Cantiere aperto a Montepulciano: confermato il festival internazionale d’arte 2020

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Le limitazioni ancora in vigore a causa dell’epidemia non fermano il Cantiere internazionale d’arte di Montepuciano, manifestazione ideata nel lontano 1976 dal compositore Hans Werner Henze e giunta alla sua 45. edizione, quest’anno con il titolo “Caos e Creazione. Spettacoli dal vivo tra Scienza Arte e Utopie”. Completa cosi la sua trilogia il direttore artistico Roland Böer (nella foto), in collaborazione con Giovanni Oliva, con una festival comunque ricco di appuntamenti, dal 23 luglio al 2 agosto 2020, articolato anche tra i Comuni di Cetona, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda.  

Tra i numerosissimi eventi in programma, spicca la prima assoluta della pièce ispirata al carteggio tra Ingeborg Bachmann e Hans Werner Henze con drammaturgia e regia firmate da Marco Tullio Giordana, realizzata in collaborazione con Teatro di Dioniso Torino e in scena il 1° agosto. Sul palco Alessio Boni Michela Cescon prestano voce ai due protagonisti, accompagnati dagli interventi musicali di Giacomo Palazzesi alla chitarra, contrappuntata dalla musica dello stesso Henze – da cui il suggestivo titolo Fuga a tre voci.
Da segnalare anche l’appuntamento, il 30 luglio, dedicato alle celebrazioni beethoveniane: quest’anno tristemente “scivolate” in sordina, ma non nel cartellone del Cantiere, dove prenderanno corpo nell’Ouverture da Le creature di Prometeo, l’unico balletto composto dal maestro di Bonn, e nella Sinfonia n.3 “Eroica” eseguita dall’Orchestra della Toscana sotto la bacchetta dell’acclamato direttore Markus Stenz. Al repertorio beethoveniano sarà affiancata la première italiana di Idyllium, del compositore tedesco Detlev Glanert.
Venti (virtuosissime) dita, due pianoforti, e il 25 luglio la suite The Planets, di Gustav Holst, vivrà in una rara veste, alternativa alla più celebre orchestrale, grazie al pianista anglo-australiano Leslie Howard e del giovane virtuoso Ludovico Troncanetti.
Infine, sempre tra le highlights, anche l’Ensemble degli Intrigati che il 31 luglio, nella Piazza Grande di Montepulciano, sperimenta gli esiti musicali di performance per così dire “distanziate”: il concerto, dal significativo titolo Echi d’istanti, comprende prime assolute commissionate a David Graham, Claus Kühnl e Norberto Oldrini che problematizzano appunto il rapporto tra esecuzione d’insieme e distanziamento sociale.

Ma procediamo con ordine. Inaugurano la rassegna, il 24 luglio, I Solisti Aquilani, sotto la direzione di Roland Böer, interpretando Le Chaos da Les Éléments – Symphonie nouvelle di Rebel, Le Stagioni di Vivaldi e Sweet Bird di Händel, con la partecipazione del violinista Daniele Orlando e del soprano Adina Vilichi. Omaggio a Beethoven anche nel concerto del 2 agosto, con due estratti da Le Creature di Prometeo, e i celeberrimi Concerti per pianoforte e orchestra in do minore n. 3 op. 37 e per violino in Re Maggiore op. 66, interpretati da due solisti d’eccezione come Mariangela Vacatello e Francesco D’Orazio, che si esibiranno con la giovane Orchestra Poliziana, affiancata dai professionisti che la accompagnano nel progetto formativo “Side-by-side”.

Per il teatro musicale, debutta lo spettacolo di Laura Fatini Meta(à)A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane, in scena dal 23 al 26 luglio al Castello di Sarteano, con musiche originali di Giovanni Vannoni eseguite per l’occasione dall’Ensemble degli Intrigati. Il 26 luglio, nel Cortile di Palazzo Ricci, sarà allestita anche la pièce di Propizio sapere dove recarsi di Carlo Pasquini gli attori del collettivo giovanile Formare una compagnia.
L’appuntamento con la danza il 29 luglio offre tre suggestive coreografie, letteralmente Tra cielo e terra, sull’Adagietto dalla Quinta di Mahler (coreografia di Sasha Riva che ne è anche interprete insieme a Simone Repele), sulla Danses sacrées et profanes di Debussy (coreografo e solista: Riccardo Buscarini) e su La Création du Monde di Milhaud (con la Petite École guidata da Cristina Peruzzi). Sul podio si alternano alla direzione dell’Orchestra Sinfonica Florentia Roland BöerSilvia MagagniValentino Zangara.

Cospicua anche l’offerta cameristica: il 26 luglio il violoncello di Luigi Piovano incontra la sand artist Giulia Rubenni, e La voce di Andriessen, insieme alle prime due Suite per violoncello bachiane, diventano sinestesie da tratteggiare sulla sabbia. Il 28 luglio il Quartetto Foné (Paolo Chiavacci e Marco Facchini violini, Chiara Foletto violaFilippo Burchietti violoncello) si cimenta con una prima assoluta commissionata a Giampaolo Testoni e con musiche di Beethoven e di Sollima. Doppio appuntamento per il Trio L’Astrée (Francesco D’Orazio al violino, Rebeca Ferri al violoncello, Giorgio Tabacco al clavicembalo), il 28 luglio a Montepulciano e il 29 a Cetona, in un concerto dal titolo “Giuseppe Tartini e la Scuola delle Nazioni”. Infine, il 31 luglio, omaggio a Piero Farulli, nel centenario dalla nascita, attraverso il progetto “Setteinsieme per Piero a Lampedusa”, nato dalla collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole e con la partecipazione di sette talenti dell’Orchestra Giovanile Italia, per l’esecuzione del Settimino op. 20 di Beethoven.
In sinergia con l’istituzione fiesolana, anche “Cellissimo!”, esperienza artistica in residenza per giovani violoncellisti coordinata dallo stesso direttore artistico della Scuola, Alain Meunier. Al concerto conclusivo, il 1° agosto, partecipano anche i soprani Eleonora Contucci e Anna Cimmarusti, con Benedetta Miro all’arpa. Musiche di Henze e Villa Lobos.

Oltre ai Pianeti di Holst, per rimanere in tema “spaziale”, suggestioni lunari giungono anche dall’esplorazione del rapporto tra musica e cinema muto (“Le voyage dans la lune” – utopie nello spazio del cinema muto a cura di Francesco Finocchiaro25 luglio) ma anche nelle singolari “narrazioni musicali” del pianista jazz Michele Franzini (“How high the moon”, 27 28 luglio).
Non manca poi un appuntamento dedicato alla centralità della musica nello sviluppo dei bambini, tema del Convegno-concerto coordinato da Silvia Dragoni (“Scienza Arte Utopie”, che è anche sottotitolo del festival, il 24 luglio)Lo stesso giorno è previsto anche un Gala lirico a cura di da Eleonora Leonini, aperto alla partecipazione popolare, per rendere omaggio a Giulio Neri: l’evento è organizzato in sinergia Comune di Torrita di Siena, paese natale del basso. Il 31 luglio e 1° agosto si terranno anche i concerti conclusivi della Masterclass di canto a cura del soprano venezuelana Ines Salazar.

La manifestazione si chiude il 2 agosto con il Promethée – Le Poème du feu di Skrjabin con un’installazione luce, appositamente studiata per la Piazza Grande da Gianni Trabalzini e Alessandro Martini. A guidare la sequenza illuminotecnica Roland Böer al clavier à lumières, avenieristico strumento ideato da Skrjabin per l’esecuzione di questa partitura.

Info: fondazionecantiere.it/it/

Silvia Del Zoppo

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