Venticinque anni di attività concertistica, quaranta incisioni discografiche e un rapporto speciale con la città di Milano. Sotto la direzione del clavicembalista e organista Fabio Bonizzoni, pupillo del leggendario Ton Koopman, La Risonanza è senza dubbio uno degli ensemble su strumenti originali di maggior successo internazionale. Le sue stagioni milanesi in Palazzina Liberty e al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia sono appuntamenti molto attesi da tutti gli appassionati di musica barocca e non. La raffinatezza dei programmi proposti e l’altissima qualità artistica, secondo prassi esecutive storicamente informate, ne sanciscono da sempre l’indiscusso valore. In queste settimane in cui tutte le attività sono cancellate, anche La Risonanza non si arrende al silenzio e propone a tutti gli aficionados e ai connaisseurs una ricca serie di imperdibili concerti. «Proviamo a sorridere in questa situazione», chiosa Fabio Bonizzoni, invitando il pubblico, come da tradizione, agli appuntamenti del sabato pomeriggio (ore 18) e della domenica mattina (ore 11). Prosegue infatti nelle prossime settimane l’iniziativa La Risonanza a distanza, un palinsesto di appuntamenti in streaming sulla pagina Facebook dell’orchestra, da «guardare, e ascoltare, rigorosamente da casa».
Sabato 11 aprile la cerimonia di consegna del Gramophone Award 2011 per la registrazione di Apollo e Dafne di Händel (Glossa) precede l’interpretazione del 2009 di Emanuela Galli della cantata per soprano «Ah! crudel, nel pianto mio». Domenica 12, ancora in atmosfera händeliana, un estratto da un concerto dell’ottobre 2018 al Bozar di Bruxelles con una memorabile esecuzione di «Caddi è ver, ma nel cadere», tratta da un oratorio per la Pasqua, La resurrezione, commissionato dal marchese Ruspoli. Nel ruolo di Lucifero, il basso milanese Renato Dolcini con il suo emozionante «timbro dalla ferocità sanguigna».
Nel successivo weekend (18-19 aprile) verrà invece suddiviso in due appuntamenti il programma che effettivamente sarebbe stato presentato al pubblico della Palazzina Liberty in queste date, già registrato il 24 febbraio alla Zaryadye Concert Hall di Mosca durante una tournée in Russia. Alpha et Omega è un intrigante viaggio per tappe progressive (Eternally revolving mantra, Outbreak of chaos, Dreams of paradise), con e attorno al clavicembalo, frutto di una suggestione focaia: per simmetrie o alterazioni, la migliore produzione di Bach, Rameau, Biber e Froberger si lega al suo riverbero intermittente nella musica contemporanea: da Messiaen (Dance of fury) fino a Waysar (Harpsycho) e Huis (Ceci n’est pas une passacaille). Il 25 e 26 aprile si torna al tempo mitico degli amori fra la regina di Cartagine e il «pio» condottiero troiano che fondò Roma: disponibili il backstage e lo streaming dell’opera Dido and Æneas, capolavoro di Henry Purcell del 1689. Nel cast: Raffaella Milanesi, Richard Helm, Stefanie True, Anna Bessi, Iason Marmaras, Michela Antenucci. Il 2 e 3 maggio due concerti, registrati nel 2015, dedicati alla voce degli evirati cantori, protagonisti assoluti dello star system operistico barocco. Il controtenore fiorentino Antonio Giovannini interpreta arie di Hasse, Giacomelli, Händel e Porpora con «elegant and honey tones» (Finalcial Times). Seguono appuntamenti monografici su i mottetti di Bach (9 maggio), il repertorio sacro di Antonio Tonelli (10 maggio), l’arte tastieristica di Girolamo Frescobaldi (16 maggio), i concerti per organo di Händel (23 maggio). Gran finale con Les goûts-réunis (24 maggio): florilegio di componimenti di Bach, Heinichen, Telemann e Couperin “Le Grand”. Info: larisonanza.it
Attilio Cantore
Bonizzoni – larisonanza photo Marco Borggreve