Diciotto candidati, dieci paesi, tre continenti, un centenario. Questi i numeri della XI Edizione del Premio internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” (1920-1956), che riprende la prestigiosa competizione, nata nel 1961, per onorare la memoria del «grande direttore dei tempi nuovi» (M. Mila) che, salutato fin dagli esordi come potenziale erede di Toscanini, quei “tempi nuovi” non fece in tempo a viverli, scomparendo prematuramente dal palcoscenico dell’arte e della vita all’età di 35 anni, nel disastro aereo di Orly.
Dopo quattro decenni, in occasione del centenario dalla nascita del «ragazzo degli dei» – come Elisabeth Schwarzkopf lo aveva ribattezzato – finalmente Novara, la città che gli diede i natali, celebra la ripresa della manifestazione che lanciò direttori quali Riccard
Felice interruzione di un lungo silenzio, che ha il senso di una restituzione per la città, nel segno di una più generale ripresa del settore musicale. Ancor più sentita in questo caso, perché a favore dei giovani talenti di domani, come spiega Corinne Baroni, direttore artistico del Concorso e direttore del Teatro Coccia: «dopo più di un anno di lavoro siamo riusciti a restituire alla città un pezzo della sua storia. Il Premio Cantelli mantiene lo stesso prestigio e lo stesso impianto ma rinasce figlio del suo tempo, di un momento storico che accoglie l’innovazione quale motore di sviluppo. Non solo competizione ma opportunità, veicolo di valori, strumento di divulgazione».
Impressiona forse pensare che nessuno dei diciotto concorrenti selezionati fosse ancora nato, quando quei “giganti del podio” – oggi tutti coinvolti nel Comitato artistico d’onore del Concorso – si laureavano alle prime edizioni. Imponente del resto lo sforzo organizzativo “ai tempi del Coronavirus”, per garantire in particolare la partecipazione dei candidati provenienti dall’estero e costretti a osservare periodi di isolamento prima di poter disputare le prove.
Si preannunciano dunque intensi i lavori della commissione, presieduta da Donato Renzetti, ultimo vincitore del Premio Cantelli nel 1980, e altresì composta da Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista, membro del CdA dellaScala di Milano e Direttore artistico ad interim della Fondazione Orchestra Regionale Toscana), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Sebastian Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), Christoph Becher (Direttore della RSO – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna ORF), Sophie de Lint (Direttore dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai direttori d’orchestra Matteo Beltrami, Jordi Bernàcer e Antonino Fogliani, già impegnati nella prima fase eliminatoria dei candidati.
A maggior sicurezza per la salute di tutti i partecipanti e gli operatori coinvolti, sia le prove eliminatorie, in programma dall’8 al 12 settembre presso il Teatro Regio di Torino, sia la finale con la Settima di Beethoven e la Quarta di Mendelssohn, prevista per domenica 13 presso il Teatro Coccia di Novara, si svolgeranno a porte chiuse: è comunque prevista la trasmissione in streaming sui canali social del Premio e l’allestimento di un maxischermo in città. Oltre ai numerosi premi in palio (Primo Premio, Premio della Critica, Premio della Città, Premio Giovani, Premio Made in Italy e scritture artistiche offerte da prestigiose istituzioni internazionali), un ulteriore riconoscimento del valore di 1.500 euro sarà assegnato dai professori dell’Orchestra del Regio, sostenuto dagli Amici del Teatro.
Info: premiocantelli.it
Silvia Del Zoppo