Valerij Gergiev, Myung-whun Chung, Daniel Harding, Fabio Luisi e Daniele Gatti sono alcuni dei prestigiosi nomi che si alterneranno a quello del Direttore principale James Conlon sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella Stagione 2019-2020, la terza firmata dal Direttore artistico Ernesto Schiavi. Ventidue concerti all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, da ottobre a maggio, tutti in doppia serata. Rai Cultura li proporrà con una programmazione dedicata sul suo canale Rai5 e tutti saranno trasmessi anche su Radio3, oltre che nel circuito Euroradio e in Eurovisione.
L’inaugurazione, venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2019, è affidata a James Conlon e si apre con l’ouverture da Egmont di Ludwig van Beethoven, di cui nel 2020 ricorre il duecentocinquantesimo anniversario della nascita. Seguono il Concerto in re minore per violino, pianoforte e archi di Mendelssohn – interpretato dal primo violino dell’Orchestra Rai Roberto Ranfaldi e dalla pianista Mariangela Vacatello – e la Quinta Sinfonia di Šostakovič. L’omaggio del Direttore principale dell’Orchestra Rai a Beethoven sarà il fil rouge sotteso anche ai due concerti successivi che lo vedranno protagonista, con l’ouverture da Coriolano e il Concerto per violino e orchestra nel secondo e la Sinfonia “Pastorale” nel terzo.
Durante il corso della stagione, Conlon salirà sul podio per altri quattro concerti – sette in tutto – proponendo un’ampia scelta di repertori differenti, dalle pagine otto-novecentesche di autori come Schubert, Čajkovskij, Bartók, Prokof’ev e Šostakovič, al programma tutto mozartiano del 27 e 28 febbraio, fino alle pagine sinfoniche da Die Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei) che il 19 e 20 marzo porteranno avanti il ciclo wagneriano avviato nel 2017. Di particolare rilievo, inoltre, il preludio dall’opera Die Gezeichneten (I predestinati) di Schreker, compositore oscurato dal nazismo che Conlon si propone di riscoprire e diffondere – eseguito il 16 e 17 gennaio – e un monumento sinfonico-corale come la Seconda Sinfonia di Mahler – presentata il 23 e 24 gennaio – con soliste di prestigio come Lucia Cesaroni e Vivien Shotwell, affiancate dal Coro del Teatro Regio di Parma.
Oltre a Conlon, sul podio dell’OSN Rai si alterneranno grandi bacchette di fama internazionale. Attesi i debutti di Daniel Harding, che il 9 e 10 aprile dirigerà la Quarta Sinfonia di Brahms e il Concerto per violino e orchestra Alla memoria di un angelo di Berg; e Daniele Gatti, che il 9 e 10 gennaio proporrà la Nona Sinfonia di Mahler, sintesi poderosa e struggente dell’odissea musicale del compositore austriaco. Mentre Fabio Luisi rinnoverà il suo impegno per il terzo anno consecutivo il 5 e 6 marzo con due capolavori ricchi di abbandoni poetici come la Quarta Sinfonia di Mahler e le Variazioni e fuga su un tema di Beethoven di Max Reger. Anche Juraj Valčuha, Direttore principale dell’Orchestra Rai dal 2009 al 2016, tornerà a novembre e a marzo con due programmi che affiancano il repertorio russo agli italiani Giuseppe Martucci e Luca Francesconi. Nel corso della stagione si potranno inoltre ascoltare Marc Albrecht, Michele Mariotti, Kazuki Yamada, Marcus Stenz, Fabio Biondi e Leonidas Kavakos, questi ultimi nella doppia veste di direttori e violinisti. Accanto a loro musicisti più giovani, ma che hanno già dato prova del loro valore a livello internazionale, quali Aziz Shokhakimov, Robert Trevino, James Feddeck e Tomáš Netopil.
Ma sul palco dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” saranno protagonisti anche solisti di prestigio: i pianisti Mariangela Vacatello, Rodolfo Leone, Emanuele Arciuli, Andrea Rebaudengo – questi ultimi al centro del concerto per due pianoforti e orchestra Macchine in echo di Luca Francesconi – e i giovanissimi Alexandre Kantorow e Seong-Jin Cho, che tornerà per la terza stagione consecutiva. Oltre a loro saranno ospiti i violinisti Alena Baeva, Frank Peter Zimmermann, Vadim Repin, Renaud Capuçon, Julian Rachlin e Veronika Eberle, nonché le prime parti dell’OSN Rai Roberto Ranfaldi e Alessandro Milani (violini), Luca Ranieri e Ula Ulijona (viole). Infine, spazio alle grandi voci con il baritono Matthias Goerne, che interpreterà sei Lieder dal ciclo romantico per voce e orchestra Des Knaben Wurderhorn (Il corno magico del fanciullo) di Mahler, e il soprano Ekaterina Bakanova, protagonista il 5 e 6 marzo del Lied “La vita celestiale” – anch’esso tratto dalla raccolta curata da Arnim e Brentano – che chiude la Quarta Sinfonia di Mahler.
BUCHBINDER / BEETHOVEN
Si inserisce nell’ambito dell’omaggio che l’OSN Rai dedica a Beethoven nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita la nuova iniziativa che il 22 e 24 aprile propone l’integrale dei suoi Concerti per pianoforte e orchestra. Una maratona in due serate affidata a un interprete di riferimento come Rudolf Buchbinder, impegnato nella doppia veste di direttore e solista.
RAI NUOVAMUSICA 2020
La consueta rassegna dedicata alla musica contemporanea sarà distribuita nel corso della stagione con quattro concerti sinfonici in serata unica che includeranno prime esecuzioni italiane. Il 31 ottobre 2019 Philip Glass e Andrew Norman saranno al centro del concerto inaugurale interpretato dalla pianista Simone Dinnerstein e diretto da Ryan McAdams. Il 30 gennaio 2020 il virtuoso del mandolino Avi Avital interpreterà brani scritti per lui da Avner Dorman e Giovanni Sollima con la direzione di Ryan Bancroft, accanto a Masaot/Clocks without Hands composto da Olga Neuwirh per il centesimo anniversario della morte di Mahler. Il 13 febbraio i richiami beethoveniani di Absolute Jest di John Williams e le atmosfere rarefatte di Central Park in the Dark di Charles Ives si alterneranno al triplice omaggio a Luigi Nono, Franco Donatoni e Bruno Maderna nei rispettivi anniversari, con Marco Angius e il Quartetto Henao. Infine, il 2 aprile la violinista Carolin Widmann eseguirà il Secondo Concerto composto dal fratello Jörg e a lei dedicato. Sul podio Andris Poga, che dirigerà anche la Sinfonia n. 15 in la maggiore di Šostakovič.
FESTIVAL DI PRIMAVERA “LE SINFONIE DI BEETHOVEN”
A partire dal 3 giugno, la stagione lascia spazio al Festival di Primavera 2020, che quest’anno rende omaggio a Beethoven con l’esecuzione integrale delle Sinfonie – ad eccezione della Nona – distribuite in quattro concerti in serata unica diretti da bacchette di consumata esperienza. Il primo concerto, diretto da Myung-whun Chung, affiancherà la Sesta (“Pastorale”) alla Settima Sinfonia; l’11 giugno sarà la volta di Gustavo Gimeno, che eseguirà la Prima e la Quinta; il 18 giugno tornerà Kazuki Yamada con la Seconda e la Quarta; e in chiusura, il 25 giugno, Fabio Luisi rinnoverà il suo impegno sul podio dell’OSN Rai con l’Ottava e la Terza (“Eroica”).
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