Anche il Teatro Massimo di Palermo, dopo mesi di forzato silenzio, è pronto a ripartire. Lo farà “Sotto una nuova luce”: con una programmazione variabile, nel segno dei nuovi linguaggi e di un profondo ripensamento dello spazio teatrale ridisegnato da Roberto Andò, coadiuvato dallo scenografo Gianni Carluccio – tenendo conto delle esigenze di sicurezza e distanziamento, con l’orchestra disposta nella platea (nella foto) e il coro sul palcoscenico. Mai come oggi risuona nei cuori di tutti gli artisti la prima parte del celebre motto inciso sul frontone ottocentesco del Massimo: «L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita». Si torna a vivere, finalmente.
«Il Teatro, come tutte le attività e come tutti noi deve confrontarsi con una realtà mutata e adattarsi a regole essenziali per la sicurezza di tutti», spiega Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione Teatro Massimo. «Questa ripresa è, nella migliore tradizione del Teatro Massimo, all’insegna dell’innovazione e della tradizione, del coinvolgimento delle eccellenze e dei giovani locali e dell’incontro con le eccellenze internazionali. Ne sono conferma le importanti collaborazioni internazionali sul piano artistico e della promozione».
Il Sovrintendente Francesco Giambrone aggiunge: «riapriamo il Teatro perché sentiamo forte l’obbligo morale e la responsabilità civile di far parte del processo di ripartenza del paese, della città e della comunità, nonostante le difficoltà legate al rispetto delle procedure di sicurezza che limitano l’affluenza del pubblico». Non più una stagione “alla vecchia maniera” ma, come ribadisce Marco Betta, per l’occasione consulente artistico del Sovrintendente, «un Festival aperto per disegnare e immaginare i nuovi percorsi dell’arte, del teatro, della musica e della danza nel nostro tempo».
Sotto una nuova luce si “(ri)abiteranno” gli spazi della Sala Grande e quelli in esterno del Teatro di Verdura. Doppia inaugurazione il 4 e 5 luglio alle ore 21:30 con il monodramma per attore e orchestra della compositrice israeliana Ella Milch-Sheriff, Der ewige Fremde (“L’eterno straniero”), una nuova commissione del Teatro Massimo in collaborazione con al Gewandhaus Orchester di Lipsia e la BBC Philharmonic di Manchester. Il lavoro, su testo dello scrittore Joshua Sobol, prende spunto da un sogno che Beethoven raccontò di aver fatto – un favoloso viaggio da Vienna a Gerusalemme – e da una melodia sognata che trascrisse al suo risveglio. A dialogare con l’Orchestra e il Coro sarà l’attore Eli Danker. L’allestimento è firmato dal regista Roberto Andò, con scene e luci di Gianni Carluccio e i video di Luca Scarzella. L’eterno straniero è colui che non si riconosce nei canoni del mondo: homme énigmatique che si muove fra le macerie di una società che condanna in blocco tutto ciò che è “altro”, respingendolo e stigmatizzandolo come nemico. Der ewige Fremde fluirà senza soluzione di continuità nella Messa in do maggiore op. 86 di Beethoven, che chiude il programma. Le voci soliste sono quelle delle cantanti palermitane Laura Giordano e Marianna Pizzolato, insieme al tenore Luis Gomes e al basso Evan Hughes. Sul podio il formidabile Omer Meir Wellber, Direttore musicale del Teatro Massimo dal gennaio 2020, che lo scorso febbraio aveva già diretto a Lipsia il monodramma della Milch-Sheriff e che ora, nella “sua” Palermo, è determinato a «non percorrere la strada più semplice e scontata», indulgendo nel solco della multiculturalità e dell’innovazione, presentando opere che inducano il pubblico a riflettere. La replica del 5 luglio sarà trasmessa in diretta da Rai3 e sulla rete televisiva franco-tedesca arte.tv.
La programmazione prosegue al Teatro di Verdura nel giardino di Villa Castelnuovo, dall’11 luglio al 13 agosto. Fra gli appuntamenti di luglio spiccano l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven con Desirée Rancatore, Chiara Amarù, René Barbera e Gianluca Buratto (11); un concerto diretto da Wayne Marshall, dedicato alla musica di Gershwin e Bernstein (17); il Requiem di Verdi con Carmen Giannattasio, Marianna Pizzolato, René Barbera e Gianluca Buratto (26). Il 2 agosto Davide Bombona debutta nel suo nuovo ruolo di Direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo con Ripar-Tänze. Grossa Fuga ai tempi del Covid-19: «la mia creazione vuole essere un messaggio di speranza, un’esplosione di energia, una ribellione a quel senso di chiusura e di alienazione di chi pur isolato rimane comunque in costante ricerca dell’altro, al di là di ogni ostacolo o barriera». Il 9 e 11 agosto una Cavalleria rusticana in forma di concerto vede sul palcoscenico la coppia (artistica e nella vita) costituita da Roberto Alagna e Alexandra Kurzak. Il 13 saranno protagoniste le formazioni giovanili del Teatro, Massimo Kids Orchestra e il Coro di voci bianche, dirette da Michele De Luca. Le attività artistiche riprenderanno poi nel mese di settembre, spaziando da Schönberg a Mozart, da Beethoven a Vivaldi.
Tutti gli spettacoli saranno trasmessi in live streaming su teatro-massimo-tv.
Info: teatromassimo.it
Attilio Cantore