Vivere in giorni tempestosi comporta il rifiuto della tentazione di cedere allo sconforto, contrapponendogli impegno e passione. Ed è tempo di passare dallo scacco alla (perform)azione. Perchè «tutto quel che viene, poi se ne va», recita un verso di Guido Zernaotto, e ciò che veramente rimane, come ci ricorda Ezra Pound, è quello che amiamo fare. Così l’Orchestra Filarmonica di Torino torna a far sentire la propria voce. Scommette sulla cultura, in un momento in cui il Paese si trova a dover far di nuovo i conti con l’emergenza sanitaria.
«Nonostante le incertezze che caratterizzano il periodo storico che stiamo vivendo», racconta il presidente e direttore artistico della OFT Michele Mo, «crediamo che sia tempo di guardare al futuro con entusiasmo e fiducia. Abbiamo quindi ideato per il periodo da ottobre a dicembre una rassegna di musica da camera, con quattro appuntamenti fuori abbonamento, in orario serale al Teatro Vittoria di Torino, che “scalderà” il pubblico in attesa dell’inizio della nuova stagione concertistica, posticipata a gennaio».
La rassegna cameristica della OFT presenta impaginati sfaccettati e brillanti, che accolgono il miglior repertorio di Haydn e Ravel, Čajkovskij e Mozart. Inaugurazione lunedì 19 ottobre ore 21 al Teatro Vittoria di Torino con il Trio Chagall (nella foto), fondato nel 2013 da Edoardo Grieco (violino), Francesco Massimino (violoncello) e Lorenzo Nguyen (pianoforte). In apertura, uno degli «alberi maestri» del vasto catalogo haydniano, il Trio per pianoforte, violino e violoncello in mi minore Hob.XV:12, cui segue il Trio per pianoforte, violino e violoncello in la minore op. 67 di Ravel, gioiello musicale intessuta di citazioni alla cultura basca, ricco «di armonie liquide e di sonorità virtuosistiche o evanescenti, in cui la voce di tre soli strumenti viene impostata con tale raffinatezza da imprimere talvolta un’impressione orchestrale» (Francesco Cristiani).
Il 9 novembrela volta del Trio Quodlibet (Mariechristine Lopez, Virginia Luca, Fabio Fausone), pronto a narrare la storia di un dialogo immaginario fra un maestro e un allievo: focus su Haydn (Trio per archi in si bemolle maggiore Hob.V:8) e Mozart (Divertimento in mi bemolle maggiore K 563, il suo unico trio d’archi). Si procede con gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino (26 novembre) prima di concludere con il Trio di Torino (11 dicembre).
Tutti gli appuntamenti al Teatro Vittoria saranno preceduti da una prova di lavoro aperta al pubblico a +SpazioQuattro (Via Saccarelli n. 18) a Torino.
Prossimamente verrà invece presentato il programma della stagione concertistica Colors, messo a punto nei mesi scorsi. «Per essere in grado di rispondere a tutti i cambiamenti che si dovessero verificare in autunno rispetto alla attuale situazione epidemiologica», spiega Michele Mo, «abbiamo infatti ritenuto prudente calendarizzare i 9 appuntamenti di stagione nel periodo da gennaio a giugno 2021: in questo modo, OFT sarà in grado di proporre i concerti in totale sicurezza, adeguandosi ad eventuali integrazioni o modifiche che intervenissero nei protocolli per lo spettacolo dal vivo. Posso anticipare fin da subito che i consueti 9 appuntamenti concertistici al Conservatorio Verdi di Torino vedranno impegnata l’orchestra, insieme a grandi direttori e solisti, in un repertorio colorato e pieno di vita».
Info: oft.it
Attilio Cantore