La nuova stagione della Filarmonica della Scala

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Presentata la nuova stagione della Filarmonica della Scala. Primo appuntamento lunedì 12 novembre 2018 con Riccardo Chailly e Maxim Vengerov, violinista di straordinaria abilità che eseguirà il Concerto n. 1 in la min. op. 77 di Šostakovič, brano virtuosistico per eccellenza, che segue il fil rouge tracciato da Chailly fra i capolavori dei grandi compositori russi: dello stesso Šostakovič la suite da Una Lady Macbeth del distretto  di Mcensk lo scorso gennaio e la Sinfonia n. 12 nel 2017; ma anche le sinfonie n. 2 e n. 4 di Čajkovskij così come Chant funebre e Petruška di Stravinskij. Nella seconda parte il  Concerto per orchestra di Bartók.

Il secondo concerto della stagione, in programma lunedì 4 febbraio 2019, è affidato a Valery Gergiev, direttore onorario della Filarmonica e presenza costante nelle stagioni dell’orchestra milanese da quasi trent’anni. Lo “Zar” del Mariinskij torna con la sua orchestra per interpretare il debussiano Prélude à l’après-midi  d’un faune, la Sinfonia Italiana  di Mendelssohn e i Quadri da un’esposizione di Musorgskij eseguiti nell’orchestrazione di Ravel.

Il concerto di lunedì 11 marzo 2019 vede per la prima volta al Teatro alla Scala il pianista russo Igor Levit, con la direzione dell’inglese Edward Gardner, già ospite nel 2016. Apprezzato interprete beethoveniano Levit sceglie per il suo debutto  il  Quarto  concerto per pianoforte, incorniciato da due capolavori sinfonici di Janáček e Dvořák: l’ouverture per orchestra Jealousy e la  Sinfonia n. 7.

Lo spazio che da tempo la Filarmonica riserva ai giovani direttori è dedicato, lunedì 25 marzo 2019, alla lituana Mirga Gražinytė-Tyla, direttore musicale della Salzburger Landestheater e della City of Birmingham Symphony Orchestra. Il concerto si apre e si chiude nel segno di Debussy, fra poetiche corrispondenze che suggeriscono immagini di sogno: dalla giovanile suite sinfonica Printemps, ispirata alla “Primavera” di Botticelli, ai più maturi tre schizzi sinfonici di La mer, il cui argentato clima sonoro evoca la “Grande onda di Kanagawa” di Hokusai, che Debussy fece riprodurre, rivisitata, nella copertina della partitura.

Atteso il ritorno della violoncellista Sol Gabetta, raffinata interprete di Elgar nel 2016, alle prese con il Concerto di Édouard Lalo. Completa il programma l’emozionante Vorspiel del Tristan und Isolde di Wagner, il cui celebre accordo segna il punto di partenza ideale del nuovo secolo musicale.

Fabio Luisi, sul podio per il concerto di lunedì 1 aprile 2019, è sicuramente tra i direttori più apprezzati dal pubblico scaligero. La nuova stagione lo vede impegnato con l’opera più vasta e ambiziosa di un altro grande austriaco: la Sinfonia n. 8 in do minore di Anton Bruckner.

Lunedì 15 aprile 2019  salirà sul podio Myung-Whun Chung: il  direttore coreano torna a Mahler con la Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano, definita dallo stesso compositore «un poema sinfonico in forma di sinfonia». Il concerto segna anche il debutto alla Scala del violinista armeno Sergey Khachatryan, il

più giovane vincitore in assoluto del Concorso Sibelius nel 2000, e premiato nel 2005 al Queen Elisabeth di Bruxelles, impegnato nel Concerto n. 1 in sol minore di Bruch.

Il Direttore Principale della Filarmonica Riccardo Chailly dirige il  suo secondo concerto  di stagione lunedì 29 aprile 2019, guidando al debutto Emmanuel Tjeknavorian. Il giovane violinista austriaco di origini armene esegue il Concerto in re minore op. 47 di Sibelius, che nel 2015 gli è valso il premio speciale per la migliore esecuzione e il secondo posto all’omonimo Concorso.

Il concerto di lunedì 13 maggio 2019 porta sul podio Daniele Gatti. Il nuovo impaginato del direttore milanese procede, questa volta, per giustapposizione: da un lato  la freschezza del Mozart della Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201, che appartiene al periodo in cui il Wunderkind di Salisburgo si allontana dal gusto più propriamente italiano della  sua giovinezza per confrontarsi con il sinfonismo di Haydn; dall’altro, il profondo contrasto estetico e politico che Šostakovič vive, come uomo e come compositore, all’interno del regime staliniano.

Lunedì 27 maggio 2019 è ospite della Filarmonica per la prima volta Michele Mariotti. Il Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna affronta la Sinfonia n. 2 di Charles Ives, pioniere della musica moderna americana. Il pianista russo Arcadi Volodos torna con il Terzo di Beethoven, nato negli anni della maturità e terminato nel periodo “eroico”, momento cruciale di fervente rinnovamento annunciato per la prima volta dalla Sinfonia n. 3, quasi contemporanea del Concerto.

Infine Daniel Harding, impegnato con la Filarmonica sin dall’inizio della sua carriera, chiude la stagione con il concerto di domenica 13 ottobre 2019. Al suo fianco Isabelle Faust.

Immagine di copertina: Sol Gabetta © Uwe Arens

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