Fondazione Paolo Grassi: un workshop sulla musica antica

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La Musica Antica del Seicento e del primo Settecento è stata ancora una volta protagonista dell’interessante workshop promosso dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca. La seconda sessione dell’attività di formazione avviata a ottobre scorso e svoltasi dal 14 al 17 dicembre è stata affidata al violinista Dario Luisi, al clavicembalista Marco Vitale, già impegnati nella prima parte, e al violoncellista Marc Vanscheeuwijck. Durante i quattro giorni intensi di studio, i musicisti partecipanti hanno approfondito la conoscenza della prassi esecutiva del repertorio strumentale barocco con particolare riferimento alle Sonate da camera e da chiesa a solo e a tre, ai Concerti grossi e Concerti solistici, alle Arie e Sinfonie d’Opera spaziando da Corelli a Stradella, da Geminiani a Leo, da Porpora a Vivaldi e Scarlatti.

Anche in occasione di questo nuovo excursus storico-estetico sulla musica barocca i maestri hanno tenuto una interessante conferenza-concerto con esecuzioni in trio, duo e a solo, introdotte dalla presentazione dei singoli brani. Una formula curata nei dettagli sia storici sia estetici e avvalorata dalla proiezione simultanea delle partiture eseguite, che ha favorito la piena partecipazione dell’uditorio, coinvolto in una atmosfera confidenziale e gradevole, come in un salotto in cui ci s’incontra per parlare di musica, per fare musica insieme.

L’incontro ha avuto inizio con l’esecuzione della Sonata in sol maggiore in quattro movimenti per violino e basso continuo di Johann Sebastian Bach, illustrata da Dario Luisi il quale, con esemplare semplicità, ha spiegato l’uso del basso continuo in epoca barocca, spesso eseguito anche con il basso di violino (violoncello un po’ più grande di quello attuale), e ha sottolineato come il basso continuo della stessa sonata bachiana proposta sia stato più volte utilizzato con musiche diverse.

Prassi anticamente diffusa era la trascrizione per clavicembalo di arie o ouverture d’opera. A parlarne è stato il clavicembalista Marco Vitale che ha eseguito la riduzione, scritta per mano dello stesso autore, dell’Ouverture del Rinaldo di George Friedrich Händel. A seguire i maestri hanno proposto di Giuseppe Valentini l’idea per camera n. 7 dal titolo L’eco (dalla raccolta Idee per camera op. 4) caratterizzata da una scrittura estrosa con molti riferimenti, più scherzosi che reverenziali, ad Arcangelo Corelli del quale Valentini fu allievo. Marc Vanscheeuwijck ha poi presentato e interpretato un Ricercare di Domenico Gabrielli, compositore bolognese che per primo ha scritto musica per violoncello solo, violoncellista egli stesso e maestro della basilica di San Petronio.

Il Trio Luisi-Vitale-Vanscheeuwijck ha infine proposto una brillante Sonata di George Philip Telemann chiudendo l’incontro fra gli apprezzamenti calorosi del pubblico, entusiasta delle magistrali performance.

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