Per la rubrica delle Lettere, è lo stesso direttore Gaetano Santangelo a spiegare come avviene la scelta della copertina. Leggete qui…
Tra le lettere al direttore Gaetano Santangelo, oggi si parla di copertine e… fedeltà!
Anche l’occhio vuole la sua parte
15 marzo 2018
Egr. Direttore,
rinnovo i complimenti alla sua/nostra rivista che Lei in concorso con i suoi collaboratori e le maestranze porta avanti con sapienza e sacrificio. Continuate così! Ma venendo al titolo della presente e della pagina del lettore mi trovo d’accordo con la sua disamina! La copertina di questo numero mi “soddisfa” proprio e senza polemiche e falsi moralismi. Forse che l’articolo in questione riguarda proprio questa copia? Forse sarò ingenuo.
Cordiali saluti
Renato Gatti
Il Direttore risponde alle lettere
L’articolo ha preso spunto da una vivace polemica nata a proposito di quella copertina del numero di marzo con Laura Marzadori e Massimo Belli (Amadeus 340). È è stata solo una delle numerose discussioni che fin dal primo numero hanno reso più complicato di quanto non sia il nostro lavoro. Del resto è perfino superfluo dire che, una volta accettata la regola che la copertina deve riprodurre un’immagine dell’artista interprete del cd allegato, non vi sono alternative se non quella di trovare un bravo fotografo e realizzare un servizio idoneo, tenendo presente che:
a) il taglio deve essere verticale
b) sono preferibili i primi piani (impossibili quando si tratta di ensemble)
c) la zona in basso a sinistra deve essere neutra, perché coperta dal cd
d) deve lasciare in basso a destra spazio e leggibilità agli “strilli”; ma mi rendo conto che queste informazioni sono di scarso interesse per i nostri lettori.
Ma siccome a valutare se una copertina è idonea a svolgere il compito per cui viene scelta, vale a dire di essere di richiamo per i potenziali lettori, sono i responsabili della redazione (direttore, caporedattore e responsabile artistico), l’art director, il responsabile del marketing, l’editore e l’artista non è difficile rendersi conto di quanto sia difficile far convergere su un’unica foto il parere di tanta persone.
Ecco caro lettore perché in quel mio breve Reflex, ho pianto sulla spalla dei lettori, che apprezzano la nostra rivista anche perché forse hanno intuito come sia complesso arrivare tutti i mesi a un risultato che ci auguriamo sia condiviso anche dai nostri lettori e soprattutto richiami l’attenzione di chi la rivista non la compra regolarmente.
Gaetano Santangelo
Un fedelissimo dal primo numero
24 marzo 2018
Che gioia leggere finalmente su Amadeus, che il “nostro“ (mi consenta un impulso d’affettuosa partecipazione) Direttore, sponsorizza con forza la richiesta di noi fedelissimi seguaci , per disporre nuovamente di quel meraviglioso ed indispensabile strumento dell’archivio on line.
Seguo e custodisco Amadeus dal primo numero. Ricordo perfettamente l’uscita in edicola; la stessa in cui continuo ogni mese ad acquistarlo per immutato voto di fedeltà, e l’approvazione del mio anziano padre, artigiano di altri tempi, sarto, melomane dalla immensa conoscenza musicale, pur senza aver compiuto studi musicali, e perciò proseguita senza interruzione e con immutata attesa per la scoperta ogni volta di nuovi argomenti e approfondimenti.
Ho fatto diversi backup degli ultimi preziosi files “indice“ e “repertorio” del febbraio 2017, conscio del loro valore. Una copia permane nel mio iPhone e, glielo assicuro, vado spesso a consultarla. Non vedo quindi l’ora di tornare a disporre di questi agognati “strumenti musicali”. Un grazie sentito per l’intensità con cui ha voluto condividere e guidare la nostra richiesta, che spero ardentemente presto accolta. Grazie da un fedelissimo.
Salvatore Corso
Grazie per la sua vicinanza e soprattutto perché è la voce dei lettori ad avere un peso determinante nella soluzione di questo problema.
Inviate le vostre Lettere al Direttore a g.santangelo@belviveremedia.com