“Come esaltare qualcuno che è già molto rinomato?”, scrive Johann Mattheson nel 1721, dopo aver ascoltato uno straordinario concerto al grandioso organo Schnitger nella Chiesa di S. Nikolai ad Amburgo. “Devo solo dare il suo nome: Vincent Lübeck”. Ed è proprio nel nome di quest’eccezionale quanto ancora poco conosciuto compositore, tra i più raffinati esegeti dell’organo del periodo pre-bachiano, che l’organista Manuel Tomadin mette la firma numero 10 alle sue produzioni discografiche per la nota etichetta Brilliant Classics.
“Vincent Lübeck – Complete harpsichord and organ music” è il titolo del doppio cd con cui il giovane organista friulano, tra i più decorati della sua generazione, finemente attento e insaziabile scopritore di compositori antichi – in particolare del nord Europa e autori di “musica da tasto” –, offre una lezione esemplare sull’opera completa per organo e clavicembalo del Vincenzo di Lubecca, introducendo inoltre – primo nella storia –, la registrazione integrale del raro manoscritto “S. M. G. 1691” che contiene opere del Vincent padre e figlio.
Un’esperienza che è tanto colossale nell’insieme, quanto spirituale nel dettaglio interpretativo di ogni pagina, declinata su vari e preziosi strumenti musicali. La prima parte, con i meravigliosi “Preludi”, una soave “Ciaccona in la maggiore” e tre profondissimi “Corali”, è stata eseguita all’organo Van Hagerbeer/Schnitger (1646/1725), una cattedrale sonora tra le più importanti che esistano, un monumento conservato nella Grote Sint-Laurenskerk di Alkmaar in Olanda. La seconda, con il “Preludio e fuga in la maggiore” e la “Suite in sol maggiore” che compongono il “Clavier Übung” – oltre al manoscritto di cui sopra –, sono stati eseguiti invece su un clavicembalo William Horn, copia fedele di un Michael Mietke del 1700, e su un organo positivo del friulano Francesco Zanin.
Scelte oculate da parte di Tomadin, esperto organologo oltre che organista e clavicembalista riconosciuto a livello interazionale, chiamato a concerti in tutto il mondo e ricercato docente. Già aveva investigato, e continua a farlo, il periodo musicale tastieristico dell’alto barocco, registrando opere di Leiding, Bruhns, Kerll, Scheidemann, Schildt, Strungk, Weakmann, per dirne alcuni e per la maggior parte appartenenti al mondo musicale nord europeo, da farlo tra i più grandi conoscitori di questo profondissimo fermento musicale.
L’inappuntabile tocco organistico, la sapiente esegesi interpretativa e la calibrata misura dei tempi operata da Manuel Tomadin, danno la più compiuta veste alle polifonie di sapore arcaico di Lübeck, rilevatrici degli splendori che Bach farà propri. Infondono il giusto intreccio tematico agli articolati fugati, danno sicura ragion d’essere agli abbellimenti, alle finezze coloristiche e nell’insieme restituiscono a quest’opera omnia, tutta la spiritualità di cui è intrisa, rinvigorita da una attenta scelta dei registri, dalle pale d’altare dei “Preludi” e dei “Corali”, alle miniature degli “Esercizi per tastiera”.
Non pago di tanto lavoro, l’organista friulano è pronto sempre per Brilliant Classic a pubblicare il suo più recente lavoro. Un’altra opera omnia, quella per organo di Johann Ludwig Krebs, raccolta in sette cd. Un interprete da ascoltare, Manuel Tomadin, anche lui compiuto, totale, come le opere che illumina.