«Tornare a fare l’opera»: con gli artisti, i professori d’orchestra, le maestranze. E soprattutto il pubblico. Questo il messaggio ribadito con forza dal Commissario straordinario del Teatro Regio di Torino, Rosanna Purchia, alla conferenza di presentazione della stagione fino a fine dicembre. D’altronde, «portare il cuore oltre l’ostacolo, con coraggio e passione» è stato il motto condiviso con spirito unanime durante gli ultimi mesi di lavoro per riprogrammare una Stagione tristemente sui generis, ancora tenuta in scacco dalla pandemia e dai decreti legislativi di tutela della salute.
Così, la musica del Regio non mancherà di raggiungere gli affezionati ascoltatori direttamente a casa, attraverso l’iniziativa Regio ALive: otto appuntamenti, tre in live streaming e cinque in differita, con nell’iniziativa #apertinonostantetutto, lanciata dall’Anfols e alla quale hanno aderito le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, approntando una ricca offerta in streaming accessibile, oltre che dai siti web e dalle pagine Facebook istituzionali, anche sulla web tv dell’Anfols e sul sito dell’Ansa.
Venendo alla programmazione presentata dal direttore artistico Sebastian Schwarz, dopo il concerto d’esordio con la parata carnascialesca degli animali di Saint-Saëns contrappuntata dal testo scritto ad hoc da Paola Mastrocola e affidato alla recitazione dell’attrice Olivia Manescalchi, si prosegue domani, venerdì 4 dicembre, con un altro programma live che include celebri cori tratti da opere di Donizetti, Ponchielli, Bellini, Verdi e Mascagni. Il Coro del Regio sarà protagonista anche il 12 dicembre, con ricercate pagine romantiche di Schumann, Brahms e Fauré. Doppio rendez-vous anche con l’Orchestra d’Archi: l’11 dicembre con Mozart (Divertimento K 136) e Dvořák (Serenata in mi maggiore), il venerdì successivo, 18 dicembre, con composizioni di Mascagni (Intermezzo da Cavalleria rusticana), Mahler (Adagietto), Mendelssohn (Sinfonia per archi n. 10) ed Elgar (Sospiro op. 70). L’Ensemble Fiati e Percussioni, saranno invece impegnati il 5 e il 13 dicembre, rispettivamente con pagine virtuosistiche di Johannes Brahms e Richard Strauss, e poi la Prima Sinfonia di Beethoven le Ouverture delle ultime tre opere di Mozart: Così fan tutte, La clemenza di Tito, Il flauto magico. Annunciato anche un “concerto a sorpresa” per il 6 dicembre.
Alla guida delle diverse compagini, oltre al Direttore del coro Andrea Secchi, artisti del Teatro Regio, dal Primo violino Stefano Vagnarelli ai maestri collaboratori Giulio Laguzzi e Andrea Mauri.
Il programma Regio ALive prevede inoltre “incursioni virtuali” nel teatro alla scoperta delle fasi di allestimento e preparazione di uno spettacolo.
A supporto dell’iniziativa, possibile grazie alla partnership di Intesa Sanpaolo, al sostegno di Italgas e agli Amici del Regio, è nata anche una campagna di fundraising, #regioalive, con testimonial alcune personalità torinesi dal profilo internazionale legate al mondo della cultura. Ritratti in abiti eleganti dal fotografo Oddur Thorisson all’interno del Teatro, lanceranno una challenge social finalizzata a raccogliere donazioni, invitando gli spettatori a seguire gli spettacoli in abito da sera e postare le loro foto con il tag @teatroregiotorino.
In allestimento anche una pucciniana Bohème nella sua versione d’esordio del 1896 con la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi a partire dalle scene originali di Hohenstein: ancora da definire le date e quindi la possibilità di presenza di pubblico in sala.
Cauto ottimismo infine trapela anche in merito al bilancio consuntivo e la ristrutturazione del debito che grava sulla Fondazione, problema su cui il commissario straordinario Purchia e il direttore generale Guido Mulè sono al lavoro per un nuovo modello organizzativo maggiormente efficace.
Info: teatroregio.torino.it
Silvia Del Zoppo