Uno spettacolo fresco e fuori dagli schemi, quello proposto dall’Accademia Musicale Chigiana venerdì 30 e sabato 31 luglio al Teatro dei Rinnovati di Siena: Il Signor Bruschino rossiniano ha trovato una veste capace di adattarsi al giovanissimo cast senza per questo tradire l’originario spirito burlesco dell’opera.
Obiettivo del progetto ChigianaOperaLab, nell’ambito dei corsi estivi della prestigiosa istituzione senese, è formare giovani professionisti dell’opera grazie a un laboratorio dedicato al teatro musicale: per questa edizione 2022 il cast era preparato da William Matteuzzi, mentre sul podio si sono alternati allievi del corso di Direzione d’orchestra di Daniele Gatti e Luciano Acocella. Per la prima serata, l’Orchestra Senzaspine di Bologna (formazione in residenza per il corso appena citato) era guidata con mano sicura da Nicolò Jacopo Suppa e accompagnata al fortepiano da Angelo Michele Errico. Lorenzo Mariani alla regia, William Orlandi alla scenografia e il light designer Fabio Barettin sono stati invece i principali artefici della singolare e apprezzata messa in scena.
Il pubblico nutrito e caloroso (presente in sala, tra gli altri, lo stesso Daniele Gatti) è stato infatti catturato da una rivisitazione dell’opera rossiniana in chiave contemporanea ed “estiva”: tra mazze da golf, cantanti in costume, pinne e gonfiabili (veri e propri protagonisti dei momenti finali), la messa in scena ha saputo catturare lo spettatore dal primo all’ultimo minuto, enfatizzando il carattere goliardico e irriverente della musica rossiniana. L’opera, una farsa giocosa oggi nota soprattutto per la sua brillante Sinfonia, ben si prestava a questo tipo di lettura, con il suo comico intreccio di equivoci e scambi di persona. Nel cast, giovanissimo e internazionale, hanno spiccato Elena Maria Giovanna Pinna, esuberante nel ruolo di Sofia, e Tamon Inoue, un istrionico signor Bruschino.
Un grande successo per un progetto capace di unire il momento formativo a quello della performance pubblica, e di proporre una lettura fresca e non convenzionale di un classico dell’opera buffa. © Riproduzione riservata.
