La Biennale: Musica conferma le date Teatro e Danza “rimandate” a settembre (e ottobre)

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In epoca di cancellazioni massive e sospensioni generalizzate, qualche conforto giunge dalle rassicurazioni inaspettate: auspicate legittimazioni, forse, di uno sguardo al futuro timidamente fiducioso. La buona nuova arriva, in questo caso, dalla Serenissima, dove La Biennale, presieduta da Roberto Cicutto, subentrato da qualche mese a Paolo Baratta, conferma tout court lo svolgimento dei Festival di Teatro, Danza e Musica. 

Poiché le date di giugno e luglio precedentemente annunciate, alla luce dell’evoluzione della pandemia, non avrebbero consentito lo svolgimento in sicurezza di prove, allestimenti e rappresentazioni, risultano solo di poco procrastinati il 64mo Festival Internazionale del Teatro diretto da Antonio Latella, che si terrà in settembre, dal 14 al 24, e il 14mo Festival di Danza contemporanea, diretto da Marie Chouinard, che si svolgerà dal 13 al 25 ottobre. Confermate invece senza rinvio alcuno le date del 48mo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, che avrà luogo come previsto dal 25 settembre al 4 ottobre, sotto la direzione artistica di Ivan Fedele, riconfermato lo scorso gennaio.

Questi appuntamenti vanno cosi ad aggiungersi al calendario delle manifestazioni già precedentemente annunciate, in particolare la 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (dal 2 al 12 settembre, direttore artistico Alberto Barbera) e la 17ma Mostra Internazionale di Architettura (dal 29 agosto al 29 novembre, sotto la guida di Hashim Sarkis). Per quest’ultima, che quest’anno si presenta con il titolo How will we live together?, ai consueti allestimenti presso i Giardini e l’Arsenale, si affiancherà un cospicuo programma di eventi collaterali in altre sedi della città, ulteriormente arricchito di due appuntamenti rispetto alla precedente edizione.

Completano poi il palinsesto le iniziative di Biennale College, programma a sostegno della formazione di giovani specialisti degli ambiti artistici e professionali legati a Biennale. Per quanto riguarda il settore Musica, in particolare, il workshop per compositori e artisti under 35 ha preso avvio lo scorso 14 aprile, rigorosamente in modalità virtuale. Il percorso formativo e di produzione, articolato in tre sessioni, è curato da un’equipe di specialisti (il compositore Matteo Franceschini, Leone d’argento alla scorsa edizione di Biennale Musica, Simone Conforti e Maurilio Cacciatore per l’informatica musicale, Andrew Quinn e Thierry Coduys rispettivamente per video e sound design). La produzione è affidata al CIMM – Centro di Informatica Musicale e Multimediale di Biennale, nato per promuovere ricerca e sperimentazione nell’ambito dell’elettronica, che a sua volta ospiterà Dj, producer e producer-performer in erba, sempre grazie a workshop residenziali dedicati (il bando per quest’ultima opportunità è ancora aperto fino al 29 maggio prossimo). 

«Se dovessi cercare una parola che sostituisce“musica” potrei pensare soltanto a Venezia», scriveva Nietzsche nell’Ecce Homo: pare che mai come oggi il filosofo del nichilismo abbia avuto ragione.

Info: labiennale.org

Silvia Del Zoppo

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