Dopo la riapertura del Museo Teatrale, lo scorso 20 giugno, e i 24 concerti della Filarmonica nei cortili milanesi dello scorso fine settimana, il Teatro alla Scala, dopo 133 sofferti giorni di chiusura, può finalmente riaprire le porte della sala del Piermarini a 600 spettatori, distanziati nel rispetto delle più recenti linee guida regionali per la sicurezza: quattro imperdibili appuntamenti cameristici live, trasmessi anche in streaming gratuito sul sito del Corriere della Sera e sui canali Facebook e YouTube del Teatro, grazie alle riprese realizzate dallo IULM.
La programmazione straordinaria prende il via lunedì 6 giugno con un trio d’eccezione: il baritono Luca Salsi, grande voce amata dal pubblico scaligero e protagonista assai apprezzato di ben due inaugurazioni di stagione (era Scarpia, Tosca, il 7 dicembre scorso), la pianista Beatrice Rana interprete italiana giovane e già internazionalmente acclamata, e un attesissimo ritorno: quello di un artista celebre come il violoncellista Mischa Maisky, che mancava sul palcoscenico della Scala dal 2012. Insieme, ma a distanza, i tre artisti confezionano un programma che include arie d’opera, pagine cameristiche e i lisztiani Sonetti del Petrarca.
Protagonisti della seconda serata, mercoledì 8 luglio, sono invece il tenore Francesco Meli, star del Piermarini con diciotto locandine all’attivo, il soprano Federica Lombardi, ex-allieva dell’Accademia avviata ad una brillante carriera internazionale. Meli, noto interprete verdiano, esegue arie dalle opere del cigno di Busseto da lui non ancora interpretate alla Scala: Un ballo in maschera, Luisa Miller e Otello. La Lombardi canta arie da Il Corsaro, Don Giovanni, Pagliacci e Otello. Al pianoforte il brillante pianista monzese Giulio Zappa. Completa il ricco programma un omaggio beethoveniano: la Sonata n. 9 in la magg. op. 47 “a Kreuzer”, nell’interpretazione di Patricia Kopatchinskaja, tra le violiniste più carismatiche e originali dell’attuale panorama concertistico, accompagnata al pianoforte dal finlandese Joonas Ahonen.
Lunedì 13 luglio, serata dedicata alle nuove voci, alcune delle quali condividono le radici della propria formazione presso l’Accademia del Teatro alla Scala: si tratta del soprano Irina Lungu, del baritono Fabio Capitanucci e del basso Jongmin Park. A loro si aggiungono altri giovani artisti che hanno riportato importanti successi in concorsi italiani ed europei e, come i primi, severamente colpiti dalle recenti cancellazioni di questa stagione: Federica Guida, vincitrice del Concorso di Portofino 2019, Caterina Maria Sala, voce emergente al concorso AsLiCo 2019, e i già affermati Raffaele Abete (tenore) e Szilvia Vörös (mezzosoprano). Al pianoforte Michele Gamba, atteso in veste di direttore per la prima assoluta del nuovo lavoro di teatrodanza di Fabio Vacchi Madina, rinviata a causa della pandemia.
Infine, mercoledì 15 luglio, i professori d’orchestra della Filarmonica, dopo gli appuntamenti cameristici en plein air co-organizzati da Filarmonica e Teatro alla Scala, che li hanno visti esibirsi il 26, 27 e 28 giugno scorsi presso diversi cortili storici della città, tornano nella loro sede abituale: sui leggii pagine di Debussy, Mozart, Gounod, Vivaldi (violino solista Laura Marzadori), Rota. Un fiducioso preludio alla ripartenza di settembre, con la verdiana Messa da Requiem diretta dal Riccardo Chailly, direttore musicale del teatro alla Scala nel Duomo di Milano e la Nona Sinfonia di Beethoven.
Info: teatroallascala.org
Silvia Del Zoppo