [sic.], sarian qui fuor di luogo» (Carpani). Grandi cori, slancio, impeto e soavità accompagnano passo dopo passo l’ascoltatore attraverso tutte le varie fasi della Creazione biblica.
È possibile scaricare il libretto dell’oratorio a questo link: Creazione_Testo.
Per collegarsi: maggiofiorentino.com | facebook.com/maggiomusicale | youtube.com/user/maggiomusicale | ansa.it | anfols.it/webtv
Attilio Cantore
foto: in copertina The Ancient of Days di William Blake (1794); nel testo, esecuzione del 6 ottobre 2020 al Maggio Musicale Fiorentino de La Creazione di Haydn, per il 50° anniversario del debutto di Zubin Mehta al Festival del Maggio (© Michele Monasta)