Al Municipale di Piacenza Domingo dirige Verdi e Pe canta Händel: chiusi ma aperti (a tutti)

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«Sopra il deserto avvengono le aurore. Qualcuno lo sa», scrisse Jorge Luis Borges. Anche nel tempo straniante di questo (nuovo) lockdown, il Teatro Municipale di Piacenza conferma la propria natura di fucina artistica chiamata a una missione: quella di plasmare il presente con sapienza e di immaginare un futuro con ottimismo. Sembra un miraggio, ma è possibile. Con la direzione artistica di Cristina Ferrari, il Municipale fa tenacemente fronte agli «scogli in mezzo all’onde» dell’estenuante Odissea che viviamo. Nobile nelle fogge e nelle idee, il Teatro Municipale rivendica il suo diritto a diffondere bellezza e arte; anche nelle prossime settimane, in assenza di pubblico in sala.

Si parte da Aci, Galatea e Polifemo, la serenata “quasi pastorale” a tre voci che Georg Friedrich Händel compose nel 1708 su commissione della duchessa Aurora Sanseverino, poetessa e mecenate fra le più faconde a quel tempo nel vicereame di Napoli. Da molte settimane era stato reso noto che una nuova produzione della Fondazione Teatri di Piacenza avrebbe offerto la prima esecuzione assoluta in tempi moderni della versione scritta per la vocalità dell’evirato cantore Francesco Bernardi, detto “il Senesino”.

La ricostruzione del “puzzle filologico e archivistico” sapientemente curata da Luca Guglielmi e Fabrizio Longo, insieme al controtenore lodigiano Raffaele Pe, che si preparava per l’occasione a vestire i panni del pastore Aci; ad affiancarlo, il mezzosoprano piacentino Giuseppina Bridelli (Galatea) e il basso Andrea Mastroni (Polifemo). Un cast eccezionale, dunque. Maestro concertatore e direttore al cembalo, Luca Guglielmi, alla guida dell’ensemble La Lira di Orfeo. Regia, scene e costumi firmati da Gianmaria Aliverta con uno sguardo alla contemporaneità. Suggestive proiezioni video di Tokio Studio; disegno luci di Elisabetta Campanelli. Data prefissata: 31 ottobre. Il nuovo DPCM ha bloccato, però, ogni cosa… o quasi. Il Teatro Municipale ha infatti prontamente rimodulato il tutto, prevedendo una registrazione a porte chiuse dello spettacolo. Che sarà finalmente possibile vedere in streaming domenica 15 novembre alle ore 15:30, sul canale YouTube di Opera Streaming. Assolutamente da non perdere!

Un appuntamento dal forte valore simbolico è invece in calendario martedì 24 novembre alle 20: verrà eseguita a porte chiuse e trasmessa gratuitamente in streaming la Messa da Requiem di Verdi, per ricordare le tante vittime del Covid del capoluogo emiliano. Sul podio Plácido Domingo: un attesissimo ritorno al Municipale dopo quarantotto anni. «Spero che la musica del nostro Giuseppe Verdi possa dare conforto a chi ha sofferto tanto», ha detto Domingo in un accorato messaggio al teatro e al pubblico piacentini. Insieme alla Filarmonica Arturo Toscanini e al Coro del Teatro Municipale di Piacenza, saranno impegnati il soprano Maria José Siri, il mezzosoprano Annalisa Stroppa, il tenore Antonio Poli e il basso Michele Pertusi.

E ancora… Il Teatro Municipale, proprio nei giorni scorsi, ha accolto le riprese di un nuovo e interessante progetto di Raffaele Pe La Lira di Orfeo, vincitore del bando Vivere all’italiana del Ministero degli Esteri volto alla promozione della musica italiana nel mondo. Nello specchio di Scarlatti – il volto della musica italiana affianca l’esecuzione storicamente informata di alcune composizioni vocali di Alessandro Scarlatti a una rilettura inedita di celebri pagine del figlio Domenico, avvalendosi del prezioso contributo di Silvia Colasanti, una delle più apprezzate compositrici italiane nel panorama internazionale. Barocco e contemporaneità in dialogo: le sorprese non mancheranno.

Info: teatripiacenza.it

 

Attilio Cantore

 

 

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