Garda Lake Master Festival: concerti e lezioni tra paesaggio e arte  

in News
  1. Home
  2. News
  3. Garda Lake Master Festival: concerti e lezioni tra paesaggio e arte  

Il luglio del Lago di Garda inizierà nel segno della musica. Dopo i necessari adeguamenti imposti dall’emergenza sanitaria, il Garda Lake Master Festival è pronto per la sua ottava edizione, presentando una ricca programmazione – curata dal Direttore artistico Luca Ranieri – e tenendo sempre fede alla propria mission pedagogica.

Per rilanciare il settore culturale locale e incentivare il turismo di prossimità, una serie di concerti itineranti nelle piazze e nei luoghi-simbolo del territorio costituiranno il fulcro di un’offerta artistica di eccellenza, garantita dalla presenza di straordinari interpreti di fama internazionale e da collaborazioni prestigiose, come quella con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Quest’anno, infatti, il festival, tradizionalmente incentrato sul repertorio cameristico, si aprirà anche a una dimensione sinfonica.

Si inizia sabato 4 luglio alle ore 20 a Palazzo Barbieri, l’antica dimora signorile di Padenghe, con il Nuovo Trio Italiano d’Archi costituito da prime parti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: Alessandro Milano (violino), Luca Ranieri (viola) e Pierpaolo Toso (violoncello). Sono loro ad aver luminosamente raccolto l’eredita del Trio e del Quartetto Italiano d’Archi, formazioni cameristiche che «nel secolo scorso hanno diffuso una civiltà strumentale, un modo inimitabile, alto e leggendario di fare musica». Per celebrare il 250° anniversario della nascita di Beethoven, sui leggii dei tre virtuosi il Trio n. 1 op. 3 in mi bem. magg. (recentemente inciso per l’etichetta discografica Brilliant Classics), composizione senza dubbio debitrice della lezione mozartiana e che nella sua struttura si avvicina al divertimento, con sei movimenti che si susseguono liberamente. Alle 21:30 ci si sposta nella chiesa di Santa Maria Assunta e Sant’Emiliano per un concerto da non perdere. Il violoncellista Enrico Dindo, alla guida dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, condurrà lo spettatore nel sontuoso universo sonoro della “Versailles dell’Ungheria”, il castello di Eisenstadt, sfarzosa dimora dei principi Esterházy in cui Franz Joseph Haydn prestò servizio per molti anni; qui compose, fra gli altri, il Concerto per violoncello in do maggiore (inciso da Dindo nel 2016 per Decca e per Amadeus nel 2000). Questo celebre chef-d’oeuvre si apre con eroica esuberanza e ardente affettuosità; lo schema à refrain viene ravvivato da una scrittura tematica raffinatissima, che il violoncello declina con sempre nuove anfrattuosità armoniche sino alla cadenza, palpitante e vibratile, dal carattere al contempo meditativo e sans-souci. Si staglia con soavità l’Adagio, la cui cesellata melodia si sviluppa in un trascolorare di tenere sfumature: l’andamento concertante viene abbandonato a favore di un vero e proprio dialogo tra il solista e l’orchestra, enfatizzato da intarsi agogici. Come una fulminea postilla a latere di un sogno, prorompe il pirotecnico Finale. Allegro molto. Le corde del violoncello cantano, sfavillando in maniera «più stimolante di qualsiasi movimento delle sinfonie haydniane della stessa epoca»: si tratta di un gioioso inno alla vitalità, dal ritmo vertiginoso e acrobatico.

Domenica 5 luglio sarà invece la città di Sirmione (nella foto) a fare da suggestivo scenario al festival. Nel Parco Callas, alle 20, fra cedri le Libano e cipressi risuoneranno musiche di Bach e Mozart. Protagonisti dell’appuntamento, «un violinista di prima classe» come Marco Rizzi (che i lettori di Amadeus ricorderanno per il cd (In)certamente Mozart del febbraio 2019) e un fuoriclasse assoluto come l’eclettico Danilo Rossi, da oltre trent’anni Prima Viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala e con all’attivo numerose incursioni anche nel repertorio jazz e pop. Nella chiesa parrocchiale alle 21:30, nella doppia veste di solista e maestro concertatore Marco Rizzi guiderà l’Orchestra I Pomeriggi Musicali in un programma che unisce Bach (Concerto in la min. per violino BWV 1041) e Mendelssohn (Concerto in re min. per violino).

Parallelamente, il festival propone tre matinée live streaming, per coinvolgere il pubblico, pur se a distanza, in altrettanti luoghi incantevoli del Lago di Garda. Sabato 4 il Nuovo Trio Italiano d’Archi suonerà al castello medievale di Padenghe; domenica 5 Marco Rizzi e Danilo Rossi si esibiranno sulla ottocentesca Torre di San Martino della Battaglia, monumento alla nostra eroica storia risorgimentale; lunedì 6 luglio sarà poi la volta del flautista Jürgen Franz, in diretta dal meraviglioso castello di Sirmione.

Come di consueto, Garda Lake Master Festival è sinonimo di alto perfezionamento musicale e quest’anno si terranno ben 13 masterclass: sia in presenza, presso la Scuola di Musica del Garda di Desenzano, che in modalità online, per chi non avesse la possibilità di viaggiare con facilità. I corsi hanno già richiamato giovani talenti da tutto il mondo e saranno tenuti da Marco Rizzi (violino), Alessandro Milani (violino), Viktor Tretyakov e Natalia Likhopoi (violino), Luca Ranieri (viola), Danilo Rossi (viola), Enrico Dindo (violoncello), Asier Polo (violoncello), Antonio Meneses (violoncello), Jürgen Franz (flauto), Fabien Thouand (oboe), Mauro Montalbetti (composizione), Vittorio Ghielmi (viola da gamba) e Sara Mingardo (canto).

Info: gardalakemusicmaster.com

Attilio Cantore

#AmadeusConversations Cesare Picco e Emanuele Arciuli: confronto “a quattro mani” sulla ripartenza dopo l’emergenza
La nuova vita di Paolo Fresu tra “live” e dischi

Potrebbe interessarti anche

Menu