Prosegue per la terza settimana la stagione digitale del Teatro dell’Opera di Roma, che ha già riscosso un bel successo di pubblico, con più di 600.000 visualizzazioni. In collaborazione con Rai Cultura, ogni giorno sul sito della fondazione lirica romana un’opera gratuita in streaming, scelta fra i migliori spettacoli andati in scena negli ultimi anni. Un’offerta culturale imperdibile e di incredibile valore in questi tempi di “distanziamento sociale”. «Il Teatro è innanzitutto una comunità di persone», sottolinea con appassionata risoluzione il sovrintendente Carlo Fuortes, «che in questi momenti difficili deve continuare a essere unita e a comunicare». La musica non si ferma.
Si è ripartiti con Tristan und Isolde di Wagner (31 marzo e 3 aprile) titolo inaugurale della stagione 2016-17 che ha segnato il debutto di Daniele Gatti sul podio del Costanzi. Il suggestivo allestimento è firmato da Pierre Audi e vede Andreas Schager e Rachel Nicholls nei ruoli dei leggendari innamorati. Il 1° e il 4 aprile è invece la volta di Carmen, il balletto di Jiří Bubeníček andato in scena nel febbraio 2019. Le étoiles Rebecca Bianchi e Amar Ramasar impegnate in spettacolari coreografie sulle note di Bizet, de Falla, Albéniz e Castelnuovo-Tedesco. Si prosegue il 2 e 5 aprile con un acclamato allestimento de La bohème pucciniana del 2015 alle Terme di Caracalla. Davide Livermore firma regia, scene, costumi e luci, avvalendosi di video mapping e proiezioni di celebri opere d’arte dell’impressionismo francese. Paolo Arrivabeni guida un cast capitanato da Serena Farnocchia, Abdellah Lasri e Julian Kim.
Il 7 e 10 aprile è possibile rivedere anche Il viaggio a Reims di Rossini, andato in scena nel giugno 2017 con la direzione di Stefano Montanari. Damiano Michieletto, per geniale e felice intuizione, riambienta l’esilarante vicenda in un museo di arte, tra personaggi reali e dipinti di Picasso, Keith Haring e Frida Kahlo. Divertimento puro. E sempre sulla scia dell’irrefrenabile buonumore rossiniano, l’8 e l’11 aprile largo a Il barbiere di Siviglia, proposto nella rilettura celebrativa di Davide Livermore in occasione del bicentenario del capolavoro del Cigno di Pesaro che nel 1816 provocò un «tumulto generale» nell’universo della lirica. Il regista torinese immagina un viaggio estetico lungo due secoli, per costumi, per ambientazioni, per body language e per gag. Donato Renzetti guida Chiara Amarù (Rosina) e Edgardo Rocha (Conte d’Almaviva). Chiude il “sipario digitale” del Teatro dell’Opera di Roma l’ultimo indimenticabile lavoro di un maestro del teatro, Luca Ronconi, un devoto atto d’amore nei confronti di Donizetti. Il 9 e 12 aprile è infatti la volta della Lucia di Lammermoor andata in scena nel 2015, realizzata dai collaboratori storici di Ronconi, Gianni Mantovanini (luci), Gabriele Mayer (costumi), Margherita Palli (scene) e Ugo Tessitore (regia). Sul podio Roberto Abbado. Jessica Pratt nel ruolo del titolo. La affiancano sul palcoscenico Stefano Secco e Marco Caria.
Ad arricchire il palinsesto, una serie di interviste-video ai direttori, registi e interpreti. E per chi volesse approfondire maggiormente alcuni aspetti di drammaturgia afferenti alle opere proposte, saranno disponibili on line anche i podcast delle accattivanti Lezioni di Opera tenute da Giovanni Bietti.
Info: operaroma.it
Attilio Cantore