Santa Cecilia STARt: l’estate è nel segno di Beethoven

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«Come, allora, si quieterà lo sgomento, / come i cieli del mondo, / sedato il turbine, / splenderanno al sereno, immemorabili!» (Fernando Bandini). Così, dopo il turbine dell’emergenza sanitaria che per troppo tempo ha impedito alla musica e al mondo dello spettacolo di splendere, ecco che un senso di riappropriazione anima adesso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, pronta a illuminare le sere d’estate romane nel segno della grande musica.

Il Presidente e Sovrintendente Michele dall’Ongaro, dopo le tante testimonianze di affetto e vicinanza degli abbonati, riconoscente verso tutti i fedeli partner e sponsor e lieto della nascita di nuove collaborazioni (come quella con la maison Fendi, grazie alla quale per il solstizio d’estate è stato realizzato il suggestivo streaming concert “Anima Mundi” al Palazzo della Civiltà Italiana, con la partecipazione della violinista Anna Tifu), presenta il Festival Beethove STARt.

Sotto la guida del Direttore Musicale Antonio Pappano, l’Accademia di Santa Cecilia tornerà infatti a emozionare il pubblico con una serie di concerti live in onore di Ludwig van Beethoven, per celebrarne il 250° anniversario della nascita. Realizzato con il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, il festival si articolerà in cinque serate (dal 9 al 24 luglio, alle ore 21) nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica per l’esecuzione integrale delle nove Sinfonie del glorioso compositore di Bonn. «Beethoven mi è molto caro, non solo per la sua musica ma anche per il suo percorso personale ed artistico e le sue convinzioni sociali e politiche», dichiara l’Ambasciatore Viktor Elbling: «l’Europa unita era per lui una visione importante. Noi oggi abbiamo la fortuna e il privilegio di vivere in quell’Europa unita che Beethoven auspicava. Per la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, che comincerà tra pochi giorni, la Germania ha scelto il motto: Insieme. Per rilanciare l’Europa».

Si parte con la Prima e la Terza Sinfonia (9), proseguendo con la Quarta e la Settima (13), la Seconda e la Sesta (16). Gran finale con la Nona (24), che vede impegnato anche il Coro dell’Accademia e un cast straordinario che riunisce Maria AgrestaSara MingardoSaimir Pirgu e Vito Priante.

Dopo gli appuntamenti beethoveniani, la ricca stagione estiva dell’Accademia di Santa Cecilia continua fino ad agosto. Il 29 luglio un programma dal sapore argentino (da Ariel Ramirez ad Astor Piazzolla), “Libertango”, con il Coro dell’Accademia diretto da Piero Monti e l’ensemble Anna Tifu Tango Quartet. Il 31 luglio tornano i Carmina Burana di Carl Orff, un must irrinunciabile. Prima della pausa estiva, il 6 agosto è tempo di Mozart sotto le Stelle: sotto il cielo stellato della Cavea dell’Auditorium risuoneranno le note di capolavori straordinari del genio salisburghese, come la Sinfonia n. 36 “Linz” e la Sinfonia Concertante in mi bem. magg. per fiati e orchestra K 297b. Il genere della Sinfonia Concertante – nato attorno al 1770 e coltivato incessantemente almeno fino al 1830 da oltre duecento compositori – mette in campo uno «stile orchestrale “democratico”, in cui la partecipazione attiva al discorso musicale non è preclusa ad alcuno strumento o gruppo di strumenti ed è semmai regolata dalla diversità dei ruoli» (Cesare Fertonani). Nelle parti concertanti, i “ceciliani” Francesco Di Rosa (oboe), Andrea Oliva (flauto), Guglielmo Pellarin (corno) e Andrea Zucco (fagotto).

Le attività artistiche riprenderanno nel mese di settembre. Fra i solisti ospiti, Alexander Lonquich (4 settembre), Franceco Libetta (11 settembre) e Maurizio Pollini (25 settembre). Ma il periodo estivo, con la riapertura dei confini regionali e nazionali, per Antonio Pappano e l’Orchestra dell’Accademia è sinonimo anche di importanti tournée. Il 28 luglio a Torre del Lago per il Festival Pucciniano; il 30 luglio nei settecenteschi Giardini Reali della Reggia di Caserta, luogo di raffinatezza e incanto borbonico, patrimonio Unesco da oltre vent’anni.  Fra settembre e ottobre si vola invece a Budapest (Palace of Arts – Müpa), Vienna (Großer Saal del Musikverein), Linz e Bratislava, in compagnia del pianista polacco-canadese Jan Lisiecki e del violoncellista iraniano Kian Soltani.

Info: santacecilia.it

Attilio Cantore

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