Nella Città dei Sassi torna il Festival Duni, rassegna di musica antica che celebra il compositore lucano con rarità musicali, ensemble e artisti internazionali, protagonisti dal 17 ottobre al 15 dicembre di eventi musicali di notevole livello e interesse. L’edizione 2019 celebra inoltre i vent’anni di attività del festival, un traguardo importante e fortemente atteso anche per la coincidenza con l’evento europeo che sta offrendo a Matera una risonanza mondiale.
“Quest’anno il festival prende una direzione più specialistica – afferma il direttore artistico Dinko Fabris -, forse più di nicchia, ma sicuramente più idonea alla celebrazione di Matera Capitale della Cultura Europea. Il festival è intitolato a Romualdo Duni, musicista nato nella città lucana, al quale si deve il grande contributo storico di aver legato, con il suo trasferimento dalla Corte di Parma a Parigi nel Settecento, Italia e Francia riuscendo a divenire uno dei padri dell’opéra-comique francese e un personaggio di statura europea, ancora oggi molto considerato in Francia, un po’ meno in Italia. La programmazione propone un percorso sulla tematica dei viaggi musicali, da Matera all’Europa e ritorno, con riferimento agli ensemble europei ospiti e al simbolico viaggio di un materano come Duni che va a Parigi”.
Il Festival Duni
Il festival debutta il 17 ottobre con il gruppo portoghese La casa dei Signori diretto da Ricardo Bernardes, protagonista di un concerto che, oltre a proporre musica rara di autori del ‘600 della corte del Portogallo, segna anche la collaborazione del festival con la Casa de Mateus, importante centro di musica barocca vicino alla città di Porto.
Grande attesa e curiosità desta la prima moderna de Le retour au village, opéra-comique di Egidio Romualdo Duni che segna anche il ritorno dell’opera al Teatro Comunale “Gerardo Guerrieri” di Matera riaperto dopo il restauro (19 ottobre). La messa in scena del titolo inedito rappresenta indubbiamente l’impegno massimo della ventesima edizione della rassegna che si propone di far conoscere e divulgare opere del compositore sia italiane sia francesi finora mai eseguite.
Le retour au village
“Dopo l’anteprima del pasticcio del 1732 proposto lo scorso anno – spiega Dinko Fabris -, quest’anno abbiamo inteso iniziare con la prima forma di opéra-comique scritta dal compositore lucano. Quando si trovava a Parma aveva ricevuto il libretto di Ninette à la cour, commedia in prosa che ebbe un successo strepitoso per decenni e divenuto successivamente un balletto. Duni ne fece una versione musicale per Parma che, tuttavia, non fu eseguita. Trasferitosi a Parigi, si trovò a riscrivere un genere di opéra-comique che lo rese famosissimo; nel 1758 fece pubblicare il manoscritto con il titolo Le retour au village. Oggi lo presentiamo al festival nella revisione critica curata da Lorenzo Mattei, probabilmente in prima esecuzione assoluta poiché non si sa se sia stata mai eseguita ai tempi di Duni”.
L’esecuzione è affidata alla direzione al clavicembalo di Sabino Manzo alla guida dell’orchestra e del coro barocchi del Festival e a cantanti giovani, ma già con un curriculum prestigioso alle spalle come Valeria La Grotta e Luca Simonetti, e ad altri esordienti, per la regia di Ulderico Pesce al suo debutto nell’opera.
Il Concerto Soave di Marsiglia
Altro appuntamento atteso è quello con il Concerto Soave di Marsiglia diretto da Jean-Marc Aymes, che, ribadisce Fabris, “torna a Matera a proseguire il ciclo di Passioni di Giovanni Maria Trabaci iniziato nel 2018 con la Passione secondo Matteo e continua quest’anno con la Passione secondo Marco (24 ottobre). Il ciclo delle quattro Passioni di Trabaci fu pubblicato a Napoli nel 1634 ed è un documento eccezionale perché dimostra l’importanza di questo compositore lucano nella Napoli spagnola e del genere delle Passioni musicali nell’Italia meridionale già un secolo prima di Bach. La Passione secondo Marco proposta a Matera è realizzata in collaborazione con l’Oude Muzik di Utrecht, il più importante festival di musica antica d’Europa”.
Nel weekend di apertura del Festival, Matera ospiterà il convegno annuale della Società Italiana di Musicologia che animerà la Città dei Sassi con la partecipazione di studiosi da tutto il mondo. Fra le altre novità del festival, la rinnovata collaborazione fra il Festival Duni, MaterElettrica e il compositore Fabrizio Festa, il Cafè Duny con presentazione di libri, dischi e dialoghi sulla musica a cura di Fiorella Sassanelli, un omaggio a Claudio Abbado con l’ensemble cubano Ars Longa de la Habana e il concerto di chiusura con la cantante israeliana Noa con il suo progetto Letters to Bach.