In questa particolare estate musicale italiana anche il Barocco Festival Leonardo Leo è tornato con un interessante progetto artistico caratterizzato da sette concerti, una mostra di manoscritti musicali del Sud Italia di epoca compresa fra il XVII e il XIX secolo e un convegno musicologico.
La XXIII edizione del Festival di Musica Antica, diretto da Cosimo Prontera e dedicato a Leo, compositore pugliese esponente importante della cosiddetta “Scuola Napoletana” e del Settecento musicale europeo, per ragioni facilmente deducibili quest’anno non ha il carattere itinerante degli anni passati. Fino al 27 settembre toccherà le due città che l’hanno storicamente sempre sostenuto: San Vito dei Normanni, città natale di Leonardo Leo, dove il 22 agosto scorso nell’antico Chiostro dei Domenicani la rassegna ha preso il via con il concerto Le vie della Maddalena e Brindisi città partner ormai da diversi anni.
Nonostante le difficoltà e le incertezze che caratterizzano questo momento storico, come per altre importanti rassegne musicali estive anche per il Barocco Festival ha prevalso la voglia di esserci. E l’incoraggiante risposta del pubblico non si è fatta attendere.
«In questo periodo così disordinato di cambiamenti, di orizzonti corti, il faro della Cultura è una di quelle certezze che devono essere alimentate», scrive nel programma di sala il direttore artistico Cosimo Prontera, organista, cembalista e direttore dell’Orchestra Barocca La Confraternita de’ Musici.
E divulgare la cultura musicale dei secoli XVII e XVIII, dedicando al compositore pugliese ricerche e approfondimenti specifici, fin dai suoi esordi è una prerogativa costante del festival che si avvale del supporto scientifico del Centro Studi e Documentazione “Leonardo Leo”.
Le vie della Maddalena ne è un esempio esplicito giacché il concerto non ha assunto solo il ruolo inaugurale dell’edizione 2020 del festival ma è stato anche occasione importante per presentare al pubblico il cd Dalla morte alla vita di Santa Maria Maddalena (edito da Bongiovanni) dramma sacro in tre atti composto da Leo nel 1722 su libretto di Carlo de Pretis, e per descrivere in breve i momenti chiave che hanno accompagnato l’opera dal ritrovamento del manoscritto a oggi.
Un bel contributo in tal senso è giunto da Dinko Fabris, musicologo e studioso di fama internazionale presente all’evento (si deve a lui la segnalazione nel 2009 della presenza nella libreria dell’antiquario parigino Thierry Bodin del manoscritto della composizione, dichiarata perduta) il quale ha espresso parole di apprezzamento per il notevole lavoro di recupero e di divulgazione dell’opera compiuto da Prontera, al quale seguirà la presentazione ufficiale dell’edizione critica (pubblicata da Cafagna Editore) in occasione del convegno Il teatro musicale sacro a Napoli al tempo di Leonardo Leo, ultimo appuntamento del festival in programma il 27 settembre.
Le vie della Maddalena, replicato al Chiostro dell’Archivio di Stato di Brindisi, ha proposto una selezione di arie, duetti del dramma sacro leano presentati sotto il profilo storico ed estetico dalla musicologa Maria Grazia Melucci, curatrice del booklet allegato al cd e attiva ricercatrice del patrimonio musicale regionale. Apprezzabile l’esecuzione vocale affidata alle voci di Agata Bienkowska (soprano), Gianluca Pasolini (tenore), Giuseppe Naviglio (basso) e ben sostenuta dall’Orchestra barocca La Confraternita de’ Musici diretta dallo stesso Prontera.
Dopo Commingling, appuntamento atteso che ha visto protagonisti Stefano Montanari, Gianluigi Trovesi e l’ensemble La Confraternita de’ Musici (nella foto), il 26 agosto il Barocco Festival prosegue con Chesta è la regola! L’incredibile storia di “Don Lionardo”, spettacolo di teatro musicale con l’ensemble Armoniche Stravaganze e l’attore Luigi D’Elia (28 e 29 agosto); Non mbide comme struio – Cantate barocche in lengua napolitana con l’ensemble Vorzilloasciutto e Rosario Totaro in veste di voce solista (31 agosto); Mozart, Leo, Paisiello – Il tardo Barocco e il primo Classicismo tra Napoli e l’Europa con il Quartetto Educo (2 settembre); la Mostra “Carte di Musica” a cura di Dinko Fabris e Cosimo Prontera (dal 1 al 10 settembre a Brindisi – Foyer Nuovo Teatro Verdi; dal 12 al 30 settembre alla Biblioteca Civica Giovanni XXIII di San Vito dei Normanni).
Infine, il già citato convegno musicologico a San Vito dei Normanni suggellerà la chiusura del festival (27 settembre).
Info: baroccofestival.it
Gabriella Fumarola