L’Empio Punito di Alessandro Melani inaugura stasera (replica domenica 13 ottobre) la stagione lirica 2019/2020 del Teatro Verdi di Pisa, la terza firmata dal direttore artistico Stefano Vizioli.
Il nuovo allestimento, coprodotto dal Teatro Verdi di Pisa e dall’Associazione Teatrale Pistoiese – Centro Produzione Teatrale, vedrà protagonista in buca l’orchestra Auser Musici diretta da Carlo Ipata. Al tavolo di regia Jacopo Spirei, coadiuvato per le scene e i costumi da Mauro Tinti e per le luci da Fiammetta Baldiserri.
In scena Raffaele Pe (Acrimante), Raffaella Milanesi (Atamira), Roberta Invernizzi (Ipomene), Giorgio Celenza (Bibi) e Alberto Allegrezza (Delfa), cui si affiancano i giovani cantanti vincitori del bando “Accademia barocca”.
L’Empio Punito, alle origini del mito di Don Giovanni
Adattamento per le scene musicali italiane del testo principe del siglo de oro spagnolo, El burlador de Sevilla di Tirso de Molina, L’Empio punito è il primo dramma per musica composto sul fortunato soggetto. Commissionato dalla famiglia Colonna a un giovane Alessandro Melani, fratello del più celebre Atto – castrato all’epoca già all’apice della carriera – L’Empio si basa su un libretto che è frutto della collaborazione tra Filippo Acciaiuoli, caustico uomo di teatro, e Giovanni Filippo Apolloni, poeta attivo nei maggiori circuiti lirici del tempo.
Le seduzioni seriali, i travestimenti e l’invito a cena della statua di pietra si mischiano qui a vorticosi intrecci amorosi, naufragi e una vera e propria discesa agli inferi. Tipicamente barocca anche l’alternanza tra recitativi, ariosi, arie aperte e duetti.
“L’Empio Punito è un progetto che coltivo da 10 anni – commenta Carlo Ipata, direttore dell’orchestra Auser Musici – e si iscrive perfettamente nel percorso di Auser Musici. Con il regista abbiamo cercato di ricreare lo stupore barocco in un contesto favolisticamente moderno”.