Ha appena preso avvio l’ 8 ottobre la nuova stagione de I Pomeriggi Musicali, in un Teatro dal Verme gremito (per quanto le attuali normative lo consentono) di ascoltatori e abbonati, che nonostante il generale clima di incertezza, hanno confermato numerosi il sostegno all’istituzione milanese.
Incipit “eroico” dunque, nelle circostanze e nel programma, dedicato a due capolavori beethoveniani composti tra il 1809 e la primavera del ’12, ossia il Gran Concerto per Pianoforte in mib maggiore op. 73 alias “Emperor Concerto” (titolazione spuria che venne attribuita dall’editore inglese J.B. Cramer), di cui si è reso interprete Bertrand Chamayou in sostituzione di Marc-André Hamelin (bloccato in Canada, dove in queste ore si è raggiunto il più alto picco di contagi nel Paese dall’inizio della pandemia): il trentanovenne pianista francese, allievo di Jean-François Heisser al CNSM di Parigi, di Maria Curcio a Londra e con brillantissime affermazioni internazionali, si è rivelato solista raffinato nelle scelte dinamiche e di fraseggio, sebbene a tratti impegnato in un confronto impari con la compagine orchestrale, cui il distanziamento ha reso più arduo la ricerca di equilibri sonori. Nella seconda parte del programma, il nuovo direttore principale James Feddeck (formazione statunitense, vincitore del Solti Conducting Award nel 2013, ex-Direttore Assistente della Cleveland Orchestra e già impegnato sul podio dei Pomeriggi nelle passate stagioni) ha guidato l’orchestra nel tripudio di ritmi deflagranti della Settima Sinfonia – dal puntato del primo movimento, all’icastica processione dell’Allegretto, all’apoteosi danzante del Presto, per concludere con un finale in cui Swafford ravvisa persino i passi di un reelscozzese.
L’ingresso di Feddeck nella famiglia dei Pomeriggi Musicali, che si accompagna alla riconferma di Alessandro Cadario quale direttore ospite principale, «traccia un segno nel percorso avviato dalla nostra gestione, basato sulla presenza di nuove bacchette emergenti che rinnovano il panorama interpretativo italiano con esperienze derivanti da contesti alternativi rispetto ai cartelloni consueti. Dall’empatia con l’Orchestra, sviluppatasi in occasione dei concerti da lui diretti in questi anni, è nata anche una promettente visione del suono che, unita alla cifra stilistica del Maestro, ci ha subito convinto», come ha tenuto a sottolineare il direttore generale e artistico Maurizio Salerno.
Quanto al palinsesto n.76 de I Pomeriggi Musicali, numi tutelari di questa edizione saranno soprattutto i classici viennesi, Mozart e Beethoven in primis. Quest’ultimo, riscattandosi da un 250° compleanno parzialmente “in sordina”, rappresenterà il cuore del programma di diversi appuntamenti: il 21 gennaio George Pehlivanian sul podio e Herbert Schuch al pianoforte interpretano il Concerto op.15 e la Sinfonia n. 6 “Pastorale”, mentre l’11 marzo Nicholas Angelich si cimenta nel Terzo Concerto in do minore op. 37 sotto la direzione dello stesso Feddeck, che vi affiancherà la Terza di Mendelssohn (“Scozzese”). Ancora Pehlivanian sarà poi protagonista il 15 aprile con la Quinta Sinfonia, cui fa da contraltare il Concerto per violino e orchestra di Schumann (solista: Marco Rizzi), mentre la settimana precedente sarà in cartellone l’“Eroica”, questa volta sotto la bacchetta di Alessandro Cadario, compendiata dal Concerto per violino e orchestra in re magg. op. 35 di Čajkovskij (solista: Giuseppe Gibboni).
Alla scuola viennese, del resto, è interamente dedicatoanche il concerto del 20 maggio di Enrico Dindo (direttore e solista: in programma Haydn, Beethoven e Schubert), mentre per chi volesse esplorare l’Ultimo quarto (del XVIII sec. – ndr) in compagnia di Ottavio Dantone e del repertorio sinfonico di C.P.E. Bach, Mozart e Beethoven, l’appuntamento è il 22 aprile.
Tra autunno e inverno, anche due “Mendelssohniane”: l’una, il 5 novembre, diretta da Feddeck, vede in programma Das Märchen von der schönen Melusine, ouverture da concerto op. 32 e la Sinfonia n. 4 op. 90 “Italiana”, insieme al Concerto n. 1 per violoncello di Saint-Saëns interpretato da Daniel Müller-Schott. L’altra, il 4 marzo, vede Sergej Krylov assoluto protagonista (violino e direzione) de “Le Ebridi”, ouverture da concerto op. 26, il Concerto in re minore per violino e archi MWV O3, Ouverture da Sogno di una notte di mezza estate e il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64.
Il 2021 è anche par excellence l’anno di Stravinskij: nel 50° dalla morte, sarà il direttore Carlo Rizzi ad aprire le celebrazioni per i Pomeriggi con le Danses Concertantes e Pulcinella, accostandole alla Prima Sinfonia (“Classica”) di Prokof’ev (14 gennaio). L’omaggio prosegue poi sotto la bacchetta di Ryan McAdams (Concerto in mib “Dumbarton Oaks”, in programma il 4 febbraio, insieme agli altri due Maestri della sintesi in programma: Kodály e Mozart).
Sul podio del Dal Verme si avvicenderanno poi Stefano Montanari (Händel, Musica per i reali fuochi d’artificio e la Sinfonia. K 385 “Haffner” di Mozart – 15 ottobre), Fabio Biondi (direttore e violinista con il K 211, la Sinfonia n. 31 di Mozart e un estratto dal balletto beethoveniano Le Creature di Prometeo – 29 ottobre), Louis Lortie (direttore e pianista, con l’Ouverture delleNozze di Figaro, K451 e Concerto op. 54 di Schumann – 18 febbraio), Diego Fasolis (con l’oratorio La Creazione di Haydn – 25 marzo), Gabor Takacs-Nagy (con la haydniana Sinfonia “dell’Orologio” e il Divertimento per archi di Bartók – 6 maggio), mentre tra i solisti ospiti di questa stagione figurano anche il sassofonista Federico Mondelci (interprete di pagine scelte del Novecento storico – 26 novembre), Pavel Berman (28 gennaio con Strauss), il primo clarinetto dei Pomeriggi Marco Giani (25 febbraio con Mozart).
Il 20 dicembre, fuori abbonamento, appuntamento natalizio con i Valzer di Strauss diretti da Alessandro Bonato.
Infine, a fianco di grandi classici, anche tre prime assolute:Wedding and Funeral Marching Band di Alberto Cara (11 febbraio), Maillon de la Cadène di Attilio Foresta Martin, brano vincitore del primo premio del concorso di composizione dei Pomeriggi Musicali (25 febbraio) e la Sinfonia di Marco Tutino, commissione dei Pomeriggi Musicali (18 marzo).
Per ogni concerto è previsto un doppio turno il giovedì e replica il sabato pomeriggio .
Info: ipomeriggi.it
Silvia Del Zoppo
Ph. credits: Benjamin Ealovega