La Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca sceglie il Barocco

in News
  1. Home
  2. News
  3. La Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca sceglie il Barocco

Ascoltare musica antica e lasciarsi conquistare dalla sua sorprendente modernità. Succede in special modo quando una bella esecuzione è preceduta da una dettagliata analisi estetica del repertorio proposto all’uditorio. Questo è quanto avvenuto nell’interessante conferenza-concerto tenutasi alla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca nell’ambito di una tre giorni di workshop sulla musica del Seicento e del primo Settecento.

Protagonisti della conferenza-concerto (e dei workshop) sono stati due esperti di musica antica, il violinista Dario Luisi, docente di violini storici e tecniche storiche del violino allo J. J. Fux-Konservatorium e alla Kunstuniversität di Graz, e il clavicembalista Marco Vitale, direttore ospite dell’Opera da Camera di Varsavia, direttore dell’Ensemble “Contrasto Armonico” e fondatore della casa discografica “Ayros”.

Alla tre giorni di studio hanno partecipato musicisti provenienti da diverse località della Puglia, con l’intento di approfondire e consolidare la prassi esecutiva del repertorio barocco.

La scelta della Fondazione Paolo Grassi di orientare l’offerta formativa anche alla musica strumentale antica nasce dall’idea di creare in seno all’istituzione un ensemble barocco stabile da impegnare nelle future produzioni del Festival della Valle d’Itria. E la formazione musicale, ambito delicato e impegnativo al quale la Fondazione Paolo Grassi dedica grande attenzione, non poteva che essere affidata a due esperti fra i più autorevoli a livello europeo. Dario Luisi e Marco Vitale hanno coinvolto, ma soprattutto conquistato il pubblico presente alla conferenza-concerto, momento di alta cultura musicale impreziosito da interventi esplicativi al violino e al clavicembalo, illustrati con esemplare semplicità. Partendo dalla Sonata seconda a Soprano solo di Dario Castello, Luisi, ha descritto la tecnica della diminuzione, forma ornamentale caratterizzante la musica del ‘600, proseguendo con la Sonata di Francesco Rognoni sul madrigale Io son ferito di Palestrina, dove si percepisce uno sviluppo più audace della diminuzione.

Dario Luisi ha reso ancora più interessanti le peculiari caratteristiche dell’estetica barocca attraverso l’uso di strumenti antichi con corde di budello, coadiuvato dalla proiezione di intavolature originali durante l’esecuzione dei brani proposti. L’iconografia delle fonti musicali ha gradevolmente favorito la relazione fra partitura ed esecuzione.

A seguire il duo ha eseguito la Toccata di Girolamo Frescobaldi, un brano che, a sostegno del violino prevede la spinettina le cui caratteristiche sono state descritte da Marco Vitale il quale ha illustrato le differenze più peculiari tra questo strumento e il clavicembalo usato per l’esecuzione. Vitale ha poi eseguito la Ciaccona in do per clavicembalo di Bernardo Storace, caratterizzata da audaci variazioni ritmiche, risolte con apprezzabile bravura. A conclusione della bella conferenza-concerto il duo Luisi-Vitale ha eseguito una Sonata di Arcangelo Corelli, autorevole protagonista della evoluzione della musica strumentale barocca.

Dal 15 al 17 Dicembre, sempre alla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, si svolgerà la seconda sessione del workshop con il violinista Dario Luisi e il violoncellista Marc Vanscheeuwijck.

 

 

Cucurrucucú paloma: alla scoperta dello huapango
I ballerini australiani di Bangarra scuotono Berlino

Potrebbe interessarti anche

Menu