Voglia di andare al San Carlo? «Io ci vado, e con tutte le ragazze e con tutti i gioielli di famiglia», vorremmo rispondere in coro insieme alla splendida Sophia Loren, protagonista del film di Lina Wertmüller Francesca e Nunziata. Come non essere pervasi da uno stato di galvanizzante entusiasmo al solo pensiero di vedere quello che un tempo fu «il primo teatro dell’universo» (Ulisse Prota-Giurleo), tempio della lirica dalla «architettura nobile ed elegante» (Charles Burney) sul cui palcoscenico «si sono susseguiti uno dopo l’altro cantanti come la Colbran, la Sontag, la Grisi, Tamburini, Rubini e Lablache» (Alfredo Casella). In fatto di musica Napoli non ha certo mai invidiato nessun’altra capitale europea, imponendosi fin dal Settecento come fucina artistica di primissimo piano. «François Couperin le Grand…: oh sì, di certo; ma Scarlatti grandissimo!…» (Mario Castelnuovo-Tedesco). Gli habitué del teatro sancarlino questo lo sanno assai bene, facendone vanto discreto con quel genuino orgoglio che il sangue partenopeo infonde loro per diritto ereditario.
Anche durante questi giorni di forzata lontananza dall’amato San Carlo, l’entusiasmo non viene certo meno, neppure per un istante. Il nuovo Sovrintendente e Direttore artistico, Stéphane Lissner, l’8 aprile ha incontrato in videoconferenza tutti i lavoratori del suo teatro – quasi 300 fra tecnici, amministrativi, professori d’orchestra, artisti del coro e tersicorei – rivolgendo un accorato messaggio di speranza e solidarietà. Allo stesso modo, per rimanere vicino al suo pubblico, prosegue l’iniziativa streaming #stageathome sulle piattaforme Facebook, Instagram, Twitter e YouTube del San Carlo: imperdibile selezione di memorabili allestimenti. Tutti gli appuntamenti sono fissati alle ore 20, preservando dunque il rito intramontabile del consueto spettacolo serale. La musica continuerà così a comunicare direttamente al cuore e alla sensibilità degli spettatori; in attesa che il sipario possa alzarsi di nuovo, al più presto, e il pubblico possa riaffollare come un tempo la platea, i palchi e le gallerie facendo risuonare sbattute ’e mane scroscianti.
Fra i prossimi titoli in programma, mercoledì 22 aprile viene riproposto il Mozart Requiem Ballet, suggestivo lavoro del coreografo siberiano Boris Eifman (direttore artistico della omonima compagnia di balletto pietroburghese, già “Artista del popolo di Russia” e “Premio di Stato della Federazione Russa”), che sviluppa la potenza immaginifica dell’ultimo capolavoro incompiuto del compositore salisburghese. Si esibiscono Lybov Andreyeva (la donna), Oleg Gabyshev (l’uomo), Alessandra Veronetti (la madre), Edmondo Tucci (il vecchio), Salvatore Manzo (il giovane). Sul podio Hansjörg Albrecht. Sabato 25 aprile è la volta della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, che proprio al San Carlo nel 1835 venne rappresentata per la prima volta. L’allestimento, firmato nel 2012 da Gianni Amelio e ripreso da Michele Sorrentino Mangini nel 2017, vede protagonisti una memorabile Maria Grazia Schiavo nel ruolo del titolo, Claudio Sgura (Enrico) e Samir Pirgu (Edgardo), diretti da Stefano Ranzani. Mercoledì 29 aprile rivivono le atmosfere fiabesche dell Rusalkadi Antonin Dvořák, nella regia del 2013 di Manfred Schweigkofler. John Fiore guida Dina Kuznetsova, nel ruolo della ninfa acquatica, e Pavel Černoch, in quello del principe. Sabato 2 maggio ci si trasferisce nella Roma tumultuosa del 1800. Si avrà l’occasione di rivedere l’allestimento del gennaio 2020, firmato da Edoardo De Angelis, della Tosca pucciniana. Donato Renzetti guida un cast straordinario: Carmen Giannattasio interpreta la cantatrice Floria Tosca, diva dei teatri e del cuore del pittore Mario Cavaradossi, il cui nobile ardore è esaltato dalla voce di Fabio Sartori; il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat nel ruolo colossale del barone Scarpia; al loro fianco Matteo Peirone (Sagrestano), Francesco Pittari (Spoletta), Renzo Ran (Angelotti) e Donato Di Gioia (Sciarrone).
Proseguono, inoltre, le innovative attività sancarline di e-teaching che coinvolgono migliaia di bambini alla scoperta del mondo del teatro e della musica. Sul sito di EuropaInCanto e relative pagine Facebook e Twitter è possibile seguire Scuola InCanto, un percorso di studi dal carattere interattivo ideato per i più piccoli e dedicato a L’elisir d’amore di Donizetti. Con #ilmioelisrathome il teatro non è stato mai così di casa. Info: teatrosancarlo.it
Attilio Cantore