Piano City Milano, piano con brio

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Torna per la settima edizione l’invasione di tastiere bianche e nere. Piano City Milano accende di note e suoni un’intera città

Piano City Milano

Dal tramonto all’alba, dalle periferie al centro della città; dai luoghi istituzionali della musica ai più inconsueti, dalle piazze ai parchi, dalle case ai cortili. Per tre giorni e due notti, da venerdì 18 a domenica 20 maggio, Milano accende di mille colori. Le tastiere in bianco e nero di decine e decine di pianoforti sparsi per la città. È l’“effetto Piano City Milano”, che torna per la sua settima edizione con una pacifica invasione fatta di 400 concerti e oltre cinquanta ore di musica.

Piano City MilanoUn fiume di note all’insegna della libertà, della freschezza, della trasversalità, bagnato da una salutare dose di anticonformismo che non guasta affatto in tempi in cui è vitale scardinare il vecchio rito del concerto ma alimentato dalla serietà e dalla competenza di una macchina da guerra ormai collaudata che ha il suo cervello organizzativo e logistico in Ponderosa Music e H+ e il suo cuore nella direzione artistica di cui è voce e volto l’infaticabile eppure imperturbabile Ricciarda Belgiojoso.

A ciascuno il suo Piano City Milano

Nella visione del gruppo di lavoro di PCM è lo spettatore a “costruire” il proprio Piano City. Può «decidere di partire dal Piano Center nei giardini di Villa Belgiojoso per spostarsi appena fuori dal centro nel cortile di un palazzo di ringhiera, fra inquilini in festa; o direttamente dentro un appartamento ascoltando un concerto classico sorseggiando un tè offerto dal padrone di casa.

O ancora sdraiati su un prato fra le note della piano bici; oppure attardarsi fra un concerto in cascina e uno in un giardino condiviso, per poi aspettare il buio e arrivare in quel bel parco vicino lo stadio per godersi la musica di un pianista illuminato dalle lucciole. E aspettare le prime note dell’alba facendo nottata seguendo la maratona alla Palazzina Liberty.

Piano City Milano

O può fare tutt’altro, farsi guidare dai percorsi musicali, scoprendo i più grandi compositori del Novecento fra luoghi simbolici della città o i grandi classici passando dalla filiale di una banca al centro di via Padova o tutti i concerti pop fra il piano tram e un centro di accoglienza o spingervi anche fuori porta. Piano City Milano è la colonna sonora di questa città. Ma vuole essere di più; vuole raccontare i diversi toni di ogni quartiere e vuole permettervi di costruire il vostro festival».

Il programma

Inaugurazione il 18 alle ore 21 al main stage dei Giardini della Galleria d’Arte Moderna con una “principessa malinconica” della tastiera dal percorso poetico e affascinante: Aziza Mustafa Zadeh, pianista, compositrice cantante dalla ventennale carriera (e pittrice), figlia d’arte che tra composizione e improvvisazione sa unire Chopin, Liszt, Schumann, Bach, Ravel o Rimskij- Korsakov, il jazz di Keith Jarrett e Bill Evans al “mugam” dell’Azerbajan, sua terra natia.

Dopo di lei comincia la lunga corsa. Quest’anno al Piano Center diurno di Porta Venezia si affianca un Piano center notturno al Parco del Formentano e alla Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia e due sedi davvero speciali per PianoAlba. I Bagni Misteriosi di via Botta ospitano il “Concerto per pianoforte silenzioso e suggestioni notturne” di Andrea Vizzini; il laghetto dell’Idroscalo domenica 20 accoglie sulle sue rive il pianista Pol Solonar.

Vita di quartiere

Piano City Milano

E poi “Vita di quartiere”, per scoprire via via «la storia dell’Ortica – fra gli altri, i concerti al Giardino CondivisoSan Faustino, alla Balera dell’Ortica, a Santeria Paladini. I cambiamenti in zona Loreto e Nolo, dove quattro pianoforti trasformano via Padova in un’arena da concerto; le diverse facce di Turro, il vero porto della città; la zona della Stazione Centrale, dal Binario 21 ai suoi tanti hotel; la bella Dergano, fra cortili e la rinascita di Cascina Nuovo Armenia. E ancora altri luoghi in trasformazione come Corvetto e Chiaravalle, la nuova zona Ripamonti, da Fondazione Prada a Casa Jannacci.

Oppure tornate in centro, a Brera e alle Cinque vie. Raggiungete Porta Ticinese, con i concerti nel giardino di Casa Emergency, o Tortona. Oppure cercate i parchi di quartiere come quello delle Cave, Parco Nord, Parco Trotter e Boscoincittà».

Tutti luoghi dove ascoltare per esempio i PianoSpecials di Pianorama dedicati a Debussy; oppure all’ integrale di Satie e delle Sonate di Schubert, alle Suite francesi di Bach, al Novecento italiano, agli Studi di Ligeti, al Concerto per pianoforte e all’Orchestra di Toy Piano tenuta a battesimo da Michael Nyman, che quest’anno affronta In C di Terry Riley.

E ancora le sei Lezioni di Piano

È una nuova sezione realizzata in collaborazione con il Corriere della Sera per imparare come si compone una canzone con un pianoforte e un laptop con Arthur Jeffes della Penguin Café Orchestra, conoscere le ultime Sonate di Beethoven con un grande didatta come Aquiles Delle Vigne, e il Novecento Italiano tra tocco e ironia con Ettore Borri, partecipare a un incontro all’insegna del jazz con Django Bates e ascoltare Gabriele Baldocci e Piero Rattalino che raccontano l’uno come improvvisava Liszt e l’altro gli Studi di Chopin.

A PCM 2018 vi aspettano gli eventi “fuori porta” (dall’hinterland a Malpensa, da Monza a Como) e quelli on the road: in bici, in tandem, in tram. E nei cortili segreti da vivere e scoprire; negli appartamenti privati di cui si schiudono le porte; nei luoghi diffusi di una città che (finalmente) canta e suona.

Piazza virtuale in continuo aggiornamento il sito e i social, prenotazioni e informazioni su pianocitymilano.it

di Paola Molfino

Amadeus&Piano City Milano 2018

Amadeus prosegue la sua collaborazione con Piano City Milano. Anzi, la rafforza con la sua presenza in due degli appuntamenti del palinsesto 2018.

Alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in viale Pasubio 5, sabato 19 dalle 11 alle 18 nell’ambito della maratona “Il tempo di Debussy”, dedicata alla musica del compositore francese (del quale ricorrono i 100 anni dalla morte) messa a confronto con altri grandi autori dell’epoca, organizzata con Amadeus Factory e il Conservatorio “Donizetti” di Bergamo, performance di Diego Petrella, brillante semifinalista nell’edizione 2017 del talent per giovani musicisti classici targato Amadeus. Musiche di Liszt, Debussy, Ravel, Čajkovskij, Prokof’ev, Schumann, Stravinskij, Skrjabin.

Il programma

Sempre sabato 19 alle ore 12 si apriranno eccezionalmente al pubblico e ai lettori le porte della sede della Redazione di Amadeus in via Lanzone 31, a due passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio e dall’Universita Cattolica e il bel cortile di Casa Volonteri – palazzo storico di origini barocche ripensato in stile Liberty nel 1906 dall’architetto Giuseppe Sommaruga – ospiterà un concerto di Gile Bae, ventiquattrenne gran talento olandese con l’Italia nel cuore, bambina prodigio che ha confermato le sue eccezionali qualità d’interprete con gli studi dell’Accademia Pianistica di Imola sotto la guida del suo fondatore, Franco Scala.

Gile suonerà la Fantasia e Fuga in la minore BWV904 di Johann Sebastian Bach (autore prediletto del quale ha anche inciso le Variazioni Goldberg), l’Arabeske in do maggiore op.18 di Schumann, l’Impromptu op.90 n 2 di Schubert, l’Introduzione e Rondò in si bemolle maggiore op. 16 di Chopin e le Variazioni sul tema di Händel di Brahms. Ingresso libero sino a esaurimento posti.

Amadeus sarà presente come di consueto al PianoCenter diurno della GAM con un corner dedicato. Info: eventi.amadeus@belviveremedia.com, pianocitymilano.it.

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