Macerata Opera Festival 2020 e la visione del futuro che va in scena

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Rimodulata la programmazione 2020, il Macerata Opera Festival conferma le date della 55a edizione. Dal 18 luglio al 9 agosto, un’edizione coraggiosa, diversa e accogliente, in aperto dialogo con il territorio marchigiano: «un distillato del senso e della sensibilità del MOF», spiega il Sovrintendente Luciano Messi. Rinviati molti spettacoli alla prossima stagione a causa dell’emergenza sanitaria, la Direttrice artistica Barbara Minghetti con spirito militante delinea comunque un cartellone di alta qualità, garantendo sostenibilità economica degli allestimenti e tutela della salute e della sicurezza per artisti, lavoratori e pubblico. Dopo le nuances #verdesperanza e #rossodesiderio degli anni precedenti, il direttivo del MOF completa patriotticamente il tricolore italiano all’insegna del #biancocoraggio; consapevole di dover superare gli ostacoli in modo nuovo e trovando la forza per guardare al futuro, ripartendo da ciò che sa fare meglio: lottare per la cultura e generare bellezza.

Inaugurazione il 18 luglio con una produzione che consacra molti prestigiosi debutti. Per la prima volta a Macerata, l’acclamato regista torinese Davide Livermore porta in scena il Don Giovanni di Mozart, in un allestimento già presentato nell’estate 2019 al Théâtre Antique di Orange per il festival de Les Chorégies e adesso appositamente ripensato per il palcoscenico più lungo d’Europa, quello dello Sferisterio (recite fino all’8 agosto). Sarà un’esperienza immersiva con suggestivi video mapping per un attraversamento cronologico del mito del più famoso seduttore della storia. «La militanza della bellezza rende la nostra società migliore», sottolinea Livermore «Se il teatro d’opera è arrivato fino ai nostri giorni si deve alla grandezza creativa di artisti indomiti, al loro desiderio profondo di comunicare arte». José Miguel Pérez-Sierra, originariamente sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, lascia la bacchetta al Direttore musicale del festival, Francesco Lanzillotta (nella foto), per la prima volta impegnato nella concertazione del capolavoro mozartiano. Nel ruolo del titolo e al suo debutto maceratese, il baritono Mattia Olivieri. Lo affianca Tommaso Barea, nei panni del fedele servitore Leporello. La furente Donna Anna sarà interpretata da Karen Gardeazabal. Debutto anche per il tenore Giovanni Sala (l’imbelle innamorato Don Ottavio) e per il soprano Valentina Mastrangelo (Donna Elvira, la dama castigliana sedotta e abbandonata dal burlador). Completano il cast Alessandro Spina (Commedatore), Gaetano Triscari (Masetto) e Lavinia Bini (Zerlina).

Il cartellone prosegue con Il trovatore in forma di concerto (25 luglio e 1° agosto). Al giovane direttore tarantino Vincenzo Milletarì, perfezionatosi con Riccardo Muti e Fabio Luisi, spetta il compito di «ricreare il dramma verdiano senza un impianto scenico», puntando sulle straordinarie doti vocali e attoriali di eccellenti interpreti: Luciano Ganci (Manrico), Roberta Mantegna (Leonora), Sonia Ganassi (Azucena) e Massimo Cavalletti (Conte di Luna).

Ma il MOF 2020 non finisce qui, diventando un “festival dei festival” e puntando a reinventare la città. Accanto agli attesi titoli operistici, infatti, tutta una serie di altri appuntamenti completano la programmazione, sempre allo Sferisterio. Dal 22 luglio al 5 agosto la seconda edizione della rassegna Palco Reverse: per conoscere l’arena maceratese da un punto di vista inedito, con artisti e pubblico insieme sul palcoscenico. Tre piccole ma preziose nuove produzioni vedranno protagonisti Massimiliano Finazzer Flory (Verdi legge Verdi) Laura Morante (Madame Tosca) e Michele Murgia (una riscrittura del Don Giovanni): tre modi diversi, moderni e avvincenti di raccontare l’opera. Per il ciclo Contaminazioni, il 19 luglio Enrico Melozzi con la sua Orchestra Notturna Clandestina presentando lo spettacolo …MaC’eraTa…nta Voglia di Musica. Special guest il rapper Anastasio. Seconda tappa con uno dei più acclamati cantautori italiani e un pianista formidabile ed eclettico: Gino Paoli e Danilo Rea insieme il 4 agosto, veleggiando sul mare sconfinato dell’improvvisazione. Per il weekend conclusivo il Montelago Celtic Festiva approda per la prima volta allo Sferisterio con Suonar Lontano (7 agosto). Domenica 9 è poi la volta di Musicultura Festival, con la partecipazione di Simone Cristicchi.

Il MOF anche quest’anno non rinuncia alla danza, scegliendo Meraviglia di Alessandro Pietrolini (28 luglio), il grande successo dei Sonics: geniale fusione di movimenti, suoni e colori che racconta un viaggio nell’imprevedibilità della fantasia. Cambia, poi, la fisionomia della Notte dell’Opera; sono previsti ben tre appuntamenti: il 23 luglio (Corso Cairoli), il 30 luglio (Corso Cavour) e il 6 agosto (Centro storico).

È stato annunciato, inoltre, il progetto di teatro musicale contemporaneo vincitore della terza edizione del concorso Macerata Opera 4.0, dedicato ad artisti under35 e che andrà in scena il 24 luglio. Si tratta di Bía. Un passo nuovo, una parola propria, progetto dalle innovative dinamiche circolari di condivisione artistica, frutto della fertile sinergia di pensiero e visione del #ToTEAM. «Avere coraggio ed essere eroi del nostro tempo significa fare un passo nuovo e affermare una parola propria», chiosa con risolutezza e per virtù dostoevskiana Antonio Smaldone, ideatore del team.  Ad affiancarlo in questa ambiziosa iniziativa ci sono Marco Benetti (musica), Davide Gasparro (regia e drammaturgia), Piera Leonetti (video art), Riccardo Olivier (coreografia, regia e drammaturgia), Paolo Vitale (light designer), Stefano Zullo (scene e costumi): consapevoli che «è necessario far luce sul presente per auspicare un futuro che abbia nuove basi di coscienza e fraterna partecipazione». Poiché in fin dei conti, come scrisse Wystan Hugh Auden, «Se si sentono davvero fratelli, / gli uomini non cantano all’unisono / ma in armonia».

Info: sferisterio.it

Attilio Cantore

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