Donizetti Opera per Bergamo: al Cimitero Monumentale un Requiem per non dimenticare

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È ancora vivo e nitido il ricordo dell’impressionante sfilata dei mezzi dell’esercito militare nella serata di mercoledì 18 marzo che trasportano i feretri dei tanti, troppi deceduti a Bergamo e provincia durante l’epidemia da COVID-19. Ne hanno parlato tutti, giornali, televisione, radio; le immagini, trasmesse da tutte le emittenti televisive, sono ancora disponibili su internet, a imperitura memoria. Come sempre accade nel Belpaese, si è fatto un gran parlare, conversazioni spesso sterili da qualche salotto televisivo, il solito chiacchiericcio all’italiana. Si parlava e si parla di numeri. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone. Ora è il tempo del ricordo, della celebrazione delle vittime della pandemia. Polemiche e rabbia debbono lasciare il posto al ricordo, alla commemorazione intima e silenziosa, a preghiere sussurrate. Insomma, ci si vuole stringere alla comunità bergamasca in un abbraccio solidale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i 243 sindaci della provincia presenzieranno all’evento commemorativo per le vittime della pandemia in programma domenica 28 giugno alle ore 20.30, nel piazzale del Cimitero di Bergamo. La manifestazione, organizzata dal Comune di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Donizetti Opera e trasmessa in diretta su RAI1 (e su Rai Play on line), prevede l’esecuzione della Messa da Requiem di Gaetano Donizetti, bergamasco illustre.

Sul podio dell’Orchestra e del Coro Donizetti Opera, il direttore musicale del festival Riccardo Frizza insieme a un cast di interpreti di fama internazionale: Eleonora Buratto (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Piero Pretti (tenore), Alex Esposito (basso), Federico Benetti (basso); maestro del Coro Fabio Tartari.
Prima dell’esecuzione, il direttore artistico del Donizetti Opera Francesco Micheli leggerà l’“Addio ai monti” dai Promessi sposi di Alessandro Manzoni.

«Abbiamo molto ragionato», afferma il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, «su come commemorare in modo collettivo tutte le vittime causate dall’epidemia da Covid-19 che, fra la città di Bergamo e la provincia, sono state circa 6.000, di cui 670 in città. Non era semplice trovare un singolo momento che potesse condensare tutti i sentimenti della comunità bergamasca, ma abbiamo pensato che il Cimitero Monumentale di Bergamo, diventato purtroppo un luogo simbolo del dramma, potesse avere una valenza simbolica più forte di ogni altro luogo. Il pubblico, considerate le disposizioni di sicurezza, vorremmo fosse composto dai 243 sindaci della Provincia in rappresentanza di tutti i cittadini. Tra l’altro saremo onorati della presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».
Alle parole del Sindaco fanno seguito quelle dell’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti che ricorda come «i riti funebri sono un momento fondante di ogni comunità e non averli potuti celebrare rappresenta ancora oggi una ferita aperta. L’esecuzione del Requiem vorrà essere un momento di unione per tutti».
«Un grande compositore come Donizetti», sottolinea Francesco Micheli, «che con la malattia ha sempre dovuto fare i conti, sia per i suoi familiari che per sé stesso, non poteva non venirci in soccorso anche in un momento come quello che stiamo vivendo. Un territorio “schivo” come quello bergamasco è passato alla ribalta e si è trovato al centro dell’attenzione diventando la Wuhan occidentale. Ci è sembrato fondamentale che Bergamo organizzasse un commiato collettivo per i propri defunti perché per poter ricominciare è necessario onorare la memoria di chi non c’è più».

Riccardo Frizza aggiunge che «la forza evocativa della musica ci viene in aiuto per celebrare questo rito comunitario: ci sembra giusto, prima di organizzare qualsiasi altra attività, di creare un momento di unione attorno al dolore comune. Il Requiem di Donizetti è stata quindi la scelta più indicata e sarà eseguito da artisti legati al Donizetti Opera e alle città di Bergamo e Brescia: Eleonora Buratto (Brescia), Annalisa Stroppa (Brescia), Piero Pretti (vive a Milano) e Alex Esposito (Bergamo). A loro il nostro ringraziamento perché si sono subito messi a disposizione della causa, accettando un cachet simbolico».

Info: teatrodonizetti.it

 

Federico Furnari

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