La nuova musica non si ferma: dall’ Auditorium Rai di Torino una “prima” per Francesco Filidei

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Anche la musica contemporanea italiana non cede alle facili arrendevolezze indotte dal lockdown, procedendo il suo cammino con risolutezza, pur fra mille difficoltà. La performance dal vivo viene sostituita dal live streaming. E così può dirsi salvo anche uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno 2020.

Giovedì 12 novembre alle 20:30 all’Auditorium “Arturo Toscanini” di Torino, Tito Ceccherini guida l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il pianista Maurizio Baglini per la prima esecuzione assoluta del nuovo lavoro del compositore pisano Francesco FilideiTre quadri (Casa Ricordi, 2020): una co-commissione europea di Festival Milano Musica, Casa da Música di Porto e International Festival of ContemporaryMusic “Warsaw Autumn”.

«Tre Quadri è il terzo concerto per strumento solista ed orchestra che scrivo», dichiara Filidei, «il primo che vede il pianoforte come protagonista. Mentre gli altri due lavori comportano un solo movimento, probabilmente la grande tradizione propria al concerto per pianoforte mi ha portato a concepire questo lavoro in tre parti di andamento contrastante. Il concerto inizia con il quadro più ampio: November, un viaggio fra episodi che alternano il pianissimo al fortissimo, il grave all’acuto, il cantabile all’ossessivo. Si prosegue con una Berceuse centrale, dal carattere più intimo e chopiniano (che pur nasconde una struttura algoritmica ferrea). E si termina con Quasi una Bagatella, uno scherzo costruito sul primo movimento del concerto Imperatore dell’immancabile Beethoven di questo 2020 incerto e difficile».

Il concerto sarà trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura; in differita domenica 22 su Rai5 alle 21:15.

L’OSN Rai avrebbe dovuto eseguire il brano anche lunedì 16 novembre al Teatro alla Scala, all’interno della programmazione del Festival Milano Musica, CAMINANTES”. «La prima esecuzione assoluta di un nuovo brano musicale è come una nascita, la sua storia sarà scritta successivamente», affermaCecilia Balestra, direttrice artistica di Milano Musica. «In questi tempi straordinari, il nuovo concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei vivrà una doppia nascita: oggi, grazie a Rai Cultura e alla forte collaborazione con l’OSN Rai, nella diretta radiofonica e nella trasmissione su Rai 5, e a Milano, in tempi che speriamo prossimi, nell’esecuzione dal vivo per il pubblico del Festival. Siamo molto grati a tutti gli artisti».

Accanto ai Tre quadri di Filidei, la prima esecuzione italiana di In cauda III (1996) del compiantoFranco Donatoni, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa. Terza tappa di una celebre serie di lavori orchestrali legati al proverbio latino In cauda venenum (“Il veleno è nella coda”). Qui il materiale musicale evolve «in un gioco combinatorio e antifonale basato su blocchi timbrici molto definiti […] (forte-piano; arco-legno; staccato-legato; scale-accordi; accordi lunghi-brevi, etc.)» (Gianluigi Mattietti).

Conclude il programma Le chant du rossignol (1917) di Igor’ Stravinskij: riverbero delle seduzioni canore di un esotico universo ornitologico; testimone di lusso di un Novecento che si apre al regno animale e che da questo trae ispirazione. Le chant durossignol è un poema sinfonico in tre parti concatenate che Stravinskij confezionò per un balletto di Sergej Djagilev. Ma è un lavoro che deriva dalla sua non troppo riuscita prima prova teatrale, Le rossignol (1914): «un’operina-gaffe», come ebbe a dire Alberto Savinio. Ad ogni modo, la simmetria e la semplicità dell’intreccio della fiaba di Andersen – che racconta la storia di un imperatore cinese amante del canto di un usignolo – venne abilmente sfruttata da Stravinskij sul versante musicale. Più tardi, per il poema sinfonico furono selezionati solo brani del secondo e terzo atto, che mettono in mostra una tavolozza di colori brillanti, unitamente ad asperità armoniche e tecniche. Con perizia da decoratore, il compositore russo arreda quindi la sua partitura con sfarzo minuto, facendo appello agli intarsi di effetti magici, alle lacche di echi popolari, alle dorature di tal quali ammicchi al prontuario «delle chineserie e comunque delle orientalerie e delle esoticherie» (Savinio).

Info: milanomusica.org/it/ | orchestrasinfonica.rai.it/concerti | raicultura.it/musica/ | raiplayradio.it

 

Attilio Cantore

 

 

foto: nella cover Francesco Filidei © Olivier Roller. Tre Quadri, I – November (dettaglio della partitura); nel testo il pianista Maurizio Baglini © Davide Cerati

 

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