Ecco i vincitori del Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati”

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Sono stati designati oggi i vincitori della XXXIX edizione del prestigioso Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” (Associazione Nazionale Critici Musicali). In giuria: Alessandro Cammarano, Paola De Simone, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giancarlo Landini, Gianluigi Mattietti, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Alessandro Mormile, Paolo Petazzi, Alessandro Rigolli e Lorenzo Tozzi.

Il miglior spettacolo del 2019 è la Chovanščina di Musorgskij presentata al Teatro alla Scala di Milano nella regia di Mario Martone, con la direzione dello “Zar del Mariinskij” Valery Gergiev. Premio speciale della critica assegnato all’Ange de Nisida di Donizetti, nell’originale allestimento firmato da Francesco Micheli per il Donizetti Opera, con scene di Angelo Sala proiettate sul pavimento e costumi di carta di Margherita Baldoni. Kirill Petrenko miglior direttore per i suoi acclamatissimi concerti con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Musiche per Matera del compositore spettralista Georg Friedrich Haas è, invece, la migliore novità per l’Italia. Il premio come miglior regia va a Robert Carsen per l’Orfeo ed Euridice di Gluck e l’Idomeneo di Mozart all’Opera di Roma; il Giulio Cesare di Händel al Teatro alla Scala e il Don Carlo di Verdi alla Fenice di Venezia. Migliori scene e costumi quelle firmate da Federica Parolini e Silvia Aymonino per la prima rappresentazione in tempi moderni della Agnese di Paër al Teatro Regio di Torino. La leggenda del pianoforte Martha Argerich premiata come migliore solista. Migliori cantanti dell’anno sono il soprano lituano Asmik Grigorian, formidabile Marietta nella prima rappresentazione scaligera del capolavoro di Korngold Die tote Stadt (nella foto), ed il controtenore francese Christophe Dumaux, impegnato nel ruolo di Tolomeo nel Giulio Cesare di Händel diretto da Giovanni Antonini alla Scala. Il pionieristico progetto Talenti vulcanici – portato avanti da quasi un decennio dalla Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, volto a formare e a promuovere talenti musicali delle nuove generazioni – è premiato come migliore iniziativa musicale. Il Quartetto Werther, giovane formazione cameristica made in Italy composta da Misia Jannoni Sebastianini (violino), Martina Santarone (viola), Simone Chiominto (violoncello) e Antonino Fiumara (pianoforte), si aggiudica il Premio “Piero Farulli”. Il Premio “Filippo Siebaneck” per l’attività formativa spetta a Micron.

Il Premio “Franco Abbiati” è in collaborazione con il Comune di Bergamo, il Donizetti Opera, la Fondazione Donizetti e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e di Bergamo.

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