“Nel cuore della musica”: l’estate dell’Arena di Verona pensando al Festival 2021

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«Sotto la pelle / si difende / un cuore». Sono versi della poetessa danese Inger Christensen che possono dar voce a un sentimento comune di riscatto e riappropriazione; oltre le incertezze di cui oggi è disseminato il destino del teatro e dello spettacolo dal vivo.

La Fondazione Arena di Verona, costretta dall’emergenza sanitaria a posticipare al prossimo anno le produzioni previste per il Festival 2020, quest’estate presenterà però il progetto “Nel Cuore della Musica”. Tantissime le star, fra cantanti e direttori d’orchestra di fama internazionale, che hanno immediatamente dato il loro sostegno a questa iniziativa: da Anna Netrebko a Plácido Domingo, da Daniel Oren a Leo Nucci, da Ezio Bosso a Vittorio Grigolo. Sarà una “edizione straordinaria”, testimonianza tangibile della dinamica capacità progettuale e della ferma volontà della Arena, della città di Verona e di tutta l’Italia di essere al centro della scena artistica. «Non vogliamo nel 2020 un’Arena silenziosa», ha dichiarato il Sindaco e Presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina. «Sarà una stagione diversa, storica, memorabile per il nuovo assetto che assicura una potenza estetica di grande impatto e che diventerà così simbolo della rinascita culturale e sociale del Paese», ribadisce il Sovrintendente e Direttore Artistico, Cecilia Gasdia, pronto a investire tutte le energie necessarie per concretizzare «la rifioritura e il rinnovamento» di un intero settore, contando anche sul supporto del major partner UniCredit e degli altri partner e sponsor.

Le serate-evento di Nel Cuore della Musica, modellate su protocolli sanitari rigorosi, si svolgerebbero in una cornice areniana del tutto inedita, il che comporterà anche un «esercizio di nuova creatività fra ricavi e costi»: il palcoscenico posizionato al centro dell’immensa platea e il pubblico (ridotto a circa 3.000 persone, rispetto alle abituali 13.5000) opportunamente distanziato e distribuito sugli ampi spalti. «Ci è stato chiesto di essere innovativi e lo abbiamo fatto», chiosa la Gasdia. La volontà è quella di realizzare il progetto nel mese di agosto, tuttavia è necessario attendere prima le varie autorizzazioni, in osservanza dei decreti ministeriali. Perciò, sognare e pianificare tatticamente ma sempre nel rispetto delle regole che saranno definite. «Nel nostro lavoro ci ha sostenuti innanzitutto l’orgoglio per il nostro Paese che, patria del belcanto e della musica, deve presto diventare un luogo chiave nel mondo per la ripartenza della cultura musicale». Ecco, dunque, il riscatto tanto atteso: per dirla con le belle parole di Andrea Zanzotto, ecco lo «scavalcamento / di ogni incidente o altro / – atto di firmamento».

Con la posticipazione del Festival al 2021, d’altro canto, si è fatto strada il tema cruciale della tutela degli 80.000 spettatori che hanno già acquistato i biglietti (l’Arena è abituata a incassare dalla sola biglietteria circa 27 milioni di euro, cifra unica in Italia). La Fondazione ha pensato a differenti opzioni: per ogni titolo prescelto sarà possibile spostare il ticket alla prossima stagione, donare il proprio biglietto oppure richiedere un voucher. Il cartellone varato per il 2021 verrà inaugurato, il 19 e 22 giugno, da due recite in forma di concerto della Aida di Verdi: doveroso e simbolico omaggio nell’anno del 150° anniversario della sua prima rappresentazione a Il Cairo e nel 120° anniversario della morte del compositore che «pianse ed amò per tutti». Il Festival prosegue con la nuova attesissima produzione del dittico Cavalleria rusticana-Pagliacci firmata da Gabriele Muccino e con il suggestivo e “risorgimentale” Nabucco curato da Arnaud Bernard, oltre alla AidaLa traviata Turandot con la sempre suggestiva regia del maestro Franco Zeffirelli. Imperdibili i Gala che, fra gli altri, vedranno protagonisti Plácido DomingoRoberto Bolle e Jonas Kaufmann. Solo, come scrivono i poeti, «un’adunata / di particelle di luce in un miraggio?». No. Un’adunata di un’Italia che vuole rinascere e mostrare ancora al mondo tutta la sua passione e professionalità, puntando su ciò che ha di più prezioso: l’arte.

Info: arena.it

Attilio Cantore

 

 

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