La Gustav Mahler Jugendorchester a Pordenone: tre settimane da raccontare

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Immer Wieder: “sempre di nuovo”. Il Teatro Verdi di Pordenone sorprende ancora, per lungimiranza, cooperazione e tenacia: fra il gran ritmo di cose ferite nel mondo dello spettacolo dal vivo, torna coraggiosamente a far risuonare la grande musica. E lo fa puntando sui giovani. Da 10 differenti Paesi (Lituania, Germania, Spagna, Francia, Italia, Austria, Svizzera, Polonia, Slovenia e Portogallo), si riuniscono a Pordenone i più talentuosi strumentisti della jeune garde musicale del “vecchio continente”. La Gustav Mahler Jugendorchester torna per tre settimane – quest’anno la durata è raddoppiata! – con due distinte formazioni di 40 elementi ciascuna: una residenza artistica di altissimo livello e in esclusiva europea che fa del Teatro Verdi main partner della celebre orchestra giovanile fondata nel 1986 dal compianto Claudio Abbado. Dal 12 agosto, la GMJO ha infatti ricostituito il suo “campus orchestrale estivo” ed è stata luminosa protagonista di un intenso programma di iniziative in tutto il Friuli-Venezia Giulia, dal duomo di Lignano Sabbiadoro al Castello di Miramare di Trieste, riscuotendo un chiaro successo di pubblico e critica.

Nei prossimi giorni, tutti a Pordenone per i due appuntamenti conclusivi, in calendario sabato 29 e domenica 30 agosto alle ore 20:30. Sul podio l’assistant conductor dell’orchestra, Tobias Wögerer (nella foto), classe 1991, successore – in ordine cronologico – di Franz Welser-Möst, Manfred Honeck e Lorenzo Viotti. L’impaginato del concerto Idillio e Natura (29 agosto) incastona la versione schönberghiana per voce e piccola orchestra dei Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler fra la trascrizione di Anton Webern della fuga a sei voci tratta dall’Offerta musicale di Bach, le musiche di scena scritte da Schubert per la Rosamunde e l’Idillio di Sigfrido che Wagner compose per il compleanno della seconda moglie Cosima nell’anno del loro matrimonio, dopo la nascita del figlio Siegfried. L’esecuzione dei lieder è affidata ad Angela Denoke, formidabile soprano tedesco – eletta “cantante dell’anno” nel 1999 dal mensile Opernwelt – che, da Vienna a New York, ha lavorato con i più grandi direttori, fra cui Abbado, Sinopoli, Barenboim, Rattle, Ozawa, Thielemann e Nagano. La Denoke tornerà nuovamente sul palco del Teatro Verdi il giorno successivo per il monodramma Erwartung di Arnold Schönberg nella traduzione per soprano e orchestra da camera che la Universal Edition commissionò nel 2004 al compositore Faradsch Karaew. Il concerto di domenica, Attesa e rinascita, accoglie in programma anche il Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy, nella trascrizione per orchestra da camera di Benno Sachs, e il Concerto per pianoforte n. 1 in do minore op. 35 con accompagnamento di orchestra d’archi e tromba di Dmitrij Šostakovič, che segnerà il debutto con la GMJO di Maurizio Baglini, virtuoso del pianoforte di fama internazionale e consulente artistico del Teatro Verdi. Per l’assolo di tromba del quarto movimento, il Concerto vedrà la partecipazione del trombettista e direttore d’orchestra spagnolo Martín Baeza-Rubio, già direttore principale della Berlin Opera Chamber Orchestra e direttore musicale della Kammerensemble Modern der Deutsche Oper di Berlino.

Info: comunalegiuseppeverdi.it

Attilio Cantore

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