Il corpo della voce. Fino al 30 giugno in mostra a Roma

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C’è tempo fino al 30 giugno per vedere la bella mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal titolo “Il corpo della voce. Carmelo Bene, Cathy Berberian, Demetrio Stratos”.

L’esposizione è dedicata alla voce intesa come pura potenzialità sonora. Il progetto espositivo intende ripercorrere quegli avvenimenti che, sulla scia delle avanguardie artistiche del Novecento, hanno infranto il legame indissolubile tra il significato della parola e la sua dimensione sonora, attraverso la scelta di alcune opere di tre straordinari protagonisti: la cantante mezzosoprano americana di origine armena Cathy Berberian (1925-1983), l’attore e regista Carmelo Bene (1937–2002) e il musicista cantante di origini greche Demetrio Stratos (1945-1979).

In mostra più di 120 opere tra foto, video, materiali di repertorio, partiture originali, corrispondenze, documenti esposti per la prima volta al pubblico oltre a exhibit interattivi, aree di ascolto e apparecchiature elettroniche utilizzate dagli artisti al fine di esplorare i limiti delle proprie possibilità vocali. La raccolta della corposa documentazione è stata possibile grazie alla consultazione di diversi archivi e all’accurato lavoro di ricerca di Anna Cestelli Guidi e Francesca Rachele Oppedisano, curatrici della mostra.

La mostra è arricchita da due sezioni scientifiche: la prima, introduttiva, curata da Franco Fussi, medico-chirurgo, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria, offrirà ai visitatori un’accurata analisi dell’interno della cavità di risonanza dove si configura la voce nella sua carnalità. La seconda, curata da Graziano Tisato, ricercatore presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) – CNR di Padova, si trova all’interno della sezione Stratos e consta di tre postazioni interattive realizzate ad hoc per la mostra, attraverso le quali sarà possibile approfondire la comprensione degli effetti vocali prodotti dall’artista.

Info: palazzoesposizioni.it

Cathy Berberian in posa per Stripsody, 1966-68 Collezione Cathy Berberian, Fondazione Paul Sacher, Basilea
Fotografia intorno a Stripsody, 1966 Foto Annette Lederer. Collezione Cathy Berberian, Fondazione Paul Sacher, Basilea
Eugenio Carmi, “bang-BUM”, tavola della serie Stripsod, 1967 Per gentile concessione dell’Archivio Eugenio Carmi, MIlano
Carmelo Bene, Hommelette for Hamlet, 1988 Ph. Tommaso Le Pera
Carmelo Bene. Macbeth Horror Suite, 1996 Ph. Tommaso Le Pera
Locandina pubblicitaria Teatro delle Arti, 1992 Archivio Carmelo Bene, Foto Francesco Buccarelli
Demetrio Stratos, Esibizione durante “Il treno di John Cage - Alla ricerca del silenzio perduto”, 1978 Foto Emilio Fabio Simion
Demetrio Stratos esegue i “Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham” di John Cage allo spazio Fiorucci di via Torino, Milano, settembre, 1977
Demetrio Stratos, servizio fotografico durante la registrazione di Metrodora, Cramps records, Diverso, 1976, sala d’incisione Ricordi, Milano, bambolina, porcellana, pisciona
Demetrio Stratos durante una performance presso Pre-Art, Milano, febbraio 1978

Foto di copertina: Cathy Berberian posa con il vestito di scena di Stripsody, circa 1966, Collezione Cathy Berberian, Fondazione Paul Sacher, Basilea

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