Un violoncello del ’700 per la Toscanini: la stagione di concerti n. 45 riparte con Edgar Moreau

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Dopo i sei appuntamenti natalizi del palinsesto De Sidera (24 dicembre-4 gennaio), La Toscanini non abbandona il suo pubblico. Fervono gli ultimi preparativi per l’inizio della seconda parte della 45ma stagione di concerti (gennaio-febbraio 2021), che vanta una programmazione in cui si alterneranno direttori e solisti ospiti di straordinaria caratura. Si parte questa sera, 8 gennaio alle 20:30. Dall’Auditorium Paganini di Parma un concerto tutto dedicato a Franz Joseph Haydn, in live streaming sul sito e sui canali Facebook, YouTube e Vimeo della Filarmonica.

L’impaginato messo a punto dal nuovo Direttore principale Enrico Onofri accoglie, in apertura e in chiusura, l’Ouverture tratta dal dramma giocoso Il mondo della luna (1777) e la Sinfonia n. 96 in re maggiore, Hob. I:96“Il miracolo” (1791), la sesta delle “sinfonie londinesi” haydniane. I due lavori incorniciano il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore, Hob. VIIb:1, scritto da Haydn nel 1762-65 per le magistrali doti tecniche del giovane Joseph Franz Weigl, membro dell’orchestra degli Esterházy. Così come allora, a dar vita alla virtuosistica parte solistica sarà un altro “giovinCello”.

Si tratta dello straordinario Edgar Moreau, talento parigino classe 1994 – i lettori di Amadeus ricorderanno l’intervista di Luisa Sclocchis sul n. 351 di febbraio 2019. Un ragazzo dall’aria sbarazzina sull’onda di una folgorante carriera; un interprete dalle molte virtù che sintetizza in sé, perfettamente, eccellenza e modernità. Non si separa mai dal suo violoncello David Tecchler del 1711, che suona fin dal 2009. Premio “Giovane Solista” al Concorso Rostropovich 2009 e secondo premio al Concorso Čajkovskij 2011, Moreau è ormai da anni una autentica rivelazione nel panorama internazionale. Artista Erato, ha già all’attivo una nutrita discografia – di recente uscita Moreau. A family affair e uno splendido monografico su Saint-Saëns insieme a Renaud Capuçon e Bertrand Chamayou (novembre 2020).

Il Primo Concerto di Haydn lo ha inciso nel 2015 con l’ensemble Il Pomo d’Oro di Riccardo Minasi in un acclamatissimo disco dedicato all’arte violoncellistica del Settecento. Moreau lo ripropone oggi, insieme alla Filarmonica Toscanini e sotto la direzione di Onofri, celebrando così i 60 anni dal ritrovamento dell’autografo, avvenuto infatti nel 1961 a Praga. Il primo tempo, Moderato, si apre con un tema di esuberante affettuosità e ardente eroicità. Nel segno dell’originalità ed estrosità, Haydn traligna dall’assetto canonico della forma-sonata scrivendo il secondo tema nella medesima tonalità del primo. Segue un’estesa sezione centrale durante la quale i due temi vengono riproposti con lievi varianti: il violoncello li drappeggia con sempre nuove sfumature armoniche sino alla cadenza, palpitante e vibratile. Con soavità e precisa poesia di suono si staglia l’Adagio, la cui cesellata melodia si sviluppa con amorosità nourrissant. L’andamento concertante cede progressivamente il passo a un dialogo tra il solista e l’ensemble, enfatizzato da intarsi agogici. A seguire, prorompe il pirotecnico Finale. Allegro molto. Con spensieratezza e sfacciata ostentazione le corde del violoncello cantano, sfavillando in maniera vertiginosa e acrobatica: è un vero e proprio inno alla vitalità, improntato all’ardore e all’esuberanza del gesto strumentale.

Martedì 26 gennaio e mercoledì 27 gennaio la rassegna trasversale della stagione di concerti, Fenomeni, ospita il bandoneista Davide Vendramin, protagonista di un omaggio ad Astor Piazzolla, nei cento anni dalla nascita. Sul podio Donato RenzettiLa stagione Filarmonica riprende il 12 e 13 febbraio con Sesto Quatrini, direttore musicale e artistico dell’Opera Nazionale Lituana. Il programma si modella sulla figura iconica dell’eroe nella cultura musicale dell’Ottocento: si passa così dall’Ouverture Egmont di Beethoven al Siegfried-Idyll di Wagner fino alla Sinfonia Renana di Schumann.

Il 19 e 20 febbraio il giovane direttore ucraino Aziz Shokhakimov, Kapellmeister dell’Oper am Rhein di Dusseldorf e Direttore musicale designato della Filarmonica di Strasburgo, dirige la Filarmonica nel Concerto per pianoforte, tromba e orchestra numero 1 di Šostakcovič.  Solisti il pianista Vadym Kholodenko, artista residente per la stagione 2020/2021, e la Prima tromba della Filarmonica, Matteo Beschi. Chiude il programma la Sinfonia n.1 di Brahms. Il format domenicale dei Concerti della Gazzetta riprenderà invece il 17 gennaio con il Sestetto a due Corni, archi e continuo in mi bemolle di Georg Philipp Telemann, Il divertimento musicale – Ein Musikalischer Spass di Mozart e Il sestetto per due corni e archi di Beethoven. E ancora, per festeggiare San Valentino, il 14 febbraio, il duo arpa-flauto Meozzi-Nagy.

  

Attilio Cantore

 

photo cover: Edgar Moreau © Gregory Favre – nel testo: Edgar Moreau © Jacky Azoulai; Enrico Onofri © Enzo Alessandra; William Daniell, Joseph Haydn, 1794

 

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