Annunciata la seconda edizione del “Disklavier Composers Contest”, concorso di composizione lanciato da Yamaha Music in collaborazione con Cremona Fiere, aperto a tutti i musicisti maggiorenni residenti in Italia, invitati a presentare un brano inedito, di durata compresa tra 1 e 3 minuti, per un singolare organico, privo di esecutore umano: il pianoforte Yamaha Disklavier.
Lo strumento, a rigore, discende dalla stirpe dei player-piano, strumenti meccanici diffusi agli inizi del secolo scorso, in grado di riprodurre un brano a partire da rulli di carta perforata. La peculiarità, che nel tempo non ha mancato di ispirare compositori come Nancarrow, Stravinskij, Casella, Hindemith e Ligeti, consiste dunque nella replica di una qualsiasi performance pianistica attraverso la sua registrazione e riproduzione meccanica, anziché sonora – quest’ultima si sarebbe affermata solo successivamente.
In un centinaio di anni dalla formidabile intuizione del 1895, anno della comparsa di alcuni prototipi, al 1987, quando il primo Disklavier fu brevettato dalla Yamaha Corporation negli Stati Uniti, la tecnologia ha consentito enormi passi in avanti.
Gli esemplari moderni possiedono sensori ottici in grado di captare i movimenti di tasti, martelli e pedali, registrare in formato MIDI non solamente altezza e intensità, ma anche variazioni agogiche, articolazioni, sfumature dinamico-espressive, ecc. e riprodurli con un elevato grado di fedeltà attraverso solenoidi che muovono le parti meccaniche dello strumento. La tecnologia MIDI garantisce poi piena connettività a computer ed espansione pressoché illimitata di funzioni, prestandosi ai più svariati scopi, ben oltre la dimensione ludica: dall’ambito della didattica (per riascoltare le proprie performance o sovrapporre un’esecuzione a una traccia pre-registrata), all’uso professionale (ad esempio per fornire in playback l’accompagnamento pianistico ad altri strumenti o riduzioni di parti orchestrali).
Il “Disklavier Composers Contest” nasce dunque dalla volontà di confrontare due forme di creatività apparentemente inconciliabili: quella ingegneristica da un lato e quella artistica dall’altro. A giudicare gli esiti di tale connubio sarà una giuria presieduta da Michael Nyman e composta da Claudio Ambrosini, Cristian Carrara, Emanuele Casale, Cesare Picco e Kevin Puts. La finale, con l’esecuzione dei cinque migliori brani, sarà disputata il 27 settembre prossimo, nel contesto di Cremona Musica. Oltre al primo premio di 5. 000€, è previsto anche un premio del pubblico di 2.000€, attribuito alla composizione più votata online. Iscrizioni entro il 31 luglio. Info:
yamahamusicclub.it/disklavier-composers-contest.2020/#concorso
Silvia Del Zoppo