La Commissione Europea ed Europa Nostra hanno annunciato i vincitori del più prestigioso riconoscimento a livello europeo, i Premi del patrimonio europeo / premi Europa Nostra 2019. I 25 vincitori, provenienti da 16 paesi, sono stati selezionati per gli eccellenti risultati ottenuti nel campo della conservazione, della ricerca, della dedizione, dell’educazione, formazione e sensibilizzazione culturale. Tra i vincitori di quest’anno nella categoria Educazione, Formazione e Sensibilizzazione figura Le Dimore del Quartetto. I vincitori saranno premiati nel corso di una Cerimonia di alto profilo che si terrà il 29 ottobre a Parigi, durante il Congresso del Patrimonio Europeo.
Abbiamo fatto qualche domanda a Francesca Moncada, Presidente dell’Associazione Le Dimore del Quartetto.
Com’è nata l’idea del progetto ‘Le Dimore del Quartetto’?
Mi sono sempre occupata di giovani talenti e in particolare di Quartetti d’Archi, una formazione principe della musica da camera che ancora più di altri ensemble necessita di rigore e molto studio condiviso. Nel 2015 ho cominciato a chiedere agli amici che avevano case importanti di ospitare i quartetti che avevano la necessità di spostarsi in occasione di un impegno artistico in cambio di un concerto. Il successo e stato tale da spingermi a chiedere all’Associazione Dimore Storiche Italiane di segnalare questa possibilità di scambio ai propri soci. Nel 2016 si e cositiuita l’associazione.
Cosa riceve un quartetto quando si propone alle Dimore per una collaborazione?
I quartetti che fanno parte del circuito sono selezionati dal direttore artistico M° Simone Gramaglia (Quartetto di Cremona). Sono tutti giovani tra i 18 e i 30 anni che suonano insieme stabilmente e Il direttore artistico riconosce in loro un potenziale nella fase di avvio alla carriera. Quali sono i benefici di aderire al progetto? Tutti i quartetti che partecipano ricevono visibilità sul sul nostro sito con con una pagina dedicata e attraverso i nostri social media o la nostra comunicazione stampa/radio/video
Hanno l’opportunità di utilizzare la rete delle case come residenze per i loro spostamenti in occasione di impegni artistici o settimane di studio. Possono richiedere in prestito uno strumento della collezione Monzino, Bisiach e Farulli, registrare video e realizzare un servizio fotografico nelle case. I nostri quartetti possono inoltre accedere a tournée e concerti pagati in società per concerti, festival o case private, essere presentati e segnalati ad agenti, case discografiche e società per concerti. Infine le Dimore del Quartetto ogni anno assegnano borse di studio ai Quartetti più meritevoli del circuito.
Le proposte arrivano più dall’Italia o dal resto d’Europa?
Abbiamo cominciato con quartetti italiani, ora arrivano veramente da tutto il mondo. Su 54 ensemble solo 18 sono italiani. 5 americani, 6 francesi, 8 inglesi, ne abbiamo persino uno australiano. L’unico denominatore comune e il livello altissimo della preparazione dei musicisti.
Qual è stata in questi anni la risposta del pubblico?
Esaltante! Il pubblico che partecipa ai nostri concerti spesso è neofita, la doppia valorizzazione patrimonio/territorio più musica attira persone di ogni genere. La musica da camera suonata in un ambiente intimo e originale rende l’esperienza multisensoriale e irresistibile anche per i più referattari.
Siete tra i vincitori nella categoria Educazione, Formazione e Sensibilizzazione del premio Europa Nostra 2019. Qual è la vostra particolarità nel salvaguardare e diffondere il patrimonio culturale Europeo?
Questo premio ci rende particolarmente orgogliosi, abbiamo cominciato a sviluppare il network delle case in Europa circa un anno fa, mentre i musicisti e le accademie erano già con noi. Diciamo che la nostra organizzazione mette in contatto due mondi creando un’economia circolare dove i bisogni dei primi diventano risorse per gli altri e viceversa. Le Dimore storiche sono spesso in luoghi decentrati e possono, attraverso contenuti culturali ben organizzati, attivare i territori di provincia.
Progetti per il futuro?
Tanti! Il primo è proprio un progetto di circuitazione europea con quartetti di tutto il mondo, vogliamo “contaminare”nuovo pubblico con la febbre del quartetto. A breve parte il nostro primo viaggio organizzato nelle colline toscane, Andante prestissimo, un itinerario di tre giorni con tappe musicali nella Val d’Orcia.
In copertina il Presidente Francesca Moncada e il Quartetto Echos in occasione del Concorso Dragoni