Dopo mesi di lontananza dalla grande musica dal vivo, si torna finalmente alla normalità. Nella notte tra domenica 14 giugno e lunedì 15 giugno – giorno indicato dall’ultimo DCPM per la riapertura al pubblico delle attività di spettacolo – l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano riaprirà le porte al suo pubblico alle ore 00:30 per il primo concerto post-pandemia. La notte, insolito momento per assistere ad un concerto. La notte è anche il momento in cui le truppe sconfitte di qualsiasi esercito lasciano il campo di battaglia, si ritirano con le pive nel sacco. Simbolicamente, parafrasando un celebre quintetto di Boccherini, potremmo affermare di assistere alla ritirata del COVID-19 dalle “strade di Milano”. Ovviamente è prematuro cantar vittoria contro questo microscopico nemico, ma siamo pur sempre sulla giusta strada.
Ecco che il primo concerto della riapertura permea significato, si veste a festa e rende omaggio alla popolazione tutta. Per questa prima fase di ripartenza, la prestigiosa orchestra milanese si presenterà al pubblico in versione ridotta, con i soli archi – distanziati secondo le ultime prescrizioni governative. A dirigerli l’eclettico virtuoso del violino Stefano Montanari, nella doppia veste di maestro concertatore e solista. In programma “Le Stagioni” di Vivaldi, una delle pagine più famose del repertorio occidentale: quattro concerti che veicolano il senso di rinascita e naturale progredire della vita. Repliche fino al 21 giugno, con appuntamenti dedicati e rivolti a un pubblico specifico: si inizia il 15 (concerto in notturna) con gli operatori sanitari, esercito in camice bianco ogni giorno in prima linea; lo stesso giorno alle 20.30 è la volta della cittadinanza; il 16 le forze dell’ordine; il 17 per i disabili mentre le ultime tre date (18, 20 e 21) saranno riservate per gli abbonati alla 75° Stagione.
Ma le novità non finiscono qui. Sono in programma anche alcune date fuori Milano: il 19 giugno all’Auditorium Modernissimo di Nembro (ore 21); il 21 giugno (giornata mondiale della musica) in trasferta al Santuario della Madonna dei Cappuccini di Casalpusterlengo (ore 21).
Imperdibili anche i successivi appuntamenti: dal 26 al 28 giugno al Teatro Dal Verme (ore 17), Alessandro Bonato mette a punto un affascinante impaginato che accosta l’Adagio per archi di Barber e la Rhapsody in Blue di Gershwin alConcerto in re per archi di Stravinskij. Stesse date, orario diverso (11:00) l’orchestra sarà guidata da Gianluca Capuanoper un viaggio musicale interamente dedicato a Mozart. Dal primo weekend di luglio si inaugureranno anche i concerti all’aperto con Enrico Dindo (direzione e violoncello), che accompagnerà il pubblico in un viaggio Tra barocco e classicismo.
Nelle prossime settimane saranno presentati altri appuntamenti, che puntano a coinvolgere organici sempre più ampi, compatibilmente alle future disposizioni ministeriali.
«Consideriamo prioritario – afferma il Direttore generale e artistico Maurizio Salerno – che la ripresa avvenga subito e con estrema positività e per farlo bisogna procedere all’insegna della gradualità e anche della concretezza. In accordo con l’Orchestra e con l’intero staff, l’indirizzo è di muoverci un passo alla volta, inizialmente con i soli strumenti ad arco, per proporre programmi che possano far ritrovare al pubblico il piacere di andare a teatro, di ascoltare la musica dal vivo. Senza iniziative faraoniche ma immediatamente rivolte al cuore della musica, perché è nel nostro repertorio più abituale che vediamo il valore simbolico principale di ritorno alla normalità. Un ritorno che ci permetterà d’incontrare nuovamente – insieme a diversi segmenti di pubblico – gli affetti più cari, a cominciare da un nucleo di direttori e solisti particolarmente “amici” dei Pomeriggi. Per questo obiettivo, i programmi prediligono l’intensità alla durata, concentrandosi in un tempo di 40 minuti circa, con un biglietto di soli 5 euro, una cifra che ci è sembrata socialmente equa in un periodo di difficoltà collettive».
Info: ipomeriggi.it
Federico Furnari