Il 2020 aveva incoronato Parma come Capitale Italiana della Cultura: titolo che, in base al “Decreto Rilancio”, sarà mantenuto dalla città anche per il 2021. Non solo. Quello in corso è anche l’anno in cui il Festival Verdi festeggia il suo ventennale. L’emergenza sanitaria non ha spaventato gli organizzatori del Festival Verdi 2020 che presentano alla cittadinanza e a tutti gli amanti della lirica un programma inedito. Un’edizione che farà brillare i cuori di “Scintille d’Opera”: la musica uscirà dai teatri per diffondersi e sprigionare il suo entusiasmo nelle piazze, parchi e strade, animando cortili e quartieri, fino ad arrivare nei luoghi di cura, di sofferenza e detenzione.
Questa edizione del festival «rappresenta anzitutto un forte segno di ripartenza anche culturale del nostro territorio», dichiara il sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti, aggiungendo che «per la prima volta nella sua storia avrà luogo nel teatro all’aperto allestito al Parco Ducale, nel cuore della città, di fronte al monumentale Palazzo Ducale, grazie alla collaborazione con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri». Alle parole del sindaco fanno eco quelle della Direttrice generale del Teatro Regio e Direttrice artistica del Festival Verdi Anna Maria Meo: «abbiamo lavorato da subito incessantemente nel desiderio di celebrare il XX Festival Verdi così come lo avevamo annunciato lo scorso febbraio; con le istituzioni, i lavoratori del Teatro Regio, Francesco Izzo, Direttore scientifico del Festival Verdi, abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi della pandemia, le indicazioni fornite dall’autorità a garanzia della salute pubblica, analizzato i diversi scenari possibili e variato più volte i relativi piani organizzativi per farci trovare pronti alla ripartenza».
Il programma pensato prima della pandemia è stato naturalmente modificato e ricalibrato sul territorio, prevedendo ora un ricco cartellone: fra opere, concerti sinfonici e cameristici insieme a nuovi progetti. Si parte l’11 settembre con Macbeth (versione parigina del 1865 in lingua francese) in forma di concerto al Parco Ducale di Parma alle ore 20 (replica il 13, stessa ora). Roberto Abbado guida la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Sul palcoscenico un cast di eccezionale caratura capitanato da Ludovic Tézier (Macbeth), al suo debutto al Festival Verdi, Davinia Rodriguez (Lady Macbeth), Riccardo Zanellato (Banquo) e Giorgio Berrugi (Macduff), anch’esso al debutto a Parma e al Festival Verdi. Li affiancano David Astorga (Malcom), Francesco Leone (Un médecin), Natalia Gavrilan (La Comtesse) e Jacobo Ochoa (Un serviteur / Un Hérault / Un Sicaire). Il 18 settembre al Parco ducale (replica il 20), Roberto Abbado sarà ancora alla testa della Filarmonica Toscanini per l’esecuzione della monumentale Messa da Requiem, dedicata a tutte le vittime della pandemia. I solisti sono quattro artisti straordinari: il soprano Eleonora Buratto, al suo debutto al Festival Verdi, il mezzosoprano Ksenia Dudnikova, il tenore Giorgio Berrugi e il basso Michele Pertusi. Il concerto partecipa a “Farulli 100”, promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Pietro Farulli.
Il programma del Festival prosegue il 25 settembre (replica il 27) con Ernani in forma di concerto al Parco Ducale. A guidare la Filarmonica Toscanini, Michele Mariotti. Il tenore Piero Pretti al suo debutto nel ruolo del titolo; il formidabile baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat interpreta il re di Spagna Don Carlo. Eleonora Buratto debutta nel ruolo di Elvira. Roberto Tagliavini è Don Ruy.
Nella seconda parte del mese di settembre inaugurazione di un innovativo e interessantissimo progetto promosso dal Festival: Caravan Verdiano. L’opera si fa itinerante varcando gli spazi del teatro dialogando, a tu per tu, con il pubblico. Si inaugura l’iniziativa con La traviata Lo spirito di Violetta, spettacolo curato dal regista Manuel Renga, con le scenografie e ei costumi di Aurelio Colombo. Un piccolo teatro mobile porterà la magia della tradizione lirica a Parma (Piazzale Picelli, 12-13 settembre), a Busseto (Piazza Verdi, 19-20) e a Zibello (Piazza Guareschi, 26). Un attore e un’attrice della compagnia del Teatro del Cerchio, insieme a tre cantanti, racconteranno in modo inedito una delle più commoventi storie d’amore della storia dell’opera.
Spazio anche al repertorio sinfonico. Il 2 ottobre ritorna a Parma il grande Valery Gergiev, lo “Zar del Mariinskij”, alla testa dell’Orchestra del Comunale di Bologna: un appuntamento imperdibile nel segno di Rossini, Mendelssohn, Verdi e Čajkovskij.
Fisicamente in teatro si tornerà il 3 ottobre per un concerto cameristico dedicato all’unica composizione verdiana per quartetto d’archi, il Quartetto in mi minore, composto nel 1873 a Napoli durante una produzione di Aida.
Il Festival Verdi presenterà al Teatro Regio di Parma in prima assoluta anche due commissioni: Letteralmente Verdi con Luigi Lo Cascio ed il Quintetto Leonardo (6 ottobre) e Rigoletto, la notte della Maledizione (9 ottobre) con Marco Balliani e I Filarmonici di Busseto.
A chiusura del Festival, il 10 ottobre, festeggiando il 207° compleanno del maestro che «pianse ed amò per tutti», l’attesissimo Gala Verdiano, affidato quest’anno al baritono Luca Salsi, impegnato nell’interpretazione di alcune fra le più belle arie d’opera e romanze di Verdi. Il Gala Verdiano, così come l’esecuzione della Messa da Requiem saranno trasmessi da maxischermi diffusi nelle piazze cittadine consentendo a un vastissimo pubblico di assistere al suggestivo incanto di questi appuntamenti.
Un ciclo di incontri in preparazione dei vari spettacoli, Prima che si alzi il sipario, vedrà protagonista il musicologo Giuseppe Martini. In occasione delle Prove aperte ci sarà inoltre la possibilità si scoprire le opere “prima della prima”. Da segnalare, infine, la quinta edizione di Verdi Off a cura di Barbara Minghetti. Il 12 settembre, in Verdi sotto Casa, 100 artisti “popoleranno” i palazzi e i cortili della città eseguendo le più famose e amate arie verdiane.
Il XX Festival Verdi è anche l’occasione per presentare A life in music, il primo gioco per smartphone e tablet prodotto da un teatro d’opera, commissionato dal Teatro Regio di Parma e dal Festival Verdi a TuoMuseo, pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, e sviluppato in stretta collaborazione con la direzione scientifica del Festival Verdi. Il gioco è disponibile gratuitamente in italiano, inglese, spagnolo, portoghese, russo, cinese su App store e Google Play Store. Rai 5 sarà al fianco del Festival con una programmazione speciale dal 21 settembre al 2 ottobre.
Info: teatroregioparma.it
Federico Furnari