Far From Over di Vijay Iyer: dieci composizioni al di là degli stereotipi

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Con Far From Over, Vijay Iyer si conferma come una delle personalità più importanti della scena jazzistica contemporanea.

Dopo numerosi progetti incentrati su temi specifici (dall’oratorio per i veterani delle guerre nel medio oriente, alla scrittura per quartetto archi) o basati su organici ridotti (come le collaborazioni in duo con il trombettista Wadada Leo Smith o il pianista Craig Taborn) il nuovo lavoro di Iyer esplora le possibilità di un organico allargato. Nelle dieci composizioni del disco, Iyer riesce a plasmare un sound di grande impatto, instillando textures avanguardistiche su un’idea del groove decisamente newyorkese. Attorno al proprio pianoforte, Iyer riesce a sfruttare al massimo la carica energetica di quest’ensemble d’eccezione, composto da Graham Haynes (cornetta, flicorno e elettronica), Steve Lehman (sassofono contralto) e Mark Shim (sassofono tenore), mentre la ritmica è affidata a Tyshawn Sorey e Stephan Crump (rispettivamente a batteria e contrabbasso).

La scrittura di Iver è per lo più angolosa e inquieta, ma dispone di una tavolozza di soluzioni originali e complesse. Quando le composizioni di Iver si allontanano maggiormente dai sentieri più tipici della scrittura jazzistica, il disco raggiunge i momenti di maggior intensità. Talvolta, come nel brano di apertura, Poles,  l’intreccio delle strutture ritmiche e gli interventi frammentari dei fiati prevalgono sull’idea stessa di struttura melodica. Altrove, ad esempio in Down to the Wire e in Threnody, Iver edifica uno straziante racconto sonoro, chiamando i solisti ad un urlo collettivo su una deragliante base ritmica. Vi sono però, al centro del disco, anche momenti incentrati sulla pura esplorazione del groove, come l’ipnotico End of the Tunnel, un evidente omaggio al sound elettrico dell’ultimo Miles Davis.

Nel complesso Far From Over offre quindi un’occasione per riflettere sul valore dell’esplorazione compositiva nel jazz, al di là degli stereotipi e dei sentieri più consolidati.

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