Countdown: lo spettacolo dal vivo sta per ripartire

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Sta per succedere davvero. Non ci siamo battuti invano. E anche le vostre – anzi le nostre – 10.000 firme hanno contato e pesato. Domani, lunedì 15 giugno 2020, nella data indicata dall’ormai noto DPCM 11/06/2020 lo spettacolo dal vivo prova a ripartire. E, seppure ferito, colpito e traumatizzato lo fa con coraggio, invece che con paura, accettando la sfida a viso aperto.

Le sfide, anzi. Sul terreno ce ne sono ben più di una. Salute, sicurezza, sostenibilità economica e ambientale. E trattandosi di spettacolo, appunto, la sfida della creatività.  Inventare nuove modalità di fruizione, sì, ma anche di espressione artistica per andare in scena rispettando distanziamento sociale, norme di comportamento, divieti e diffidenze.

A farla da padrone in questa Fase (2 o 3? non è ben chiaro) ovviamente i Festival, di cui l’Italia è costellata e che, tenendosi d’estate godono dei privilegi della mitezza della stagione mediterranea e di piazze e siti architettonici e paesaggistici straordinari in città d’arte e borghi che sono perfetti palcoscenici en plein air.

Non più streaming e web? Non ancora, una modalità ibrida per molti versi potrà consentire tanti di aggirare il contingentamento degli spettatori (200 al chiuso, 1.000 all’aperto) e diffondere spettacoli e concerti a una platea virtuale più vasta di quella in presenza.

Tra le istituzioni che hanno guidato le fila della ripresa, il Ravenna Festival, il primo ad aver presentato al Mibact con Agis un protocollo per la ripartenza.  I ravennati hanno dimostrato tutto il proprio “sangue romagnolo” nel mettere sul tavolo un programma di 40 appuntamenti di musica classica e non solo, di teatro, danza, incontri che si terrà principalmente alla Rocca Brancaleone e andrà avanti dal 21 giugno per più di un mese fino al 30 luglio.

E – passati i confini regionali – hanno presto gettato il cuore oltre l’ostacolo a sud il Macerata Opera col suo Sferisterio, location ideale e il suo essere una manifestazione “diffusa” per la città, il Rossini Opera Festival che “scende” in Piazza del Popolo  e Arena di Verona che è la macchina più grande, più famosa e più complessa da far ripartire restando nei limiti imposti dal Decreto che sono stati resi più flessibili nella sua ultima stesura dell’11 giugno.

Ma ci saranno anche Spoleto con il Festival dei 2 Mondi, la pugliese Valle d’Itria, il Cantiere di Montepulciano e ogni giorno si annunciano edizioni seppure light di rassegne, manifestazioni. Amadeus ve ne sta dando conto quotidianamente.

Si avverte la voglia di sentirsi vivi e di farsi sentire. Di riprendere a esistere e di produrre lavoro, denaro, indotto e bellezza.

Non per acribia ma per dovere d’informazione trovate qui sotto, e poi nel link alla Gazzetta Ufficiale, i dettagli delle regole imposte agli spettacoli dal vivo (e al cinema) dall’Articolo 1 comma m e dall’Allegato 9 al Decreto e che poi le diverse Regioni italiane hanno avuto il potere di gestire con ordinanze e linee guida “su misura” per i diversi territori e le varie realtà.

Confessiamo di essere molto curiosi di vedere come si farà, cosa si vedrà e si ascolterà e come ci sentiremo al nostro primo concerto, al nostro primo spettacolo d’opera di questa nuova Fase dell’era Covid-19.

Curiosi di capire come il mondo della musica e del teatro saprà raccontare questo tempo. E come si potranno affrontare e gestire al chiuso dei teatri e delle sale da concerto l’autunno e l’inverno che verranno.

Su la maschera e su il sipario, noi siamo pronti.

 

Paola Molfino

direttore responsabile Amadeus

 

 

DPCM 11/06/2020 

Art. 1

Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale 

  1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
  2. m) gli spettacoli aperti al pubblico  in  sale  teatrali,  sale  da concerto, sale cinematografiche e in  altri  spazi  anche  all’aperto sono svolti con  posti  a  sedere  preassegnati  e  distanziati  e  a condizione che sia comunque assicurato  il  rispetto  della  distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia  per  gli spettatori che non  siano  abitualmente  conviventi,  con  il  numero massimo di  1000  spettatori  per  spettacoli  all’aperto  e  di  200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10.  Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera. Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.

Allegato 9 Vedi “Cinema e Spettacolo

www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/06/11/20A03194/s

 

 

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