Prosegue la programmazione di “Teatro Digitale” dell’Opera di Roma. Dal 17 al 22 novembre, una settimana nel segno della Carmen di Georges Bizet. La storia della più celebre sigaraia del melodramma verrà riproposta nella versione operistica attraverso la lettura della regista Valentina Carrasco e la direzione di Jesús López-Cobos (17, 19 e 21 novembre) e in forma di balletto con la coreografia di Jiří Bubeníček; sul podio Louis Lohraseb (18, 20 e 22 novembre). I due allestimenti del Teatro dell’Opera di Roma sono andati in scena per la prima volta rispettivamente alle Terme di Caracalla nel 2017 e al Teatro Costanzi nel 2019 e sono visibili in streaming gratuito dal sito ufficiale del Teatro grazie alla collaborazione con Rai Play.
Non la “solita” Carmen: con Valentina Carrasco dalla consueta, assolata e un tantino oleografica Andalusia ci si trasferisce dritto in Messico, sul confine con gli Stati Uniti, nella più viva e cruda contemporaneità. «Per rendere sulla scena la misura del valore di un personaggio come Carmen», spiega la regista, «è importante riprodurre un contesto dove le limitazioni per una donna e le differenze sociali siano evidenti. Abbiamo scelto la frontiera tra gli Stati Uniti e il Messico per sottolineare l’attualità di tanti aspetti della storia di Carmen quali la separazione sociale, che esiste ed è presente nell’immaginario collettivo tra americani e latini, e la forte pulsione maschilista, da cui sono segnati entrambi questi paesi oggi». Il cast è capitanato da Veronica Simeoni (Carmen), Roberto Aronica (Don José), Alexander Vinogradov (Escamillo) e Rosa Feola (Micaëla). La regia si avvale delle scene di Samal Blak, dei costumi di Luis Carvalho, delle luci di Peter van Praet e delle coreografie di Erika Rombaldoni e Massimiliano Volpini.
Il 18 novembre è la volta della “prima” della Carmen nella nuova lettura del ballerino e coreografo ceco Jiří Bubeníček, che nel 2019 ha vinto il Premio Europain Danza per la migliore produzione coreografica dell’anno. Principal del SemperOper Ballet noto in tutto il mondo per essere stato uno dei ballerini icona di John Neumeier, vincitore del Benois de la Danse e coreografo d’ingegno apprezzato in Europa e Giappone, Bubeníček descrive così la protagonista del suo balletto in due atti: «Una femme fatale indomabile, con una libertà di spirito a cui tutte le donne dovrebbero tendere». Si torna alle origini letterarie dell’opera, alla novella di Prosper Mérimée, con alcune novità: il balletto accoglie, oltre alla celebre partitura di Bizet, brani di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco e Gabriele Bonolis, e brani di flamenco eseguiti da un ensemble dal vivo. In scena il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, interpreti principali l’étoile Rebecca Bianchi (Carmen), l’artista ospite Amar Ramasar (Don José) e il primo ballerino Alessio Rezza (Lucas). Scene di Gianni Carluccio; costumi di Anna Biagiotti.
Info: operaroma.it
In foto: Rebecca Bianchi (Carmen) e Amar Ramasar (Don Jose) nel balletto di Bubeníček (© Yasuko Kageyama / Opera Roma 2019)