Bologna: Pianofortissimo & Talenti riparte dai concerti “giovani” e “en plein air”

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Riparte con nove appuntamenti sotto le stelle Pianofortissimo & Talenti, coproduzione tra Bologna Festival, che da tempo dedica spazio agli artisti emergenti, e Inedita. «Un’edizione 2020 nata nell’emergenza ma sviluppatasi su un contrappunto di idee, possibilità, certezze e buona volontà condivise, con una programmazione frutto di ricerca e selezione», sottolinea Flavia Ciacci Arone di Bertolino, Presidente di Inedita per la Cultura.

Inaugurazione il 16 giugno a ritmo di jazz, per la prima volta nella storia del festival: a dare il la alla stagione 2020, infatti il Pietro Beltrani Trio (nella foto). Sul palco, oltre al giovane pianista Beltrani, imolese di nascita e di formazione, di solida preparazione classica ma con un ascendente per il jazz, i colleghi Andrea Grillini, percussionista bolognese attivo nel repertorio d’avanguardia, e Stefano Senni, contrabbassista di fama internazionale.

A seguire il Trio Chagall (Edoardo Grieco, violino; Francesco Massimino, violoncello; Lorenzo Nguyen, pianoforte) con due capolavori della letteratura cameristica per questa formazione: il Trio in si bemolle maggiore op.99 D.898di Schubert e il Trio in la minore di Ravel (18 giugno).
Il 22 giugno, invece, i finalisti del Bologna International Vocal Competition Cristin Arsenova (soprano, primo premio), Ana Isabel Lazo (soprano), Jorge Espino (baritono) interpretano arie operistiche di Mozart, Bellini, Verdi, Puccini e Čajkovskij, accompagnati al pianoforte da Claudia D’Ippolito. Un’insolita formazione allieta invece la serata di martedì 23: si tratta del Trio Pianistico di Bologna (Alberto Spinelli, Silvia Orlandi, Antonella Vegetti), con un repertorio originale e di trascrizioni per pianoforte a sei mani.

Due giovanissimi artisti emergenti si esibiscono poi in un tributo beethoveniano il25e il 29 giugno: Elia Cecino, allievo di Eliso Virsaladze e Andrzej Jasinski, vincitore del Premio Venezia 2019, alleSonate op. 31 n.1e op. 54affianca una seconda parte del programma interamente chopiniana (Polacca in Fa# minore op. 44e la Seconda Sonata). Nicolas Giacomelli, allievo di Leonid Margarius con alle spalle importanti affermazioni internazionali, affronta invece l’op. 57 incastonandola tra la Ciaccona in re minore di Bach nella trascrizione di Busoni e Kreisleriana di Schumann. Clarissa Bevilacqua, enfant prodige del violino, quest’anno assegnataria dell’International Mozart Competition di Salisburgo, interpreta invece due sonate mozartiane (la KV 301 in sol maggioree la  KV 304 mi minore) accostandole a due capisaldi del Novecento come le Sonate per violinodi Janáček e di Debussy. Ad accompagnarla al pianoforte Federico Gad Crema. Chiudono il programma due arrangiamenti di Heifetz di Summertimee It ain’t necessarily sodi George Gershwin (30 giugno).

Concerto-spettacolo il 2 luglio: Teo-Tronico, affermato pianista robot, dedicatario di composizioni ad hoc e ormai celebre protagonista di singolari “tenzoni” con controparti umane, sfida Roberto Prossedaa suon di Scarlatti, Mozart, Chopin, Rachmaninov, Milhaud. I due esecutori suonano e commentano i medesimi brani.  Chiude la rassegna, lunedi 6 luglio, Davide Cabassi, con un immaginifico programma dedicato a Schumann (Kinderszenen e Carnaval), Casriglioni (Dulce Refrigerium) e Musorgskij (Quadri di un’esposizione).

«Sul virus l’ha dunque vinta la musica?In un certo modo possiamo dire di sì» sostiene Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival. Del resto, se bilanci definitivi sullo stato di salute della musica all’indomani della riapertura sembrano ancora azzardati, si può forse almeno affermare che non abbia perso.

Info: bolognafestival.it/it/pianofortissimo-talenti-2020/

Silvia Del Zoppo

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